Il ”Danilo Martelli” di Mantova

Una nuova puntata della rubrica di Alessandro Russo dedicata agli stadi della serie B.

Il nome di Danilo Martelli ci proietta nella storia del Grande Torino, la mitica squadra in cui il campione nato in provincia di Mantova giocò fino alla tragedia di Superga. Il Grande Torino perse a Superga diciotto giocatori, ed è comprensibile che i tifosi – già allora, nello choc per la terribile sciagura – si ricordassero soprattutto dei grandi campioni scomparsi. Ma nel gruppo che perse la vita quella sera del 4 maggio ’49 c’erano giovani che il presidente Ferruccio Novo aveva chiamato perché credeva in loro in proiezione futura. Li aveva già individuati come “pedine di scambio” fra lo squadrone già costruito, e vincente, ed il domani quando fatica ed anni avrebbero cominciato ad usurare capitan Valentino Mazzola ed i compagni di squadra. Di certo, il campione del domani agli occhi dei giornalisti dell’epoca era il mediano Danilo Martelli nato a Castellucchio (Mantova) il 27 maggio del 1923. Martelli era del Toro dalla stagione’46-47. Un emissario di Novo l’aveva notato il 6 gennaio ’43 a Padova, in una partita della nazionale giovanile contro la Croazia. E il 23 aprile ’47 si era distinto nella nazionale universitaria contro l’Austria a Roma. Nel Torino era il rincalzo di eccellenza. Lo stadio di Mantova, con una capienza complessiva di 9872 spettatori è intitolato a lui.

Alessandro Russo

Autore

Tony Marchese

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