Il Club Massimo Palanca è fuori dal CCCC

Il comunicato con le motivazioni del club di Catanzaro Lido

Il Consiglio Direttivo del Club “Massimo Palanca”, riunitosi in data 07.11.2005, dopo una lunga disamina degli eventi intercorsi dall’ultimo incontro del Centro Coordinamento Catanzaro Clubs ad oggi, ha deliberato l’uscita del Club dal Centro Coordinamento stessa. In virtù di ciò, il Club “Massimo Palanca” ha deciso il ritiro dei propri rappresentanti, Leonardo La Cava e Antonio Gigliotti, dall’organigramma del CCCC, nonché le immediate dimissioni da parte dello stesso Leonardo La Cava dalla carica di Vice Presidente del Centro Coordinamento.
Le motivazioni che hanno portato a questa decisione il Consiglio Direttivo del Club “Massimo Palanca” sono chiare ed inequivocabili.
Prima di riportarle qui di seguito è opportuno fare una premessa.
In data 08.10.2005 il CCCC si riunì con urgenza dopo la disfatta della gara casalinga persa contro l’Avellino. In quella occasione, che precedeva la trasferta di Modena, il CCCC emanò un comunicato dal titolo forte e deciso: “ANCHE PER NOI TOLLERANZA ZERO”.
I punti salienti del comunicato riguardavano le vicende societarie e tutte le ormai conosciute vicissitudini e “burle”, per cui il CCCC “contestava con forza l’operato dell’intero gruppo dirigente”. Riguardava, altresì, la profonda crisi tecnica che stava compromettendo il campionato delle Aquile, e, pertanto, si chiedeva una “ristrutturazione profonda dell’intero settore tecnico”.
Infine, si concludeva con un severo monito nei confronti dell’US Catanzaro, che prevedeva da parte del CCCC un “costante ed attento monitoraggio dei movimenti e delle azioni di tutti i soci”, e la possibilità oltre che la necessità di “intervenire per salvaguardare la tradizione e la storia del glorioso vessillo giallorosso mai caduto così in basso”.
Alla data odierna, dopo sei partite disputate nelle quali si sono raccolti 4 miseri punti, perdendo anche in casa con Brescia e Ternana (quest’ultima, così come l’Avellino, prima dell’incontro con il Catanzaro si trovava in classifica dietro lo stesso), il nostro pensiero si può così puntualizzare:

1) Da quella data (08.10.2005), ancorché sia stato dichiarato il passaggio di quote azionarie dal gruppo di minoranza a quello di maggioranza, le beghe in seno ai soci non sono affatto terminate, arrivando persino a mettere in dubbio, solo qualche giorno dopo l’evento, il perfezionamento dell’accordo raggiunto;

2) Da quella data (08.10.2005), alle confusioni già in essere se ne sono aggiunte ulteriori, come la messa in discussione del DG Martino ed il successivo ritorno sui propri passi, così come la presenza di un’altra figura, di cui si è ufficializzata la carica di dirigente dopo che per settimane, in via non ufficiale, ha fatto le veci di un DG;

3) Da quella data (08.10.2005) nessuna ristrutturazione profonda dell’intero settore tecnico si è vista, a meno che non si voglia far credere che tale possa considerarsi l’esonero del tecnico Sergio Buso (peraltro, avvenuto all’indomani del primo punto conquistato in trasferta dopo circa dieci mesi, da un lontano Salernitana-Catanzaro dello scorso campionato), ed a meno che non si voglia intendere come profonda ristrutturazione l’arrivo, ancora in prova, di due giocatori visionati in cassetta, quando tutti, dai tifosi ai tecnici, dalle pietre ai palazzi, dalle Alpi sino a Lampedusa, richiamano da tempo l’attenzione sulla profonda carenza di organico che investe tutti i settori della squadra;

4) Da quella data (08.10.2005) la tradizione e la storia del glorioso vessillo giallorosso non si è ancora rialzato dal basso in cui è caduto;

Il Club “Massimo Palanca” ha ritenuto che tutto quanto riportato nei punti precedenti fosse suscettibile quantomeno di una presa di coscienza da parte della tifoseria tutta, ed in particolare dal CCCC, promuovendo anche un incontro in seno allo stesso per discutere delle questioni che affligono l’US Catanzaro 1929. Così non è stato, e d’altra parte non si potrebbe neanche controbattere a questa nostra impressione dicendo che lo stesso Club “Massimo Palanca” avrebbe potuto prendere l’iniziativa, dal momento che la nostra posizione è ormai a tutti nota, ed ovviamente non mi riferisco a quella che taluni ci attribuiscono con ormai trasparente pervicace malafede.
In conclusione, augurando i migliori propositi ed un sereno prosieguo dell’attività al Centro Coordinamento Catanzaro Clubs, confermiamo l’uscita del Club “Massimo Palanca” dal CCCC per le ragioni su esposte.
Il Club “Massimo Palanca”, per volontà del Consiglio Direttivo e dei suoi impareggiabili soci, continuerà ad esporre in modo chiaro e senza riverenze di sorta le proprie opinioni attraverso i propri mezzi di comunicazione.
In sintonia con quanto da sempre affermato, e cioè che l’US Catanzaro 1929 ha una sola ed unica maggioranza, la TIFOSERIA TUTTA, alziamo in alto i nostri vessilli e con la stessa convinzione di sempre gridiamo:

FINCHE’ MORTE NON CI SEPARI!

CATANZARO CLUB “MASSIMO PALANCA”
IL PRESIDENTE
Salvatore Mancuso

Autore

Tony Marchese

Scrivi un commento