Dalla Curva

Il tifoso che desidera avere voce in capitolo

Riceviamo e rendiamo visibile a tutti la replica che un solerte tifoso, ci ha chiesto caldamente di far pervenire al signor Martino e agli uomini di Via Lombardi. Cerchiamo di essere sempre la voce della gente nel rispetto dei diritti di tutti.

Un sentito e doveroso ringraziamento è d’uopo al DG Martino, che con puntualità e signorilità risponde ai primi mugugni di una tifoseria che più delle 2 sconfitte consecutive ha negli occhi, il disastroso campionato dello scorso anno, e che non vuole nella maniera più assoluta rivivere quest’anno.
Si può dire che “non la contestazione”, ma il malcontento di tutto il popolo giallorosso è partito proprio dai trafiletti di questa testata telematica per poi insidiarsi in ogni angolo del tifo giallorosso.

Egregio diggì, siamo felici di ascoltare le sue parole, siamo felici di sentire che non rivivremo lo sbando (soprattutto dirigenziale), della scorsa annata, siamo felici di sapere che Buso è una persona preparata ed irreprensibile sul lavoro (di questo tutta quanta la tifoseria ne è cosciente, e nessuno lo mette in discussione), siamo felici di sapere che la squadra allestita può secondo voi (che siete del mestiere), centrare l’obiettivo salvezza; siamo felici di sapere che le risorse economiche non verranno disperse per chissà quali mari e quali monti… siamo felici di tutto questo caro diggì, ma nel contempo rattristati per aver rivissuto domenica in 90 minuti (facciamo 80, escludendo i magici 10 minuti di Corona), un recente passato di cui liberarsi non sarà facile.

Il Catanzaro, da ogni angolo della città, della provincia della regione, viene vissuto in maniera viscerale, autentica, sana, purtroppo sia nel bene che nel male, anzi l’apatia che l’anno scorso accompagnò il Catanzaro in serie C1, avevano quasi sorpreso; invece adesso la voce del popolo giallorosso torna a riecheggiare imponente e dura, NON VOGLIAMO ESSERE PIU’ DERISI, accoglieremo con sportività anche le sconfitte che dovessero maturare, ma la squadra non dovrà prescindere dall’impegno.
In campo vogliamo dei guerrieri che fino alla fine “combattano” per prevalere sull’avversario e non delle pecore da portare al pascolo, non animali da macello, ma leoni….. è questo che a Rimini sabato scorso è mancato.
Non vogliamo lo sfascio della società, solo l’impegno serio da tutte le parti, impegno che finora è stato assunto SOLO DALLA TIFOSERIA; abbiamo fiducia nella sua persona, abbiamo fiducia nell’allenatore, vorremmo avere fiducia anche in tutto il resto; l’epoca dei proclami è finita, adesso occorre darne seguito con i fatti, fin dalla trasferta di Verona, in cui ancora una volta e malgrado tutto il sostegno e l’incitamento della tifoseria non mancheranno.
A Verona vogliamo vedere 11 LEONI con il sangue negli occhi, assetati ed affamati di vittoria, solo in questo modo vedremo la trasferta di Rimini solo come una brutta parentesi !

Massimo Saverino

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Redazione

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