La presentazione della I giornata di Serie B TIM

A cura di Danilo Colacino

Il noto adagio “non c’è due senza tre” è perfetto per definire l’esordio del Catanzaro in questa stagione. Il motivo? L’avversario di turno che, ancora una volta, avrà come colori sociali il bianco e il rosso. Già, perché se ci fate caso, dopo Vis Pesaro (in C1) e Bari (in B) sarà la volta del Vicenza (sempre in serie cadetta).
Ma le coincidenze non sono finite. Bisogna aggiungere che si giocherà di nuovo al “Ceravolo”. Come se non bastasse, nelle occasioni precedenti le Aquile si sono imposte con identico punteggio (2 a 1), passando sempre in vantaggio. Spero si tratti di un segno del destino. Un fato benevolo, che dopo averci regalato una promozione e un ripescaggio insperati, ci faccia vivere l’ultimo grande sogno. Il ritorno in…Alt, un momento. Meglio non fare ipotesi azzardate. Se mi fossi sbagliato? Se fosse un trucco della sorte dispettosa? Non mi scrollerei di dosso l’etichetta di iettatore. No grazie. Per adesso mi baso sui fatti. Quelli dicono che la squadra allestita da Martino (il mercato è aperto e tutto può succedere) si presenta ai nastri di partenza con un organico da completare e un futuro incerto. Una considerazione che non va vista con un’accezione negativa, perché deriva dalla mancanza di alcune pedine fondamentali per reggere l’urto di un campionato competitivo ed estenuante, qual è la B. Ci sono però quei valori a cui si richiama costantemente il neo direttore generale. Il riferimento è all’entusiasmo, alla grinta, alla fiducia nei propri mezzi e alla tranquillità di uno spogliatoio che non dovrebbe più essere la pentola a pressione di pochi mesi fa. E allora perché lanciare un grido d’allarme? Non avendo la palla di vetro, non intendo fasciarmi la testa prima di essermela rotta. Anzi. Mi schiero dalla parte della società, pronto a cambiare opinione in caso di errore. Al di là di come si evolverà la situazione, penso sia meglio concentrarsi sul presente che, dopo l’ennesima estate esplosiva, propone un torneo cadetto caratterizzato da una rivoluzione copernicana : le partite al sabato pomeriggio. Svolta epocale che, Sindaci permettendo (i quali hanno dato vita a un’altra querelle dagli sviluppi imprevisti), darà il colpo di grazia al vecchio calcio, già massacrato dalle esigenze televisive. Sotto il profilo tecnico, tante sono le nobili decadute in cerca di gloria.
A cominciare da quel Verona che debutterà contro l’Avellino nell’anticipo di domani. Sulla carta favoriti d’obbligo sono gli scaligeri, ma non si sa mai. Più equilibrio in Albinoleffe – Rimini e Arezzo – Crotone, che apriranno il programma del giorno successivo. Bari e Ternana sono in debito con le rispettive tifoserie. Una buona partenza farebbe comodo a entrambe. Brescia – Cremonese sarà un derby molto interessante. Chissà se gli ospiti, nella parte di Davide, faranno lo sgambetto a Golia. L’esito di Catanzaro – Vicenza dovrebbe essere…Dimenticavo la solita scaramanzia. Cesena – Atalanta è la sfida più incerta. I romagnoli visti all’opera con la Fiorentina in Tim Cup possono affondare la corazzata bergamasca. Tra Modena e Mantova, invece, pronostico in favore degli emiliani. Pescara – Torino non si giocherà. E’ rinviata a causa dei problemi che affliggono l’ex squadra di Ciminelli. Per Piacenza – Catania ricorro alla tripla. Così ne azzecco una. Infine, ecco il posticipo tra Triestina e Bologna. Se i rossoblù scenderanno in campa con la rabbia del patron Gazzoni, poveri alabardati!
Danilo Colacino

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento