Dalla Curva

Riflessioni di Un Ultras Catanzaro, spettatore di INTER-ROMA

Vi proponiamo, cosi come lo abbiamo ricevuto, i pensieri di un tifoso DOC emigrato al Nord solo di domicilio e con la mente, la lingua, il cuore e la “panza” sempre a Catanzaro.

di Francesco Fasano

Oggi per l’ennesima volta entro in uno dei templi del calcio italiano: San Siro, con una speranza nel cuore, poter rivedere come avversario dell’ Inter il “mio” Catanzaro.
Ovviamente dal settore ospite con gli splendidi “Ultras Catanzaro 1973”; coloro i quali vincono sempre grazie alla lealtà ed il rispetto conquistato negli anni su tutti i campi d’ Italia e di cui, onorato, ne faccio parte.
Poche scale, qualche attimo per trovare il mio posto, e di fronte a me lo spettacolo che purtroppo va ad iniziare…; dico purtroppo perché il sogno di vedere le aquile in campo svanisce appena il mio sguardo punta dritto verso il campo.
Oggi l’avversario dell’ Inter è la Roma (anch’essa giallorossa), ma purtroppo è la Roma ed in curva sud, nel settore ospiti non ci sono gli amici di tante trasferte, ma gli “AS Roma Ultras”.
Oggi non vedrò Corona, Nervo o Rizzato; oggi vedrò Totti, Montella, De Rossi, che si sono dei grandi campioni, ma non giocano nel Catanzaro.
Seguo distrattamente la partita, continuando però a sognare San Siro con le maglie rosse del Catanzaro, ed il sogno si spezza quando però quando la Roma passa in vantaggio e l’urlo dei tifosi ospiti mi riporta alla dura realtà, ovvero un’altra sconfitta maturata (in casa con il Brescia), forse immeritata per la condotta a senso unico dell’ arbitro Pieri, ma pur sempre una sconfitta che ancor di più ci fa affondare in classifica.
La partita continua, e parallelamente il mio pensiero mi riporta alle ultime vicissitudini del “mio” Catanzaro, sbeffeggiato sul campo, deriso in tv dagli opinionisti, punito oltremodo da arbitraggi scandalosi, il tutto condito dalla classifica ciliegina sulla torta uno Staff dirigenziale indecenta sportivamente parlando.
Ancora un altro urlo, sempre della curva della Roma, Totti colpisce ancora, la Roma raddoppia ed io continuo a masticare amaro: come vorrei svegliarmi da questo incubo, come mi piacerebbe aprire gli occhi e vedere correre Corona con la maglia del Catanzaro ad esultare sotto il settore ospite… ed invece ancora, purtroppo è “solo” la Roma.
L’augurio che stò per fare ai giovani ultras del Catanzaro è lo stesso che faccio ai vecchi Ultras come me ed ai semplici tifosi innamorati pazzi delle nostre Aquile : “Vi Auguro con tutto il cuore di poter assistere a tutto ciò che ho assistito io molti molti anni addietro – Il Catanzaro di scena a San Siro contro l’ Inter, in Serie A. Quella si era una squadra degna di indossare la magica casacca giallorossa, quella sì era la squadra che mi rendeva fiero della mia terra, quella sì era una partita di calcio”
Il resto della partita dopo aver rivissuto queste fantastiche emozioni del passato, è noia. E noia sono le parole di chi non vuole il bene del Catanzaro, io nonostante tutto continuerò a seguire sempre il “mio” Catanzaro, e l’appello che rivolgo a tutti è questo :
“Non abbandonate la gloriosa maglia giallorossa solo perché al momento qualcuno ci stà deludendo, non fatevi portare via i veri sentimenti da chi oggi c’è e domani passa; è vero continuiamo a perdere, ma noi continuiamo a vincere, perché la nostra forza è il nostro incondizionato amore, un amore che non ha il colore delle banconote.”
La salvezza è ancora alla nostra portata, il campionato è lungo e può riservare sorprese ed allora :

“DAI CATANZARO, LA SENTI LA VOCE DELLA TUA CURVA, LA SENTI LA VOCE DEL CUORE. UN CUORE CHE NON PUO’ SOFFRIRE. PER QUESTO MIO AMORE RITORNA A LOTTARE, PER QUESTO RITORNA A RUGGIRE. “

Francesco Fasano

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Redazione

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