Genoa-Catanzaro: la partita dura solo venti minuti

Pioggia di petardi in campo da parte della tifoseria genoana. Ed ecco che un’altra brutta pagina di sport (che si poteva certamente evitare) è stata scritta

ALESSANDRIA – Quello che non doveva succedere e che molti temevano è successo. Genoa-Catanzaro è stata sospesa al ventiduesimo minuto del primo tempo sullo 0-0 per lancio continuo di petardi in campo da parte della tifoseria genoana, che ha protestato contro la decisione della Commissione Disciplinare di retrocedere il “Grifone” in serie C/1 per i noti fatti della partita Genoa-Venezia. Siccome in poco più di venti minuti non è successo quasi niente di rilevante (una bella rovesciata di Ceccarelli fuori di poco e qualche iniziativa dei giovanotti rossoblu) corre l’obbligo di fare una breve riflessione. La FIGC ha deciso di non far disputare la partita a Marassi e fino a qui ci è parsa una decisione ineccepibile. Ma spostarla a soli 80 chilometri dal capoluogo ligure è stata una scelta che a definirla discutibile si fa un complimento. In molti compreso chi scrive questo articolo aveva ampiamente previsto questa fine. Nella situazione disperata in cui versa la società di Preziosi c’era da aspettarselo. Così un’altra brutta pagina di sport è stata scritta. Un episodio grave che sicuramente si poteva evitare con un po’ più di buon senso da parte degli organi competenti. Chi scrive non è abituato a fare di tutta l’erba un fascio, ma coloro (e tra questi persino i giocatori della Primavera genoana) che hanno applaudito le persone che hanno compiuto questo gesto stupido, sono forse più colpevoli di queste persone. Protestare si, ma se si vuole far valere le proprie ragioni ci sono modi più corretti e più civili. Al di là si tutto, rimarchiamo ancora una volta la correttezza dei tifosi giallorossi che si sono dovuti sorbire 1200 chilometri di viaggio per raggiungere il “Moccagatta” per poi assistere a soli 20 minuti di gara sostenendo però sempre e solo i propri colori senza partecipare alle incresciose gesta della tifoseria rossoblu. Ora per le Aquile è quasi certa (forse sarebbe meglio togliere quel quasi) la vittoria a tavolino per 3-0 e il passaggio del turno. Salvo sorprese nel prossimo turno le Aquile dovranno affrontare il Livorno, squadra di serie A.

Pier Santo Gallo

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