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Ricominciamo…da quel 96°

Tutti in massa al Ceravolo per i sei punti nelle due gare interne
di Giuseppe Mangialavori

Era un lontano 96° minuto. Strano per quei tempi. Il recupero era a discrezione del Direttore di gara e non obbligatorio, in più sei minuti di recupero… Molti affermano che se non avesse segnato Monelli proprio sotto gli occhi sconvolti dei supporters della Massimo Capraro, ancora oggi si starebbe giocando quella gara! Scherzi del Palazzo di allora al quale non andava molto a genio un certo Pino Albano…

Vincenzo Guerini riparte proprio da lì. Da quell’amara sensazione di impotenza mista a rabbia. Motivato a mille, non ha opposto alcun indugio alla sua decisione. Chiamato dal Dirigente Pino Mirante al capezzale dell’ammalato Catanzaro, ha detto subito di “si”, forse, immaginiamo ancor prima che il Dirigente avesse finito di esporgli la situazione.

I baffi non ci sono più, ma i ricordi sembrano ancora freschi. Al suo fianco Franco Cittadino, stimatissimo e a lui gradito professionista del capoluogo di regione. Un ritorno in grande stile anche quello del “Baronetto di Posillipo”, Gianni Improta, dopo un esilio di breve durata.
Insomma, si ricompone la coppia vincente dell’annata 1987/88 che vide scippare al Catanzaro una sacrosanta promozione nella massima serie a tutto vantaggio delle aquile capitoline.

Queste ad oggi le novità. Una sola cosa è certa: tutto l’ambiente dovrà ritrovare la compattezza da troppo tempo smarrita. Le decisioni sullo sconvolgimento dell’area tecnica sono state prese dalla Società di Via Lombardi che ha ritenuto opportuno muoversi in tal senso. Come recita un famigerato spot televisivo: se son rose fioriranno. L’evenienza dei cachi la trascuriamo perché tutti noi ci auguriamo non si avveri mai.

Da più tempo, il caos che ha coinvolto le vicende giallorosse ha infettato la Tifoseria che al proprio interno ha patito metastasi di grave entità. Queste ultime devono al più presto essere eliminate perché potrebbero nuocere ai risultati, o, in alternativa, costituire un comodissimo alibi per coloro che per il momento devono pensare solo a lavorare.
In questo mondo non ci sono solo buoni o cattivi, colombe o falchi. In questo mondo affamato e affannato a costruire tesi semplicistiche di analisi del reale,… la superficialità non ci deve appartenere. Le etichette affibbiate tanto facilmente, neanche.

Parente, Poggi e Mirante insieme ai rientranti Improta, Guerini, Cittadino e gli atleti in forza al Catanzaro sono gli attori principali di questo Catanzaro. A loro il compito di fare bene e di fare il proprio lavoro, a noi il compito di sostenere il Catanzaro fino in fondo. I protagonismi da parte di chicchessia (Società, Stampa o Tifosi) dovranno essere banditi. Alla fine del percorso si tireranno le somme, ma chi sbaglierà, dovrà assumersene tutte le responsabilità del caso. L’anno scorso tutto è stato graziato per via del ripescaggio, quest’anno non potrà né dovrà essere così.
Ho sentito che qualcuno si sta permettendo di accostare UsCatanzaro.net ad una sorta di frangia rivoluzionaria anti-societaria. Ebbene, lasciatemelo dire in tutta franchezza, mi sembra più che una “farneticazione”. Lo dico e lo ribadisco a testa alta con tutta la sincerità che fa parte integrante del mio essere. Questo vuole essere solo uno strumento di informazione e di libero coinvolgimento della Tifoseria Giallorossa. Lo è stato negli anni passati e continuerà ad esserlo in futuro. Nessuno ha né il potere, né l’intenzione di nuocere a nessuno, né tantomeno la volontà di schierarsi con immaginari “angeli scesi da cielo in terra a miracol mostrare”.

Sarà opportuno smussare certi angoli, creati non so ancora come, da parte di tutti. E questo non vuol dire prostituire il proprio encefalo ad una causa piuttosto che ad un’altra. L’unica, la sola, la più importante causa è solo ed esclusivamente il bene del nostro Catanzaro.
Il ripescaggio ci ha salvati dall’inferno, questi sei punti nelle prossime due gare dovranno evitare al Catanzaro di ripiombarci. Tutti uniti dunque, tutti in massa e compatti al Ceravolo come se si trattasse di due spareggi per la vita. Incessantemente per tutti i novanta minuti e oltre, anche noi ripartiamo da quel 96° minuto, riscopriamo la rabbia positiva dettata dalla passione giallorossa. Le beghe di basso rango non ci appartengono, quelle non sono affar nostro. Sosteniamo il nostro Catanzaro e quei due nobili colori, iniziando a riparlare di calcio e degli atleti che dovranno sostanziare i nostri sogni di rivincita.
Riscopriamo la voglia di sorridere e l’ottimismo, come dico sempre: il futuro ci darà le risposte. Che sia un 4-4-2 o un 4-3-3 il modulo utilizzato da Guerini, poco importa, pensiamo a fornire al mister un ulteriore “uomo in campo”. Forza Magico Catanzaro.

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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