Dalla Curva

Al peggio non c’e’ mai fine

I commenti dei tifosi piu’ ottimisti.
“Credevo di aver toccato il fondo lo scorso anno, ma ero in errore”
“Non chiedo divisioni tra tifosi ma nemmeno il preoccupante silenzio attuale dei club che contano; l’amore per i colori passa anche per la dignita’ in campo ed in classifica, non solo sugli spalti”

Due tifosi, uno da Catanzaro ed uno emigrato, raccontano il loro stato d’animo, a seguito delle “soddisfazioni” che il Catanzaro calcio di oggi offre ai suoi tifosi.
Non poniamo nessuna domanda perche’ siamo stanchi di sentirci dire che la colpa e’ nostra o dei tifosi che remano contro solo perche’ fanno notare cosa potrebbe essere migliroato.
Diamo solo voce alla gente in modo autonomo e libero come sembra difficile possa accadere ultimamente a Catanzaro quando i “filtri” la fanno da padrona.

Roberto da Mi:

“Non so a che Santo votarmi. Credevo che lo scorso anno si fosse toccato il fondo ma ero in errore.
Ho seguito il Catanzaro e lo seguo ancora ma sono svogliato, demotivato, arrabbiato ed ho perso le speranze in questa gente che ci guida in quanto quello che puntualmente si e’ verificato, e’ stato fatto notare loro lo scorso anno, quest’estate ed anche in Settembre, Ottobre e Novembre; quindi tutto per tempo ed in modo costruttivo.
La reazione della dirigenza e’ stato un muro di gomma impregnato di silenzio e di azioni e comunicati fatti in modo poco professionale (ricordiamo la vicenda Braglia, Cagni, Buso esonerato riconfermato e poi riesonerato, quella Martino calorosamente saplleggiato la settimana prima di essere eclissato, l’allontanamento ed il rientro dei buoni Masino e Cittadino, di Poggi ed Improta con la marmellata poi dimenticata; l’Acquisto delle quote che tutti aspettavano per sbloccare gli acquisti, purtroppo annunciate ufficialmente 50 giorni prima della firma).
Insomma una sequela di comportamenti poco professionali che rispecchiano l’andamento in campo della squadra. Invece i colpevoli vengono additati nei vari “prezzolati”, nei disfattisti, nei rematori contro che in realta’ poco hanno a che fare con le scelte societarie se non il Sacro Santo diritto di commentarle e applaudirle, fischiarle o altro assecondo delle private sensazioni. Purtroppo la buffonata e’ servita, siamo in ballo (si fa per dire giusto per sperare ancora in qualcosa) per lottare in un posto play-out e non e’ nemmeno Natale. Cosa attendersi ancora? … siamo messi peggio dello scorso anno nonostante ci avessero promesso un campionato tranquillo. Il pubblico si allontana perche’ si sente preso per i fondelli e loro additano i rematori contro, a me viene da ridere per non piangere!
Mi chiedo:
I disfattisti, i rematori contro, gli imbecilli, sono coloro che nonostante continuino a sostenere a prescindere in casa e fuori, mostrano le crepe di una struttura che di fatto come risultati e’ una delle peggiori realta’ sportive professionistiche Europee degli ultimi due anni…oppure …coloro che quando tutto sta collassando puntano il dito contro chi fa notare l’amara realta’ contingente?
Hanno la faccia come il cu..bo; e nessuno ha piu’ la forza di dire nulla, perche’ parliamoci chiaramente i problemi seri della vita sono ben altri che una squadra di calcio.
La speranza nella salvezza c’e’ sempre perche’ siamo innamorati dei colori, ma il cervello mi dice ben altro. Il mio grazie va solo a chi ha ancora la forza ed il coraggio di informare noi tifosi malgrado coloro che tentano di ammutolirli. Infamia e vergogna. Forza Catanzaro”

Mario F. da CZ:

“Mi sono riproposto di non venire allo stadio perche’ quelli della nostra e della tua caro Davide, generazione abbiamo visto ben altre prestazioni e pretendiamo di avere una classifica dignitosa, che ci permetta di poter dire fieramente di essere tifosi del Catanzaro senza che nessuno ci prenda in giro perche’ quasi retrocessi da Novembre o Dicembre. Ho detto queste cose anche al socio Pino Mirante, e non mi vergogno a ripeterlo a te ed ai lettori del sito. Come mai nessuno dice nulla questo mi lascia pensare e mi lascia veramente deluso. La citta’ senbra addormentata sulla situazione di stallo anzi di caduta libera che attuamente purtroppo ci vede protagonisti in giallorosso.
Sono profondamente amareggiato e deluso dal tifo che conta, il loro assenteismo e la loro latitanza e’ preoccupante. Facciamoci rispettare, noi chiediamo una classifica degna. Si puo’ anche retrocedere ma perdendo l’ultima gara, non a Dicembre dell’anno prima.
I ragazzi che hanno seguito solo la serie C sono contenti di questa B vergognosa e forse e’ anche comprensibile, ma non giustificabile; metre quelli come me, te Davide e della nostra eta’ ci sentiamo invece indignati.
Non chiedo divisioni tra tifosi ma nemmeno il preoccupante silenzio attuale dei club che contano; l’amore per i colori passa anche per la dignita’ in campo ed in classifica, non solo sugli spalti.

Lancio un appello agli imprenditori di Catanzaro, i loro figli vengono allo stadio e potrebbero aiuitare il CZ a rientrare nel calcio che conta in modo dignitoso. La nostra cultura calcistica ci spinge allo stadio e la C2 decennale seguita da migliaia di tifosi lo dimostra.”

Lasciamo parlare il cuore dei tifosi senza filtri, e percentuali bulgare.
Le nostre parole e la nostra amarezza, coincidono con le loro sensazioni. Se avete a cuore il Catanzaro non leggete questo come “fazionismo” o “remate contrarie” ma solo come e’ giusto che sia, DOLORE PROFONDO PER LE SORTI ATTUALI DELLE AQUILE. Saremo lieti dal profondo del nostro cuore se a Giugno 06 potremo ringraziarvi qualora raggiungessimo la salvezza, …come promesso.

Forza Catanzaro a prescindere
Davide Pane

Notizie

AL PEGGIO NON C’E’ MAI FINE

Ennesima, ulteriore umiliazione cocente.
di Giuseppe Mangialavori

Il Catanzaro perde ancora per la strà-ennesima volta. Tutta colpa dei tifosi, di questo sito e delle altre testate giornalistiche che remano contro????!!!! Uno squallore di tal genere non si è mai visto al Nicola Ceravolo. Le umiliazioni patite in C2 non avevano casse di risonanza come fisiologicamente avviene nella serie cadetta e i vettori mediatici non facevano da amplificatore a tanto squallore.

Umiliati, derisi, offesi e succubi di uno stato comatoso che rasenta l’inverosimile.
Sconfitta su sconfitta il Popolo giallorosso è oramai oppresso e stordito da tutti i ceffoni rimediati da chiunque sia arrivato a Catanzaro e non solo a Catanzaro…
Il silenzio delle coscienze non è possibile, quello delle parole o delle “penne” altrettanto. Cosa direbbero coloro che fanno parte dell’attuale dirigenza se oggi scrivessi che il Catanzaro ha perso per puro caso o per sfortuna? Mi auguro, anzi ne sono certo, che anche loro resterebbero interdetti.

Purtroppo la realtà sta schiaffeggiando tutti. Il Catanzaro dopo appena pochi mesi di pausa con ripescaggio allegato, “riconquista” l’ultimo posto solitario in classifica. Mi sembra di non scrivere corbellerie e di non offendere nessuno. E allora?
Querelle societaria, parole dette a casaccio, conferenze stampa da una parte e dall’altra, ritiri, riunioni…”varie”…, acquisti mai fatti, contratti rinnovati a morti ambulanti, minacce, insomma anarchia totale.

Ma mi domando e dico: è mai possibile che un progettto sia fatto con assoluta assenza di pianificazione? E se poi la pianificazione è questa… allora sarebbe preferibile l’anonimato assoluto alle umiliazioni sui media nazionali.
Oramai Catanzaro rischia di essere sinonimo di sconfitta di provincia nel senso peggiore del termine. Certo, la colpa sarà pure di chi scrive che il Catanzaro ha perso. Ma cosa pretenderebbe qualcuno? Che scrivessimo che il Catanzaro è in vetta alla graduatoria o che la sfortuna incombe con le sue nubi minacciose sulle esaltanti prestazioni dei giallorossi? Il mutismo non ci appartiene.
La gara disputata ieri da Corona e compagni fa da bonsai ad un anno e mezzo di umiliazioni e racchiude in se tutto e più di tutto. Alla fine della gara il solo Gabriele Martino a rispondere ai microfoni con i giornalisti imbarazzati da tanta assenza! Società? Assente. Allenatore? Assente. Qualche calciatore? Neanche l’ombra! Martino? Presente!!!!!!. L’imbarazzo dei presenti è stato totale. Come si assistesse ad un funerale tragico e non si avesse neanche la forza di fare le condoglianze. In poche parole, la solidarietà con Gabriele Martino (e solo con lui) è stata totale. Molte volte in questi casi si fa appello alla diplomazia e Martino lo ha fatto. Ma le frasi non dette o allusive hanno fatto più rumore dei freni inibitori e spalancato scenari devastanti.

Lo sport è vita e, così come nella vita dà l’opportunità ai propri attori di esternare stile anche nelle sconfitte. Ieri è stato assente anche questo. L’imbarazzo innanzi a tanta e non opinabile verità mette in imbarazzo anche il sottoscritto che omette di fare analisi tecnico-tattiche in quanto le stesse presupporrebbero uno status tecnico-tattico che il Catanzaro non possiede. Anche l’Avellino (con tutto il rispetto per gli Irpini) è resuscitato al Ceravolo dopo due giorni appena dall’avvento sulla panchina biancoverde di Colomba. Come è strana la vita! Lo stesso allenatore contattato e incontrato appena sette giorni prima da Parente che lo invitava a sedersi sulla panchina dei giallorossi, arriva a Catanzaro e lascia alle aquile il “tugurio” dell’ultimo posto solitario!
Ma non era Martino colui che si occupa di queste cose? Come mai lo stesso Martino non ne era al corrente e, anzi si è affrettato nel confermare Buso??? Tra le parole dette dal DG ieri sera c’era anche questa :”Tutti figli di questa sconfitta anche quelli che non sono scesi in campo a chi si riferisce il DG? E poi ancora: I miei venticinque anni di calcio non li voglio bruciare così..

Il DG non si arrende , lascia intendere che non si arrenderà mai e completa il quadro delle dichiarazioni con frasi del tipo:Non credo che ci siano all’interno della squadra gruppi, gruppetti e gruppuscoli, la squadra deve ritrovarsi…. Ne ho fatte tante di battaglie, pur essendo aumentate le difficoltà credo che ci siano i modi per venirne fuori. .
L’unica cosa che lascia interdetti è che il tema dei “gruppi o “gruppetti/gruppuscoli”, non era stato neanche citato in passato dal DG che usa poi usa il termine “ritrovarsi”… Anche la diplomazia ha i suoi punti deboli…!

. La interpretatio delle frasi di Martino la lasciamo ai nostri cortesi lettori.
Il caos in questi casi è totale e le letture potrebbero essere le più variegate. Perciò, come è nostro costume fare, ci limitiamo a raccontare i fatti e lasciare liberi i nostri cortesi lettori di interpretare le uniche parole uscite di bocca ieri sera dall’unico rappresentante dell’Uesse presente in sala stampa, appunto Gabriele Martino.

E’ superfluo dire che tutti noi ci auguriamo che molte situazioni spiacevoli trovino la parola “fine” e che siamo in attesa di cose chiare e non di mutismi assurdi o faziosi. In questo senso ci collochiamo al centro. Tanto oggi va di moda anche in politica. Forse il nostro sarà pure un atteggiamento “diplomatico” ma preferiamo fare così perché forse conosciamo anche tante, troppe “verità”. Gli attori delle stesse non dovranno mai presumere di essere gli unici depositari dei relativi copioni… farebbero un gravissimo errore di valutazione.

Il nostro compito continueremo a farlo nell’interesse dell’unica parte veramente “lesa” di questa situazione aberrante: la Tifoseria Giallorossa. Quella vera indipendente, appassionata e libera da qualsivoglia interesse di parte.
Noi, da parte nostra non ci arrenderemo mai, non molleremo mai neanche di fronte a certe allusioni o eventuali intimidazioni di sorta (che nel caso dovessero presentarsi, verranno puntualmente denunciate alle autorità competenti), perché questo modo di essere fa parte del nostro genoma.

Giuseppe Mangialavori

Autore

Davide Pane

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