Avversario di turno

Il baby-Arezzo aggrappato ai gol di Elvis

I toscani ripartono da Gustinetti e Abbruscato dopo la sbornia-Marino

ROMA – I malconci resti del Catanzaro post-derby sono
attesi da una difficile verifica contro un Arezzo rivoluzionato rispetto alla
scorsa stagione negli uomini e nella mentalità. Una sfida difficile
contro una squadra che cerca ancora la sua reale dimensione dopo
l’ubriacatura del ritorno in B e di un calcio-mercato pirotecnico che non
ha prodotto grandi risultati.

IL DOPO MARINO – Il presidente Mancini ha così archiviato la
poco felice avventura di Pasquale Marino, esonerato nella scorsa stagione dopo
la sconfitta di Crotone e riesumato dopo la parentesi Tardelli
per condurre l’Arezzo alla salvezza. Il patron toscano ha affidato la
panchina all’esperto Gustinetti, ex tecnico
della Reggina, reduce dal quadriennale miracolo con l’Albinoleffe.
Il “baffo” bergamasco ha cambiato
radicalmente sistema di gioco rispetto al suo predecessore (profeta del 3-4-3 e
del calcio-champagne), ancorando la squadra ad un più pragmatico 4-4-2
(con qualche variante).

IL CAMBIO DI STRATEGIA – Anche i movimenti di mercato, coordinati
dal direttore sportivo Pieroni, sono stati differenti
rispetto alla precedente stagione. Niente colpi sensazionali, anzi le cessioni
eccellenti di Spinesi, De Zerbi,
Del Core, Torricelli, Pasqual
e altri che erano stati il fiore all’occhiello della precedente campagna
acquisti. Come dire: scusate, abbiamo sbagliato tutto. In effetti,
l’arrivo di molti svincolati e di nomi famosi (ma a fine carriera)
avevano portato l’Arezzo ad un passo dal fallimento tecnico,
anziché ai sospirati vertici della serie B.

LINEA VERDE E PRESTITI PESANTI
–
Compresi gli errori la
società amaranto ha investito sui giovani senza spendere molto ma
costruendo una rosa all’altezza. Importanti soprattutto i sodalizi con la
Sampdoria (sono arrivati il gigante Carrozzieri per
la difesa e l’ala Antonini, l’anno scorso
diviso tra Modena e Pescara) e con l’Inter, che
ha concesso due talenti della Primavera: il regista Beati (nella scorsa
stagione allo Spezia) e l’altro centrocampista Marino che Mancini aveva
già fatto debuttare in serie A. Il Milan ha
spedito in Toscana l’ala D’Anna, l’anno scorso a Piacenza.
L’Arezzo ha anche pescato all’estero, assicurandosi un paio di
portieri stranieri e il difensore spagnolo Lopez.
Nuovo di zecca pure il portiere, il 24enne Bressan,
proveniente dal Pavia.

TUTTI PAZZI PER ELVIS…E
TOTÃ’ –
L’acquisto
più pesante, però, è quello del napoletano purosangue
Floro Flores, svincolatosi dal Perugia, per completare un baby-reparto
offensivo in cui il giocatore più esperto ha 24 anni e si chiama Elvis Abbruscato! Il bomber di
Reggio Emilia è ormai diventato una bandiera dei toscani dopo i 20 gol
con cui regalò all’Arezzo due anni fa la promozione in B e i 13
realizzati l’anno scorso, nonostante la difficile coabitazione con Spinesi. Abbruscato e Floro
Flores hanno segnato nove degli undici gol realizzati complessivamente
dall’Arezzo: un dato abbastanza chiaro che denota l’ottimo
affiatamento già raggiunto dai due attaccanti.

PANCHINA CORTA? – Il problema principale per Gustinetti
sembra una rosa abbastanza limitata, in particolare in difesa e in attacco.
Accanto al tandem Abbruscato-Floro Flores, i vari Cutolo, Lauria e Falomi sono ancora acerbi per la B. Il tecnico potrebbe
anche utilizzare qualche metro più avanti Raimondi,
già allenato da Gustinetti a Bergamo dove il
tecnico ha saputo ricavare il massimo da un manipolo di giovani. A far da guida
al baby-Arezzo in mezzo al campo ci saranno Mirko
Conte (uno dei pochi superstiti dell’era Marino) e tre nuovi acquisti:
l’ex laziale Lombardi, Simone Confalone (nove
gol e una grande stagione l’anno scorso a Cesena) e Daniele Di Donato,
proveniente dal Siena.

PAREGGITE ACUTA – Qualcosa di simile allo scorso campionato
però c’è: la clamorosa tendenza dell’Arezzo al
pareggio, soprattutto nella prima parte della stagione. I toscani sono
attestati a metà classifica ma non attraversano un periodo molto
favorevole, a causa anche di alcuni infortuni che ne hanno ridotto
l’organico. Nelle ultime tre partite, due pareggi contro Pescara (2-2 in
casa acciuffato in extremis da Floro Flores) e Verona, dopo la sconfitta
casalinga col Torino. Al “Bentegodi”
l’atteggiamento troppo prudente dell’Arezzo ha impedito un successo
che sembrava a portata di mano dopo il gol di Roselli.
Sintomo di una squadra molto coperta, con un centrocampo più votato alla
protezione dei difensori centrali (molto lenti) piuttosto che alla fase
offensiva: da qui la difficoltà dell’Arezzo a segnare con uomini
diversi dalle due punte (situazione simile a quella del Catanzaro Corona-dipendente).

4-4-2 O ALBERO DI NATALE? – L’eccessiva copertura di Arezzo dipende anche
da un esperimento tentato da Gustinetti:
l’arretramento di Floro Flores alle spalle di Abbruscato,
con Antonini al suo fianco, in una sorta di albero di
Natale (4-3-2-1). Il rischio è di arretrare troppo il baricentro e di
allontanare l’attaccante napoletano dalla porta, lasciando isolato Abbruscato. Solitamente, davanti a Bressan
giocano da destra a sinistra lo spagnolo Lopez,
Carrozzieri, Conte e Lombardi. In mediana, Beati è il regista con Roselli (cresciuto nella Rossanese)
e Di Donato ai lati, mentre Antonini parte dalla
destra per affiancare Floro Flores dietro ad Abbruscato.
Salvo sorprese, dovrebbe essere questa la formazione che Gustinetti
opporrà al Catanzaro. L’unica defezione è quella di Carrozzieri,
fermato dal giudice sportivo, che sarà sostituito da Venturelli.
Fuori per infortunio Barbagli e Raimondi,
D’Anna dovrebbe tornare in panchina dopo aver assorbito
l’influenza. Partirà ancora tra le riserve Passiglia,
rivelazione della scorsa stagione.

IL COMUNALE PORTA BENE – Ad Arezzo il Catanzaro si è sempre ben
comportato nei dodici precedenti (due 0-0 in C, 10 sfide in serie B). Due le
vittorie di misura firmate da Vanini e da Bertuccioli (nell’anno della prima promozione in
serie A) e ben sette pareggi. Nette tutte e tre le vittorie aretine, compresa
quella dello scorso campionato quando la “banda del buco” di Bolchi perse più largamente di quanto non dica il
risultato finale (2-1 con i gol di Vigna, Spinesi e
Carbone).

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1)
–
Bressan; Lopez, Conte, Venturelli, Lombardi; Roselli,
Beati, Di Donato; Antonini, Floro Flores; Abbruscato. All.: Gustinetti.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

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