Bar Mangialavori

Paghi due, prendi uno!

Nonostante le prove generose dei giallorossi, un solo punto nelle prime due gare.
di Giuseppe Mangialavori

Due gare, un punto. Di certo il dato numerico non deve pretendere di dettare legge, perché, nonostante tutto, il Catanzaro c’è. Si, c’è. E’ vivo e vegeto, combattivo e anche un po’ sfortunato in questo avvio di stagione. E non ci riferiamo solo al palo colto da Rizzato o al successivo salvataggio sulla linea. Anche nella prima di campionato contro il Vicenza, Corona e compagni non sono stati di certo baciati dalla dea bendata. Ma siamo solo alle prime e tutte le squadre, Catanzaro compreso, sono dei cantieri aperti dove ancora tutto è da decifrare. Non si vuole in questa sede minimizzare o trascurare il risultato delle gare disputate dalle Aquile, ma è necessario contestualizzarle e dare loro il giusto peso.

Dicevamo, dopo l’esordio casalingo contro il Vicenza, ecco la prima sconfitta 2005/2006 contro la Cremonese. Diciamo subito che il Catanzaro, soprattutto durante il primo tempo, si è mosso bene e il possesso di palla non è stato purtroppo capitalizzato dagli uomini di Buso che hanno anche reclamato un penalty per un abbraccio troppo “affettuoso” ai danni di Giorgio Corona in piena area di rigore.
Il secondo tempo purtroppo si è aperto con il gol di Prisciandaro, favorito da un grossolano errore di Di Sole che, invece di rinviare subito la palla, ha atteso qualche rimbalzo di troppo. Beccare il gol in quelle circostanze ucciderebbe anche un leone. E invece il Catanzaro ha dato filo da torcere ai padroni di casa fino all’occasione che avrebbe consentito a Rizzato di riportare in parità il risultato. E invece? Palo clamoroso e successivo salvataggio sulla linea! La gara si chiude al 90° con Carparelli che con veemenza e convinzione approfitta della difesa di burro giallorossa per superare l’estremo difensore Belardi e mettere in cassaforte i tre punti.
Catanzaro da rivedere dunque e con rinforzi mirati, la difesa innanzitutto. Tutto il reparto arretrato ha palesato in modo lampante le sue pecche. Lentezza nei contrasti e lentezza nell’impostare o (vedi Di Sole) nell’operare ad un semplice rinvio. Siamo certi che nessuno demonizzerà il difensore giallorosso. Gli applausi finali dei numerosissimi tifosi giunti a Cremona, somigliano molto all’atteggiamento che i supporters giallorossi ebbero nella prima sconfitta di campionato 2003/2004 (post-ripescaggio in C1) in quel di Lanciano. Certo è che le differenze sono molte e i parallelismi sono altrettanto pericolosi, ma lo spirito “positivo” è sempre quello.

Bene dunque per la maturità e l’attaccamento dimostrati anche in questa occasione dalla tifoseria. Continuiamo nella nostra serena disamina. Oltre alla difesa (certamente da registrare), c’è da dire che in fase di costruzione il centrocampo ha latitato e non poco. E’ assente l’uomo che detta i ritmi del gioco o se preferite “il faro” del centrocampo. Lo stesso Buso ha sottolineato quest’ultimo aspetto. In attacco manca l’uomo da affiancare a Corona (generosa come sempre ieri la sua prova). A Cremona è stato purtroppo assente Mattioli (di cui si dice un gran bene) che dovrà saltare le prossime due gare per la squalifica di tre giornate rimediata nella Primavera del Lecce. Imbriani e Sorrentino stentano ancora a trovare i giusti ritmi con “Re Giorgio”.
Insomma c’è da avere (come previsto) un po’ di sana pazienza. Quella che non si ebbe ai tempi del Prisciandaro “martinese” per esempio… Si vede che il bomber pugliese si sente frustrato dal fatto di non avere mai potuto vestire la casacca giallorossa e quando incontra le aquile, sfodera prestazioni maiuscole, perché quando incontra il Catanzaro è peggio di un toro quando vede il rosso.
Tutti ricordano i tre gol ai tempi di Bitetto (ora allenatore del Manfredonia in C1), all’epoca per contrastarlo, si infortunò in modo grave Zappella.. Siamo certi che nella gara di ritorno sarà tutta un’altra storia e, soprattutto, un’altra classifica…

E domenica prossima c’è un’altra gara in trasferta. Si va a Rimini e si ritroverà l’ex Milone in biancorosso. Il calendario ha regalato in modo bizzarro tante trasferte di seguito agli uomini di Mister Buso.

Sarà determinante l’atteggiamento che la tifoseria saprà tenere. I commenti troppo frettolosi – dicevamo – sarebbero deleteri cos’ come lo sbandieramento dei vari alibi da parte della Società. Il DG Martino, ne siamo certi, avrà tratto le prime conclusioni dalle prestazioni fin qui offerte e dovrà essere messo nelle condizioni di ben operare in questi ultimi giorni concessi ad hoc alla Società di Via Lombardi per il mercato. L’anno scorso il Catanzaro debuttò in B con una vittoria ai danni del Bari e strada facendo si palesarono tutti gli aspetti di una situazione esplosiva all’interno dello spogliatoio e della carenza di una figura cardine come quella del DG
Quest’anno la musica è totalmente differente e non dovrà essere una sconfitta determinata anche da episodi sfortunati a far lievitare discorsi pericolosi o stupidi paragoni con altre formazioni… di serie B. Il trucco, se così si può dire, di tutti i campionati vincenti del Catanzaro è stato il feeling con i tifosi e la fiducia accordata dagli stessi al team. Sin da subito, quindi, è necessario non sbilanciarsi e sostenere questi ragazzi che, con qualche ulteriore innesto (che è urgentissimo), sapranno certamente regalare ai propri sostenitori grandi soddisfazioni.
Venerdì prossimo si chiuderà il mercato e siamo certi che Martino non tradirà le aspettative di chi crede in lui! Forza Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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