Avversario di turno

Crotone: la rivincita di Abele

Da una cittadina a settanta chilometri da Catanzaro, una lezione di calcio ed economia

ROMA – A soli 70 chilometri dalle beghe societarie di
Catanzaro, vive una piccola realtà da dieci anni in forte ascesa grazie
alla lungimiranza della proprietà, a investimenti mirati e a seri
programmi di lungo periodo. Lunedì sera il Crotone percorrerà quei
70 chilometri per andare a sfidare il fratello maggiore, guardandolo
dall’alto di una classifica rassicurante, quasi insperata ma
assolutamente meritata. Per cercare di affondare il coltello nelle piaghe
giallo-rosse. Per dimostrare che non sempre vince Caino.

NOSTRA SIGNORA DEI PRESTITI – Seguendo una linea ormai consolidata e proficua, il
Crotone continua anche in questa stagione il suo rapporto privilegiato con la Juventus che, negli ultimi anni, ha portato tecnici e
giocatori giovani di buon livello. Partiti il portiere Mirante, il mediano Paro
e il centrale Gastaldello, sono stati rinnovati i
prestiti dei difensori Maietta e Scardina, del
francese Konko e del paraguaiano Guzman.
Ma, soprattutto, è stata rinnovata la fiducia al tecnico Gasperini, fautore dell’ultima promozione in B e
della salvezza dello scorso anno, dopo le dimissioni per motivi personali di Agostinelli.

POCHI SOLDI, MOLTE IDEE – Sistemato il bilancio per evitare sorprese estive,
il Crotone ha operato con oculatezza sul mercato, badando soprattutto a
contenere i costi. Ne è venuta fuori una squadra di tutto rispetto. La
partenza del capitano Porchia, dopo cinque stagioni e
22 gol in maglia rosso-blu, è stata ammortizzata dall’arrivo di Scarlato dal Napoli, che lo ha rimpiazzato al centro della
difesa. L’altro ottimo rinforzo per il reparto arretrato è Alioui, 23enne nazionale marocchino svincolatosi dal
Perugia. Proseguendo sulla linea “verde”, il Crotone ha pescato
ancora dal Lumezzane il centrale difensivo Borghetti e l’attaccante Ferrari,
dieci gol nello scorso campionato di C1, dopo aver prelevato a gennaio il
giovane interista Russo. A centrocampo, solo un paio di innesti: l’ex
giallo-rosso Nocerino, in prestito dal Genoa, e il francese Piocelle,
arrivato dal Bastia.

MOLTI ATTACCANTI, POCHI BOMBER
–
Non sembra risolto,
invece, uno dei principali problemi dello scorso campionato: la scarsa
prolificità degli attaccanti. Confermati Guzman,
Tarantino e Russo, sono arrivati il ceco Sedivec
(ultima stagione a Perugia) Ferrari e il brasiliano Jeda che, dopo aver cambiato quattro squadre in due anni,
potrebbe aver trovato a Crotone l’ambiente giusto per esplodere
definitivamente. Già lanciato in prima squadra anche il talento francese
Ghezzal, non ancora ventunenne. Talento,
velocità, fantasia, ma sembra ancora mancare il centravanti da 20 gol
che potrebbe portare al salto di qualità definitivo.

LO STRATEGA GASPERINI – Intanto Gasperini fa di
necessità virtù: le sue tre punte mobili ripiegano e partecipano
alla costruzione della manovra. Il risultato è un gioco corale, molto
simile a quello che portò il Crotone alla promozione in serie B due anni
fa. Identico lo scacchiere tattico (il 3-4-3), diverso il ruolo di una delle
pedine principali, il croato Juric, trasformato da
trequartista (o punta esterna) in esterno sinistro di centrocampo. Una
scommessa riuscita in pieno per un modulo ancor più spregiudicato,
almeno fin quando il fiato sorreggerà i suoi interpreti. Davanti al
focoso Soviero, arrivato dalla Reggina dopo la
parentesi pugilistica a Venezia, si muove la difesa a tre formata da Maietta (o Rossi) a destra, Scarlato
al centro e Alioui (o Scardina) a sinistra. I due
stantuffi sulle fasce sono Konko e Juric (in alternativa Giuliano), mentre in cabina di regia
agisce Cardinale, affiancato dal “guerriero” Nocerino.
In attacco le tre punte svariano molto: di solito partono dalle fasce Guzman e Jeda, mentre il ruolo di
boa è affidato a Ferrari o a Russo.

A CATANZARO SENZA FERRARI – Salvo sorprese, al “Ceravolo”
il titolare sarà Russo, vista la squalifica di Ferrari.
Rientreranno invece Cardinale e Giuliano, assenti contro il Mantova nella
partita che ha chiuso un ciclo durissimo per il Crotone, dopo il pareggio di
Torino, le vittorie su Catania e Bologna, la sconfitta di misura a Modena
arrivata al ’90 in inferiorità numerica. In difesa, da verificare
le condizioni di Alioui dopo la trasferta con la
nazionale marocchina, mentre sulla destra sarà ballottaggio tra Maietta e Rossi. Solo panchina per Sedivec,
in ripresa dopo l’infortunio. Sulla fascia destra di centrocampo il
dubbio è tra Giuliano, più difensivo, e Konko
che l’anno scorso devastò la difesa del Catanzaro nel tracollo
giallo-rosso (3-0) allo “Scida”.

TERZA SFIDA CONSECUTIVA – All’andata, invece, il Crotone
riuscì a risalire dopo lo 0-2 del primo tempo (Leon
e Zattarin) grazie a un missile sotto la traversa di
Vantaggiato e a un colpo di testa di Cevoli. Nella
stagione precedente risolsero la sfida a favore del Catanzaro una doppietta di
Corona e un calcio piazzato di Alfieri, nonostante il bel calcio sciorinato dal
Crotone. I rosso-blu hanno vinto una sola volta al “Ceravolo”
più di cinquanta anni fa grazie a un gol di Bertoglio.
Abele ci riproverà. Caino sarà d’accordo?

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3): Soviero; Rossi, Scarlato, Alioui; Konko (Giuliano),
Cardinale, Nocerino, Juric;
Guzman, Russo, Jeda. All.: Gasperini.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net  

Autore

Redazione

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