Intervista a Gabriele Martino

Il diggì scopre le carte al Catanzaro ed al torneo di B

Inizia il campionato del Catanzato targato
Gabriele Martino, con quale spirito?

E’ una definizione che non mi
piace, questo non è il Catanzaro targato Martino,
possiamo benissimo dire che inizia una nuovo corso. Il
Catanzaro
grazie alla sensibilità dei suoi azionisti è tornato in serie
B e vuole proporsi in maniera diversa. Noi partiamo da una
struttura da serie C vogliamo
proiettarla in serie B. Il nostro
obiettivo è quello della stabilità della categoria, c’è tanto da fare, serve
una struttura e poi delle infrastrutture a supporto della società. Metterò a
servizio la mia lunga esperienza per poter dare modo agli azionisti di
organizzarsi in questo senso. Al mio arrivo in città non era l’aspetto tecnico
che mi preoccupava, perchè ero convinto che avremmo messo in piedi un buon organico
sia in un campionato che non è stato che in quello che
fortunatamente sarà.

Il suo “compito” è quello di ricreare una struttura societaria, come
opererà nei prossimi mesi?

Noi dobbiamo darci una organizzazione societaria, ognuno di noi deve avere un
compito ben preciso in modo tale da evitare un inutile dispendio di energie e
confusioni di ruoli, sotto questo aspetto ancora non ci siamo. Ci servono gli
impianti, pensiamo ad esempio che ci alleniamo dove giochiamo, il prato del Ceravolo non può reggere questi ritmi. Per quanto attiene
la struttura organizzativa, questa sarà fatta di professionisti qualificati.
Bisognerà creare un settore giovanile tramite la scelta di persone qualificate.
I giovani sono la linfa per la prima squadra ed al momento anche sotto questo aspetto non ci siamo. Gli sforzi saranno preordinati
verso la creazione di una struttura che possa dare i
suoi frutti.

Che campionato di serie B ci aspetta?

La campagna acquisti non è ancora
conclusa e gli organici non sono ancora completi, il calcio vive una
grandissima crisi economica e tecnica, sotto quest’ultimo
punto di vista la B non è bellissima. Se guardi avanti (la Serie A) c’è l’Europa, se guardi indietro c’è la serie C, dove le
difficoltà sono tantissime. Personalmente approvo il maggior rigore adottato
dagli organi federali. Il torneo di B sarà difficile ed equilibrato, lo scorso
anno di questi tempi potevamo indicare le favorite ( Genoa, Empoli, Torino e Perugina ndr),
oggi no.

Se dovessi
esprimere dei pronostici in questo momento penso a Piacenza e Verona, perchè
sono organici formati da uomini che stanno insieme da diversi anni, un discorso
a parte va fatto per le retrocesse che considero ancora appartenenti alla Serie
A, queste stanno chiaramente un gradino sopra. Per carica di entusiasmo
vanno tenute d’occhio le quattro neopromosse e perché no anche le tre
riammesse, da questo gruppetto potrebbe venir fuori la classica mina vagante.

Gennaro Maria Amoruso

***tratto dal periodico “Domenica Giallorossa”

Autore

Redazione

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