REGIONE – Loiero si scusa sul Corsera per annata turistica fallimentare

“L’ultimo controesodo – immagine malinconica, nonostante l’estate del Sud mandi ancora intensi bagliori – allontana la Calabria dalla stagione delle vacanze e forse un po’ dalle preferenze dei turisti”.

Inizia così una lettera che il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha inviato a tutti i turisti, calabresi e non, attraverso le pagine del Corriere della Sera.
“E’ un’occasione buona, però – scrive Loiero – per una riflessione sullo stato dell’arte del turismo nella mia regione. Non è andata bene per l’economia turistica calabrese e in uno scenario di crisi generale, con l’Italia in recessione, non poteva essere che così; e non è andata bene per alcuni turisti, non molti in verità, che hanno scelto la Calabria come meta delle loro vacanze e avrebbero sperato, giustamente, in qualcosa di più e di meglio in quanto a servizi e qualità dell’offerta. Questi ultimi turisti, in diversi segmenti della costa tirrenica, non hanno trovato neppure il mare pulito, come avrebbe verificato Legambiente (diversamente è andata sullo Jonio che ha presentato acque trasparenti quasi ovunque). E ciò è troppo per chi riteneva di trovare acque cristalline, come quelle promesse dagli slogan, che dovrebbero essere il capitale minimo da investire in una industria estiva delle vacanze”.
“E invece no – prosegue Loiero – . A tutti costoro, e agli emigrati che sono tornati dalle loro famiglie e nei loro paesi, come presidente della Regione voglio chiedere scusa. Scusa per i disagi a cui sono stati costretti a causa del mare in certi punti sporco che ha reso meno gradevole il loro soggiorno. Scusa per i disagi e la frustrazione di dover percorrere un’autostrada indegna di questo nome (parole del ministro Lunardi che ha annunciato ancora cinque anni di lavori prima del completo ammodernamento). Scusa, infine, perché non siamo stati in grado di offrire il volto migliore di una regione che non è solo mare ma conserva veri tesori nei centri storici ricchi di memoria arroccati sulle montagne, nelle cento e cento chiese, nei manieri e nei cenobi medioevali, nelle vestigia archeologiche di una Magna Grecia ancora vissuta nelle sue atmosfere e nella sua cultura, una regione che presenta, ancora, percorsi enogastronomici tutti da scoprire”.
“Porgo le mie scuse – prosegue il Presidente della Regione – e assumo un impegno. Abbiamo già iniziato a lavorare per il futuro e sono convinto che per la prossima estate avremo rimosso le situazioni di crisi che hanno provocato le legittime lagnanze e le plateali proteste del popolo delle spiagge.
Temevo, in verità, un’estate nera come quei tratti di mare in cui – è stato accertato – scaricano reflui urbani non depurati. Sapevo, appena insediatomi come presidente, che alcune fiumare trasportano di tutto e minacciano il litorale tirrenico, le sue bianche spiagge, gli anfratti e le calette paradiso dei vacanzieri. E per evitare situazioni, seppure marginali come quelle che poi purtroppo si sono in verificate, con la giunta ci siamo adoperati per far funzionare al meglio tutti i depuratori esistenti. Non è bastato”.
“Allora io mi scuso con i turisti e non cerco alibi. Ma l’eredità negativa del passato, e non solo di quello recente, è veramente pesante. Nel settore ambientale abbiamo trovato un vero e proprio disastro: investimenti infruttuosi, inefficienza degli impianti di depurazione, inesistente controllo degli scarichi illegali e altro ancora. Dobbiamo fare, allora, e faremo di più. Questo è il mio impegno e quello della giunta che presiedo. E dobbiamo fare subito. Secondo qualcuno il turismo rappresenta la soluzione dei problemi della nostra regione”.
“Forse il turismo – conclude Loiero – da solo non basta, e sicuramente non basta il turismo estivo, ma la Calabria ha bisogno dei turisti ed è compito di chi governa eliminare ogni ostacolo al suo godimento. Quello che noi vogliamo fare. Arrivederci allora in Calabria nel 2006”.

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Redazione

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