Gli stadi della B: l’ “Alberto Braglia” di Modena

Una nuova puntata della rubrica storica sugli stadi italiani.

Inaugurato l’11 ottobre 1936 e per l’occasione intitolato a Cesare Marzari, ex giocatore gialloblu’ caduto nella Guerra d’Africa, nel dopoguerra lo stadio di Modena assunse l’attuale denominazione di stadio “Alberto Braglia” in omaggio al ginnasta modenese. Alberto Braglia, indimenticabile campione Italiano degli inizi del ‘900 e vincitore di due medaglie d’oro ed una argento ai giochi di Atene 1906, Londra 1908 e Stoccolma 1912 fu un ottimo marinaio oltre che un grande atleta. A La Spezia, al suo ritorno da Londra, gli vennero tributati tutti gli onori; si mosse pure il re che dopo averlo abbracciato gli regalò una medaglia d’oro. Si dice che Vittorio Emanuele sorridesse compiaciuto davanti a quella figura esile capace di competere con atleti di stazza superiore.
A Modena Braglia era arrivato fino alla terza elementare, faceva il garzone da un fornaio per guadagnare qualcosa. Fu amato, stimato e quasi mai battuto tanto era grande la sua classe. Il ruolo di istruttore federale, caposquadra ai Giochi di Los Angeles del ’32, fu l’ultimo acuto di una carriera straordinaria. Era iniziato però il suo lento declino. Per sopravvivere fece l’acrobata in uno show circense, poi il barista, poi il bidello presso una scuola di Modena. Morì nel ’54, quasi in miseria, come spesso è capitato ad altri straordinari atleti come lui.
Lo stadio Braglia di Modena ha attualmente una capienza complessiva di 21.000 spettatori dei quali 5.300 a disposizione della tifoseria di casa, la cui curva è intitolata a “Gigi Montagnani”, presidente della società canarina dal 1997 al luglio 2000.

Alessandro Russo

Autore

Tony Marchese

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