Albinoleffe-Catanzaro 0-0: la cronaca

Primo punto stagionale lontano dal “Ceravolo” per le Aquile, che disputano un’ottima partita, colpendo anche un palo con il solito Corona “onnipresente”. Ma tutti i giallorossi meritano un voto più alto della sufficienza

BERGAMO – Finalmente! Il Catanzaro riesce a conquistare il primo punto in trasferta di questa stagione, uscendo indenne con il risultato di 0-0 dallo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” al termine di una partita che, dopo un primo tempo decisamente a “camomilla”, si è accesa nella ripresa (vera “bestia nera” delle Aquile in questa stagione) con un Catanzaro sfortunato che ha colpito un palo e che si è visto negare un calcio di rigore per un presunto fallo del portiere seriano Coser sul bomber di Cinisi e che nel finale ha resistito con grande cuore al forcing dei padroni di casa, grazie anche alle strepitose parate del portiere Belardi.
Un pareggio che, analizzando la classifica, non è servito un granché alle Aquile, ma che sicuramente fa morale, in vista del decisivo doppio impegno casalingo contro Ternana e Bari.
Un augurio che vogliamo fare alle Aquile è quello che il pareggio di Bergamo non costituisca un’illusione come fu l’anno scorso, quando i giallorossi (giudati da Cagni) colsero il primo punto stagionale proprio contro l’allora squadra di Gustinetti, suscitando speranze e ottimismo nell’ambiente giallorosso, che poi fu deluso dall’umiliante campionato condotto dalla formazione del presidente Parente.

Buso decide di schierare un nutrito centrocampo per ovviare alle incursioni dei vari Testini e Regonesi, quest’ultimo ritenuto da molti l’uomo più pericoloso dei padroni di casa.
Padroni di casa che già al primo minuto appaiono contratti nella manovra (grazie anche all’ottimo lavoro compiuto dall’asse Russo-Gissi) e che non riescono ad operare i rapidi fraseggi e le precise verticalizzazioni per l’ariete Bonazzi. Dall’altra parte Aquile guardinghe e sornione, che al momento giusto tirano fuori gli “artigli”, facendo venire i brividi ai pochi sostenitori di fede orobica, con le sovrapposizioni dei vari Calzi, Nervo (finalmente grande prestazione per l’ex centrocampista del Bologna e della Nazionale Italiana) e Sussi che hanno dato del filo da torcere a Regonesi, e lo hanno costretto a limitare, e di molto, le sue proiezioni offensive.
Ne viene fuori un primo tempo poco spettacolare, con le due squadre che si temono e che in un certo modo si annullano, anche se gli uomini di Esposito (ex di turno, per lui una fugace esperienza sulla panchina giallorossa) tengono il pallino del gioco, risultando però troppo prevedibili nell’impostazione della manovra offensiva, con gli ospiti che creano le occasioni più pericolose.
Al 12’ botta dai 25 metri di Russo che si perde a lato. Al 22’ Sussi al centro per Corona che di testa manda alto. Al 26’ sinistro di Rizzato e pallone fuori d’un soffio.
Proprio sul finire della prima frazione di gioco l’Albinoleffe dà qualche segnale di vita, con una botta dal limite di Gori (il migliore a nostro giudizio tra i seriani) che fa la “barba” al palo. Il risultato al fischio di Preschern è di 0-0.
E qui alzi la mano chi non si aspettava il “solito” calo fisico delle Aquile, che tanti punti ha fatto perdere a Corona e compagni in questo avvio di campionato. Beh, chi se lo aspettava viene subito smentito, con i giallorossi che tengono bene il campo e che sembrano aver la convinzione di poter uscire dalla Lombardia con almeno un punto in saccoccia. Innanzitutto registriamo l’uscita del “francesino” Joelson, apparso un po’ in ombra rispetto alle precedenti gare. Al suo posto Araboni, che l’anno scorso “uccellò” Corona e compagni nella gara del “Ceravolo” con un gol realizzato in… compartecipazione col proverbiale vento del capoluogo calabrese. Al 4’ occasionissima per Corona, che entra in area di rigore e lascia partire un tiro che clamorosamente si stampa sul palo a Coser abbondantemente battuto. Vani i tentativi da fuori di Sussi e Rizzato, che creano comunque qualche problema al pipelet bergamasco. Al 58’ mischia furibonda in area di rigore calabrese, con la doppia conclusione di Gori, respinta dal muro giallorosso. Intanto Buso tenta la carta Mattioli al posto di Calzi. Passano i minuti e non accade nulla di rilevante, salvo le ammonizioni di Sussi e Nervo, e l’entrata di Diamanti al posto di Bonazzi per gli orobici. All’85’ episodio dubbio in area di rigore con Corona che va giù dopo un contatto con Coser. Per il signor Preschern è tutto regolare.
Nel finale sale in cattedra Belardi, che salva i suoi dall’ennesima beffa con due prodigiosi interventi su Gori e Diamanti. Il fischio finale è come una liberazione per i circa 200 tifosi giallorossi giunti in Lombardia per incitare i propri colori. Un pareggio che sicuramente permetterà loro di affrontare con un pizzico di serenità e soddisfazione il lungo viaggio che li attende per tornare in Calabria.
Al termine del match abbiamo comunque avuto l’impressione che la squadra di Buso avrebbe potuto raccogliere qualcosa in più di un semplice punto.

Pier Santo Gallo

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Pier Santo Gallo

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