Bar Mangialavori

La quiete dopo la tempesta

Ritorna al Ceravolo il “giovane” derby
di Giuseppe Mangialavori

Chi scrive da questa sede non lo fa per raggranellare consensi ma per informare e senza alcun compenso economico, parimenti chi investe lo fa per realizzare un progetto. La separazione dei poteri o se vogliamo in questo caso dei ruoli, è la ricetta vincente per tutti. Finalmente dopo uno stillicidio interminabile di pettegolezzi, lotte intestine e chi più ne ha più ne metta, il Catanzaro ritrova tranquillità.

Da tempo da questa sede si auspicava un ritorno alla normalità, da tempo si usavano le parole per far capire a chi avrebbe già dovuto intendere da tempo che la barca stava andando alla deriva. Disdicevole è stata la teoria avanzata da tutti coloro che sono stati in malafede, che UsCatanzaro.net si collocasse con un nocchiero piuttosto che con un altro. Uso il termine “disdicevole” per non cedere alle tentazioni di una spontanea e sincera scurrilità. Ma il tempo restituisce i sospetti ai mittenti degli stessi ai quali concediamo il nostro perdono perché comprendiamo che in certe situazioni e con la pressione a mille, le idee possano essere alquanto annebbiate.
L’importante è che sia tornato il sereno o almeno la chiarezza. Parente, Poggi e Mirante rilevano il 100% delle azioni dell’ U.S. Catanzaro S.p.A. e si preparano a continuare il lavoro già intrapreso.
Praticamente la maggioranza si conferma ulteriormente e si rafforza. Nessun cambio ai vertici e quindi sarà possibile la prosecuzione della ratio del progetto Parente, che lo stesso DG Gabriele Martino ha sposato al suo arrivo.

Oggi ritorna il derby con il Crotone. Ottimo l’avvio di stagione dei pitagorici che hanno iniziato il campionato 2005/2006 con sorprendenti risultati, collocandosi nelle parti importanti della graduatoria cadetta. La formazione conserva l’ossatura e il mister della stagione che vide i rossoblù accedere alla serie B grazie alla vittoria dei playoff. L’apporto di qualche ulteriore pedina ha rafforzato un organico già rodato. Tomas Guzman ne è un esempio.
Parimenti Re Giorgio Corona, veste i panni del portavoce diplomatico e contestualmente suona la carica a tutto l’ambiente. La parola d’ordine è “vincere e convincere”. Al suo fianco dovrebbe scendere in campo il giovane ma già apprezzato Mattioli per un 4-4-2 che Buso contrapporrà agli uomini di Gasperini. L’anno scorso finì con un beffardo e strano 2-2 con il quale Piero Braglia (anche lui questa sera impegnato nel posticipo di C1/B con la sua Sangiovannese a difendere il primo posto a discapito del Napoli) salutò il Nicola Ceravolo e, praticamente, Carbone e compagni senza neanche saperlo si prepararono a salutare la serie B. Il fato si diverte, eccome se si diverte! Dopo un anno la stessa sfida dovrebbe/potrebbe rappresentare la svolta per i giallorossi che sono ansiosi di abbandonare lo scomodo ultimo posto

Questa sera, in un Ceravolo “vestito a festa” per l’occasione, si ritroveranno le due tifoserie per questo “giovane” derby che conoscerà i soliti sfottò (ci si augura sempre e comunque civili). Si spazierà (ne siamo certi) dai ripescaggi (insoliti per le aquile , più frequenti per gli abitanti del mondo marino…) ai mutismi ostentati e con gli atleti giallorossi motivati a mille per fornire ai propri sostenitori una prestazione degna di tanta storia.

Il sottoscritto ha parlato sempre di tifoseria giallorossa come di un corpo unico, ma ahimè ultimamente dobbiamo registrare una spaccatura che si spera venga ricomposta al più presto. Le vicende societarie hanno minato la compattezza della stessa peggio dell’ “aviaria”. Una pandemia con una virulenza tale non si era mai vista. La speranza e l’augurio è che il tutto si ricomponga e che anche le fisiologiche cicatrici vengano messe da parte perché divisi non si va da nessuna parte. Dalle discussioni laceranti, dalle tavole rotonde, dagli schieramenti pro Tizio o pro Caio, non ne è uscito vincitore nessuno, perché una tifoseria esce vincitrice solo quando raggiunge un risultato unitario. Questo output è stato raggiunto e tutta la tifoseria ne deve essere orgogliosa perché è un traguardo che la stessa aveva auspicato: il chiarimento della situazione societaria.

L’importante è il Catanzaro, gli uomini passano (e questo lo dicono sempre in tanti ma lo concretizzano in pochi…), il Catanzaro resta. L’importante è che oltre ai propositi vengano i fatti. A questi ultimi e con urgenza sono chiamati i tre soci dell’Uesse ai quali tutti noi facciamo gli auguri unitamente ad un affettuoso “in bocca al lupo”.

Ora abbiamo bisogno di un cielo sereno, e di ruoli e responsabilità ben delineate. I tifosi facciano i tifosi (uniti), i giornalisti facciano i giornalisti, i dirigenti facciano i dirigenti e così via…. Ad ognuno il proprio prezioso dovere/piacere, ad ognuno il rispetto indispensabile dei ruoli. Se qualcuno dovesse pretendere di invadere la sfera di competenza altrui, sarebbe la fine. Rispetto ed educazione da parte di tutti, anche perché nel rispetto e nell’educazione NON C’E’ NESSUN RAPPORTO GERARCHICO e nulla è dovuto: tutto deve essere sempre reciproco.
Questa sera tutti presenti in massa al Nicola Ceravolo, uniti sotto gli stessi colori a gridare fieri di tanta storia: FORZA CATANZARO!

Giuseppe Mangialavori

P.S. Da questa sede e da tutta la Redazione di UsCatanzaro.net, addolorati da quanto accaduto, porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla Famiglia dell’On. Fortugno.
Auspichiamo che questo derby contribuisca a dare un’immagine diversa della nostra amata Calabria

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Giuseppe Mangialavori

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