CATANZARO-BRESCIA 1-2: LA CRONACA

Buon primo tempo dei giallorossi che tengono testa alle “rondinelle”. Ma un incredibile calo fisico nella ripresa permette agli ospiti di avere vita facile in campo e di espugnare il “Ceravolo”.

CATANZARO- Perde ancora il Catanzaro, che si arrende al Brescia di Maran, che viola il “Ceravolo” grazie ad un eurogol di Stankevicius e ad un rigore realizzato da Milanetto. Non poteva certo mancare la sfortuna nella sconfitta dei giallorossi, che comunque ci hanno pure messo del loro, con la difesa che ha mostrato poca sicurezza in fase di impostazione del gioco e con un incredibile calo fisico nella ripresa. Per il resto si è visto molto poco, con le “rondinelle” che, trascinate dal tandem Stankevicius-Possanzini, hanno prima sfruttato le poche occasioni concesse dalla retroguardia calabrese per poi controllare agevolmente il risultato.
Subito protagonisti i tifosi giallorossi, con i ragazzi della “Massimo Capraro” che hanno allestito una bellissima coreografia, con numerosi cori e striscioni che hanno rinsaldato il gemellaggio con i tifosi bresciani. Pronti, via e subito ospiti in vantaggio. Contropiede bresciano, Milanetto serve Stankevicius che da fuori “sforna” un siluro di collo pieno che si infila all’incrocio dei pali ammutolendo il “Ceravolo”. Padroni di casa storditi che al 9’ rischiano ancora di capitolare: disattenzione della difesa e pallone che arriva a Possanzini che da posizione defilata trova un tiro che Belardi devia in angolo con un colpo di reni. Al 16’ gol annullato giustamente a Mattioli per fuorigioco. Crescono le Aquile, che giocano palla a terra e sulle fasce e mettono in difficoltà i lombardi, con Nervo che lascia intravedere qualche buon numero che strappa gli applausi del pubblico. Al 18’ proprio dal destro dell’ex bolognese parte il cross che trova la bellissima rovesciata di Corona che si insacca nel sette dopo un vano tentativo di deviazione di Viviano. Esulta il cannoniere di Cinisi, al quinto gol stagionale e unico marcatore della sua squadra in questo campionato. Ma attenzione, prima del gol giallorosso appare evidente il tocco di mano di un difensore ospite su un cross di Nervo. Era rigore.
Partita sospesa per due minuti per i fumogeni della Curva giallorossa, che impedivano la completa visibilità in campo. Si riparte e altro brivido per il pubblico di casa: al 34’ tiro sporco di Mannini da fuori che viene respinto in malo modo da Belardi, con Bruno che come un falco insacca. Ma il numero nove bresciano si trovava in fuorigioco e il gol viene annullato. Proprio sul finire della prima frazione rinvio sbilenco dell’ex portiere della Reggina che mette in difficoltà i suoi difensori, ma che poi si riscatta con un pregevole intervento sul tiro di Bruno.
Nella ripresa Buso è costretto ad operare due cambi “forzati”, con gli infortuni di Belardi (contrattura) e Nervo (che ha risentito dell’infortunio che lo ha afflitto durante le ultime settimane). Al loro posto Anania (esordio assoluto con la maglia giallorossa) e Pierotti. Dopo un sicuro intervento dell’ex portiere del Lecce su tiro di Bruno c’è il nuovo vantaggio del Brescia: al 52’ Ceccarelli sembra sbilanciare Bruno in area e l’arbitro Pieri (figlio d’arte) fischia il rigore, che comunque ci è parso molto generoso. Dal dischetto va Milanetto, che beffa Anania con un preciso rasoterra, intuito ma non intercettato dal pipelet di Buso. Aquile tramortite che provano la reazione con un tiro di Corona che dà solo l’illusione ottica del gol, ma calano vistosamente dal punto di vista fisico e non accennano ad operare il forcing finale, permettendo al Brescia di amministrare con estrema facilità il vantaggio fino al triplice fischio del signor Pieri. Anzi, gli ospiti sfiorano anche la rete del 3-1 con Stankevicius e con Bruno, ma in entrambi i casi è bravo Anania (che ci ha destato un’ottima impressione).

Pier Santo Gallo

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Pier Santo Gallo

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