Rassegna stampa

Rassegna stampa di domenica 20 aprile

Il Catanzaro sfiora il colpo a Foggia

GAZZETTA DEL SUD

LA CAPOLISTA EVITA IL CROLLO CASALINGO SU AUTORETE DI DE SANZO E RINVIA
LA FESTA PROMOZIONE
IL CATANZARO SFIORA IL COLPO A FOGGIA

LA DOPPIETTA DI FERRIGNO AVEVA FATTO SOGNARE I SUPPORTER CALABRESI

Pasquale Mongiello

FOGGIA – Ancora una volta la programmata festa per la promozione deve
essere rinviata. Il risultato di 2-2 infatti, grazie anche al pareggio acquisito
dal Brindisi, lascia ancora tutto invariato e si dovrà attendere il prossimo
impegno. Per il Catanzaro, invece, un ottimo punto che consente di mantenere
a debita distanza l’Acireale. Dal punto di vista del risultato il pari non fa
una grinza. Nel primo tempo sono stati gli ospiti ad emergere, mentre nella
seconda frazione, dopo lo sbigottimento dei primi 45′, hanno dominato i padroni
di casa. Ma, come si sa, un tempo per ciascuno di solito non produce per nessuno
la vittoria. L’importanza della posta in palio per entrambe le formazioni paradossalmente
mette più apprensione al Foggia che al Catanzaro. Nel primo tempo e soprattutto
nel primo quarto d’ora i satanelli appaiono eccessivamente nervosi e alquanto
disattenti in difesa, imprecisi a centrocampo, lenti e prevedibili in attacco.
Tutto il contrario di un Catanzaro, sceso in campo con la giusta grinta e l’opportuna
determinazione, nella convinzione di poter “strappare” un risultato
positivo alla capolista. Nel reparto arretrato De Sanzo e Ciardiello non perdono
un colpo, Ferrigno e Alfieri dominano il centrocampo anche se non riescono a
trovare il giusto servizio per Falco e Bertuccelli, sacrificati alla fase offensiva.
Il solo Toledo cerca di approfittare delle non rare indecisioni della retroguardia
foggiana. In una di esse (8′) la sgusciante ala, a tu per tu con Rossi, con
un diagonale sfiora il palo. Il Foggia, nonostante il pericolo corso, continua
nel suo “giochicchiare” consentendo agli ospiti di credere maggiormente
nelle proprie possibilità. Non si rende conto di aver di fronte un avversario
deciso a vendere cara la pelle. Invece di cercare di conquistare peso a centrocampo
e soprattutto di sfruttare al meglio le corsie esterne, continua ad esprimersi
in modo lezioso. Solo quando De Zerbi si sveglia dal torpore per i calabresi
son dolori. Il fantasista ha la prima ghiotta palla-gol (20′) ma si fa rimpallare
il tiro all’ultimo momento. E’ il preludio al vantaggio dei padroni di casa
che giunge due minuti dopo. Pennacchietti intuisce l’errata disposizione dei
difensori avversari e lancia millimetricamente Del Core che supera in velocità
gli incerti Lo Giudice e De Sanzo, invita all’uscita Gentili e lo scavalca con
un delizioso pallonetto. Lo Zaccheria esplode di gioia e sulle ali dell’entusiasmo
il Foggia potrebbe raddoppiare. E’ sempre De Zerbi a portare scompiglio nella
retroguardia giallorosa impegnando prima Gentili in un difficile intervento
(22′), e poi non inquadrando il bersaglio da ottima posizione (27′). Ma l’indomito
Catanzaro, scampato il pericolo di trovarsi sotto di due gol, comincia a proiettarsi
in avanti alla ricerca del giusto pari. Toledo, una vera spina nel fianco delle
retrovie foggiane e sicuramente uno dei migliori in campo, supera in velocità
Di Toro e col suo cross trova pronto Ferrigno al colpo di testa vincente (28′).
Due minuti più tardi è ancora Toledo ad impegnare seriamente Rossi
con un insidioso diagonale. La gara diventa ora ancor più interessante,
dura ma non “cattiva”. Non è così per il direttore di
gara, il mediocre sig. Gava, che estrae cartellini gialli a ripetizione per
falli veniali. Un altro gravissimo errore lo commette al 43′ nell’ammonire Falco
reo di aver colpito la palla con un braccio nella propria area e nel non concedere
il penalty ai rossoneri. Raggiunto il pari sono ancora gli ospiti a prendere
l’iniziativa, quasi fossero loro a giocare in casa anziché i satanelli.
Il tempo si chiude così sull’1-1 all’insegna del perfetto equilibrio.
L’inizio della ripresa è di netta marca calabrese. Il Catanzaro si presenta
in campo nello stesso modo in cui aveva iniziato la gara: attento, deciso e
determinato. Questa volta però è bravo a sfruttare l’errore di
Carannante che consente a Ferrigno (5′) di trovarsi solo davanti a Rossi e superarlo
con un fendente. I circa centocinquanta tifosi catanzaresi non fanno in tempo
a festeggiare che il Foggia un minuto dopo pareggia. Gentili è prima
bravo a salvarsi in angolo su De Zerbi ma poi nulla può sulla deviazione
nella propria porta di De Sanzo su tiro di Carannante che così si riscatta
parzialmente dell’errore precedentemente commesso. Sul 2-2 il Foggia sembra
risvegliarsi e comincia a macinare azioni su azioni. Diverse sono le occasioni
dei rossoneri per portarsi in vantaggio. Ma vuoi per nervosismo vuoi per sfortuna,
la difesa ospite riesce comunque a salvarsi. Il pari accontenta un po’ tutti,
considerando i risultati provenienti dagli altri campi. Il triplice fischio
finale sanziona questo pareggio che serve in maggior misura agli ospiti per
tenere a debita distanza l’Acireale per raggiungere l’obiettivo dei play-off
prefissato.

LE INTERVISTE
Dellisanti: «È un risultato meritato da tutti
i ragazzi»

FOGGIA – Sprizzava gioia da tutti i pori Mister Dellisanti. Non gli pareva
quasi vero di aver conquistato un pari contro il temibile Foggia. «Abbiamo
disputato una grossa gara e sono felice soprattutto per i miei ragazzi. Ci tenevano
prima di tutto a non sfigurare contro i primi della classe e poi non volevano
assolutamente perdere punti nell’ottica della conquista di un posto nei play-off.
Siamo saliti a Foggia con la chiara intenzione di non fare barricate e credo
che tutto il pubblico presente allo Zaccheria lo abbia constatato. Tutto sommato
il pareggio è giusto perché tutte e due le formazioni hanno disputato
un buon tempo ciascuno. Nella prima frazione noi nella seconda i padroni di
casa. Il gruppo merita un plauso perché ha ottenuto quanto si era prefisso.
La prova dell’intero collettivo mi ha pienamente soddisfatto. L’attacco si è
sacrificato facendo un pressing molto alto e ha dato man forte al centrocampo
e alla difesa pur di non vedere vanificato il lavoro e i gol messi a segno.
La gara comunque ha dimostrato che il Catanzaro non ha concesso molto al pur
blasonato Foggia e questo la dice lunga su quelle che sono le nostre potenzialità
e le possibilità in ottica play-off. In poche parole possiamo tornare
a casa felici». Anche Ferrigno pare una Pasqua. «E’ la mia prima
doppietta nella carriera e sono superfelice. Fino ad ora ogni volta che avevo
giocato in casa dei rossoneri avevo sempre rimediato sconfitte. Questa volta
oltre ad aver realizzato una doppietta, abbiamo guadagnato un punto, ci siamo
espressi al meglio delle nostre potenzialità ed in più, soprattutto
dopo il 2-2, abbiamo costretto il Foggia a non osare più di tanto. Cosa
si può pretendere di più ?». Da un protagonista all’altro.
Anche l’estremo difensore Gentili è contento: «Tranne una indecisione
in avvio su un tiro di Pazienza, per il resto penso di aver fatto la mia buona
figura. Lo Zaccheria mi porta bene e credo che porterà bene anche a tutta
la squadra. Se si pensa che le prossime tre partite le disputeremo contro avversari
che lottano per non retrocedere, ad eccezione della Puteolana, credo proprio
che se ci impegneremo come abbiamo fatto nelle ultime gare, ce la faremo. Se
devo essere sincero, temevo un po’ le punizioni di De Zerbi ma, tutto sommato,
è andata bene. Spero che sia l’anno buono anche per noi». Anche
Corazzini non lesina complimenti alla sua squadra. Sentitelo: «Siamo stati
bravi a bloccare le iniziative dei primi della classe ed in più abbiamo
realizzato ben due gol. Nonostante sotto di un gol a circa metà del primo
tempo, non ci siamo demoralizzati ed abbiamo invece messo fuori tutta la grinta
che avevamo. Le nostre effettive potenzialità sono esplose e siamo riusciti
ad impattare. Nella seconda frazione siamo addirittura andati in vantaggio e
comunque siamo stati bravi a limitare la reazione del Foggia. Per me sia il
Foggia che il Catanzaro rappresentano due grosse compagini e questa gara ne
è stata la dimostrazione». Le ultime battute sono di Bertuccelli:
«Nonostante la carenza di palle giocabili da parte di noi attaccanti,
siamo riusciti lo stesso a pareggiare contro una grossa formazione. E non è
da tutti. Credo che possiamo goderci queste festività». (p.m.)

LE PAGELLE
Seri grattacapi dal reparto avanzato per i primi della classe
Alfieri e Toledo gli altri “assi”

GENTILI 6.5 Nonostante i due gol subiti è stato determinante in un
paio di occasioni.
LO GIUDICE 5.5 Ha sudato oltre il dovuto per tentare di fermare lo scatenato
Del Core. Non c’è riuscito molto e il mister lo ha sostituito.
BASILE s.v.
CORAZZINI 6.5 È stato tra i migliori nel suo reparto. E’ andato oltre
la sufficienza e oltre a comandare la difesa ha tentato di proporsi più
volte in avanti. Mastino.
CIARDIELLO 5.5 La sua indecisione, unitamente a quella del suo compagno di reparto
De Sanzo, ha consentito al Foggia di andare in vantaggio. Si è comunque
riscattato nel prosieguo della gara.
DE SANZO 5.5 Come sopra. In più ha provocato il pari per il Foggia. Sfortunata
la sua deviazione sul tiro di Carannante. Da ex ci teneva a ben figurare.
ASCOLI 6 Ha lavorato a più non posso nella sua zona e ci è riuscito
abbastanza bene. Tanta corsa e tanti palloni conquistati.
TOLEDO 7 Sicuramente tra i migliori. Sulla sua corsia ha messo spesso in difficoltà
il suo diretto avversario. A volte pareva imprendibile. Suo l’assist per il
primo gol di Ferrigno. Alcune volte ha tentato anche lui la via del gol e solo
gli ottimi interventi di Rossi gli hanno negato la gioia.
FERRIGNO 8 Il migliore in assoluto. Ha corso su e giù e non gli è
bastato. Ha realizzato due gran bei gol, di ottima fattura, di testa e di piede
ed ha dettato i ritmi per i suoi compagni. E’ stato il padrone assoluto del
centrocampo del Catanzaro.
FALCO 6 Ha svolto un lavoro oscuro ma redditizio. Ha dato una mano sia al centrocampo
che alla difesa. Ha rischiato però di far assegnare un rigore contro
la sua squadra.
ALFIERI 7 Più che buona anche la sua prova. Con Ferrigno e Toledo ha
spesso messo in difficoltà la retroguardia rossonera.
BERTUCCELLI 6 Anche lui si è dovuto sacrificare per svolgere a puntino
il compito assegnatogli da mister Dellisanti. Non ha fatto granché in
attacco ma il suo aiuto per la squadra si è visto.
MACHADO s.v.


GIORNALE DI CALABRIA

Catanzaro, un punto ‘prezioso’ a Foggia

Foggia. Il Catanzaro non si e’ fatto intimorire dalla capolista anche se le
marcature sono state sbloccate dai padroni di casa con un gran bel gol di Del
Core al 20′ del primo tempo. Il Catanzaro e’ pervenuto al pareggio 10 minuti
dopo con Ferrigno. Nell’avvio di ripresa il Catanzaro parte con il piede premuto
sull’acceleratore e appena dopo 5 minuti un bel lancio di Alfieri serve Ferrigno
che riesce ad insaccare, portando i calabresi in vantaggio. Dieci minuti dopo
pero’, su un tiro di Carannante, De Sanzo devia la sfera che s’insacca nella
porta difesa da Gentili. Negli ultimi 25 minuti le due compagini si sono comunque
accontentate del risultato con i tifosi foggiani che in piu’ di una occasione
hanno fischiato nei confronti della loro squadra. Ottima la prova, per il Catanzaro,
di Logiudice, Ferrigno e Alfieri. Sono stati 300 circa i supporter giallorossi
che sono confluiti a Foggia da diverse parti d’Italia, instaurando un clima
cordiale con l’opposta tifoseria. Con questo pareggio, ed il contemporaneo pareggio
dell’Acireale, il Catanzaro conserva la sua quinta posizione, utile per i play-off.


FOGGIACALCIOMANIA.COM

Marino:”Mai promosso nella mia carriera tra i fischi!”
Scuro in volto il tecnico rossonero al termine dell’incontro pareggiato
contro il Catanzaro. La contestazione fuori dallo Zaccheria lascia sbigottito
il tecnico. Marino ai microfoni di una emittente commentava: “Nella mia
carriera di allenatore non mi è mai capitato di vincere un campionato
ed essere fischiato! E’ solo un’anno che alleno in questa città, ma le
altre promozioni ottenute non ho certo ricevuto fischi. Forse i tifosi hanno
dimenticato che campionato che abbiamo condotto. Poi dimenticano forse che avevamo
di fronte una squadra ben organizzata che sicuramente nella lotta spareggi dirà
la sua. Poi volevo ricordare loro che questo è stato il primo pareggio
ottenuto tra le mura amiche. Cosa cambia per il futuro? Nulla, per quello c’è
tempo. Resto solo molto amareggiato, sinceramente non me lo aspettavo questo
comportamento. Ringrazio la curva sud, loro seguono il Foggia sempre, in casa
e fuori. So che oggi loro non ci hanno fischiato”. Ora per la matematica
serve un solo un punto. Pronta la replica del tecnico. “Noi a Roma andremo
comunque per vincere!”

Patano:”Alcuni tifosi sono da C2″.
A fine partita i membri della società non hanno nascosto il
loro rammarico per i fischi di una parte dello Zaccheria che ha contestato la
squadra. Patano il Presidente in sala stampa commentava: ” Evidentemente
abbiamo abituato fin troppo bene i nostri tifosi. Quello che è successo
al termine della gara ha dell’incredibile. Ormai siamo in C1, e al posto di
applaudirci alla fine parte di tifosi cosa fanno?, ci fischiano!! Evidentemente
c’è qualcuno che non merita la promozione e tutte le soddisfazioni che
abbiamo regalato in questa stagione. La gente di accusa di cose non vere, e
questo da fastidio. Personalmente se le cose andranno in questa direzione potrei
anche ripensarci”. La risposta della tifoseria all’esterno della tribuna
è stata decisa e chiara. ” Siamo venuti allo Zaccheria quando eravamo
sull’orlo del fallimento, siamo abbonati che nel momento più buio della
società avevamo l’abbonamento in tasca. Tra quindici giorni allo Zaccheria
non ci saremo”. Questo il commento di alcuni tifosi. Ma noi siamo sicuri
che questi tifosi contro il Gela, e a Roma contro la Lodigiani ci saranno! Al
cuore non si comanda!


GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Per la seconda volta consecutiva i dauni falliscono la vittoria interna
e la promozione anticipata
Foggia, ripassare prego!
Il Catanzaro impone il pareggio, ancora rinviata la festa per la C1

FOGGIA Ripiega la bandiera, riponila non senza un gesto di stizza. Il Foggia
rimanda la festa, strozza di nuovo l’urlo in gola e si risiede tranquillo sulla
poltrona del campionato. Ripassare, prego. La pasqua non serba sorprese, se
non la delusione di una vittoria mancata, una festa annullata e un pomeriggio
tra sbadigli e qualche fischio. Tutto calcolato, forse anche la gestione sorniona
di un finale che non regala sussulti anticipati. Promozione virtuale, manca
solo un punto, a questo punto da prendere nelle tre restanti gare, la prossima
a Roma. Chissà. Di rinvio in rinvio arriverà la festa?
Pari senza danni: va meglio al Catanzaro che rimane in corsa play off, non scalfisce
più di tanto il Foggia che tiene lontane velleità di una concorrenza
che non avanza. Il pari del Brindisi rafforza anche la convinzione che il più
ormai sia fatto e che dannarsi allo spasimo non serve. Ma andatelo a dire a
chi da quindici giorni prepara e disfa feste, annuncia promozioni e rimane deluso,
esce alla fine dallo stadio con la solita aria stanca di un cocker abbandonato…

Pareggio gravido di titubanze inattese: il Foggia prima s’illude, poi rischia,
quindi riagguanta un pari suggellato da una stanca melina finale e qualche bordata
di fischi. Foggia insolito, squadra in versione sadomaso: con un centrocampo
balbettante ed una difesa sfilacciata, la solita. E in prima linea un Vantaggiato
svogliato, accanto a De Zerbi e Del Core a fiammate.
Eppure per balzare dalla periferia della partita alla consapevolezza di una
promozione solo momentanea s’impiegava non meno di una ventina di minuti. Il
tempo di saggiare la reattività del portiere (traversa sia pure maldestra
di Pazienza dopo un minuto su un tiro sbilenco che somigliava più a un
cross nel mucchio) prima di prendere le misure. E al 21′ ecco Del Core filare
verso l’emozione più autentica, quella che doveva essere preambolo e
viatico alla festa promozione. E invece…
Un lancio di Pennacchietti metteva Del Core nelle condizioni di infilare l’estremo
catanzarese dopo uno svarione della coppia centrale avversaria. Tutto tremendamente
vero, tutto apparentemente in discesa, tanto più che dopo 7′ un duetto
Del Core-De Zerbi ispirava il fantasista per una conclusione sventata di poco
in angolo da Gentili.
Foggia padrone, prima del patatrac che non t’aspetti, prima della festa stracciata.
Al 29′, infatti ecco il pari catanzarese: inzuccata di Ferrigno a trafiggere
Rossi con la difesa foggiana più piantata di una palafitta. E chi pensava
che quel pareggio fosse solo uno scherzo del destino doveva ricredersi al cospetto
di un ribaltone che si materializzava dopo 8′ della ripresa, quando Martiniello
saltava a vuoto e Ferrigno, ancora lui, sparava un sinistro beffardo che batteva
per la seconda volta Rossi.
Foggia flaccido, incapace di reagire: a centrocampo Catalano non riusciva ad
avere la meglio e a impostare fraseggi importanti, Pazienza predicava nel deserto,
forse l’unico, ma i guai più seri venivano dalle arcate laterali, dove
Di Toro aveva un passo inferiore rispetto ad un pimpante Toledo e Mariniello
sul fronte opposto stentava sulle incursioni sulle sue corsie.
Con un centrocampo incapace di ispirare, diventava tutto difficile anche per
la prima linea, dove Vantaggiato non riusciva a carburare e Del Core, al di
là del gol iniziale stentava senza una spalla giusta; e solo quando De
Zerbi inventava qualcosa (spesso solo su calci piazzati), il Catanzaro correva
qualche rischio.
Di fronte ad una delusione che andava materializzandosi come col Brindisi, ecco
un singulto d’orgoglio, qualche accelerazione: un calcio d’angolo, l’ennesimo,
di De Zerbi, portava al gol del pareggio, con un rinvio maldestro di De Sanzo
nella propria porta. Pari e patta delusione, pari e patta senza danni. Festa
rinviata. Gli invitati sono pregati di ripassare…

Ernesto Tardivo

 

Autore

God

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