Bar Mangialavori

”Guery” il guer…riero

Dopo lo sfortunato esordio contro la Ternana, ecco due risultati utili consecutivi per gli uomini di Guerini
di Giuseppe Mangialavori

Poche le parole, sguardo rassicurante e i primi punticini che iniziano timidamente a fare capolino. E’ Vincenzo Guerini. Dopo la gara sfortunata persa contro la Ternana, il buon Vincenzo aveva rilasciato dichiarazioni che infondevano una particolare tranquillità. Una tranquillità “attiva” e non rinunciataria o vittimista come in altre circostanze.
A Mantova si è capito tutto. Guerini cercherà di mettere fieno in cascina il più possibile, in attesa di un’auspicabile quanto necessaria campagna di rafforzamento di gennaio (già chiaramente richiesta dal tecniso ai vertici societari).

Belardi (ottimo il suo contributo sabato scorso) e compagni hanno colto un punto in casa della capolista che vale oro per varie ragioni. Prima tra queste la fiducia e la presa di coscienza delle proprie possibilità da parte di un gruppo che potrebbe ripartire proprio da Mantova per risalire la china. “Guery il guerriero”! Sarà lui l’uomo della svolta? E’ ancora presto per dirlo, ma c’è un dato di fatto che salta subito all’occhio. Nell’ambiente, finalmente si ricomincia a parlare di calcio giocato, di schemi e giocatori. Guery ha carisma da vendere e si vede. “Abbiamo tutto il tempo per rifarci sulla classifica!”, tuonò subito dopo la disfatta interna contro gli Umbri. Semplici e banali parole che però hanno assunto tanta forza specie se contestualizzate in un ambiente logorato da diatribe di vario genere. La reattività degli undici scesi in campo a Mantova ha detto più del risultato e se il Catanzaro avesse avuto a disposizione un uomo in più a centrocampo per costruire qualcosa e un uomo in più in attacco…. non sappiamo come sarebbe andata a finire …

Guerini sta mettendo ordine e con silenzi eloquenti e stile tutto suo sta facendo da collante tra le varie componenti. Più di un allenatore insomma. Si vede che Catanzaro era la meta tanto agognata dal Mister!
Primo non prenderle… poi si vedrà. Questa è la filosofia “provvisoria” di Guerini e, con gli uomini che ha a propria disposizione non gli si può dar torto. Il quasi testa-coda con il relativo pareggio tanto sbandierato dai media ha consentito ai giallorossi di muovere la classifica.

Tranquillità dunque. Tranquillità come carburante per giocare meglio e senza l’acqua alla gola che è sempre controproducente in certi casi. Due risultati utili consecutivi, due pareggi contro squadre (Bari e Mantova) ben messe in campo. Quindi è lecito sperare e pensare positivo.

A questa squadra ora occorre vincere. Una vittoria che manca dal derby contro il Crotone. Il Piacenza è il prossimo impegno e i tre punti sono d’obbligo. L’assenza di Corona (ammonito sabato scorso), paradossalmente potrebbe costituire un vantaggio per il Catanzaro. “Guery”, infatti si troverà costretto a costruire un centrocampo più propositivo e un attacco a volte troppo “Corona- dipendente”. Guardo dentro me stesso e dico:” Vuoi vedere che è la volta buona che segniamo più di un gol?”. L’assenza di Corona potrebbe imporre un centrocampo meno guardingo, insieme all’inserimento di forze ci si augura “giovani” (sarà il mister a scegliere …) in attacco.
Le palle lunghe non saranno concesse a nessuno. Palla al piede e pedalare, palla al piede e costruire. Troppo comodo avere il solo Corona in attacco (e pronto a rientrare in difesa nelle palle alte secondo schemi che risalgono alla C1!). Ora si vedrà di che pasta sono fatti i nostri eroi privi della loro punta di diamante.

Non sta a noi suggerire a Guery, ma non si può fare a meno di segnalare Mattioli, Russo, Ottonello che ancora non hanno trovato spazio nella roccaforte, issata dal centrocampo in giù, dal tecnico giallorosso. L’infermeria non è uno stagno e non può o deve costituire alibi! Gli infortuni e gli affaticamenti sono oramai smaltiti. E’ giunta l’ora delle scelte. Guery il guerriero non tradirà, ne siamo certi e gli auguriamo di continuare a parlare con i fatti e con quella tranquillità che è congeniale a chi sa il fatto suo. In bocca al lupo Guery. Avanti Catanzaro. E’ ora di rinascere!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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