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Pillole Ultras

Scritto da Paolo Spinoso

Manifestazione Unitaria Ultras, si è svolta a Roma e noi l’abbiamo seguita
per voi. “Le coreografie più belle” oggi dedicato alla Sampdoria.

Venerdì circa 2500 ultras provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento
a Roma a P.le Clodio per manifestare contro il nuovo decreto legge, arresti
e diffide sommarie, la militarizzazione esasperata degli stadi, per l’abolizione
di misure inefficienti o dannose (come il divieto di vendita dei biglietti del
settore ospiti prima della partita e la cancellazione dei treni speciali).
Al corteo, organizzato dai gruppi di Roma e Lazio, hanno preso parte: Fronte
Opposto del Padova, i Boys della Roma e dell’Inter, Wild Kaos del Prato,
Ultras Roma, As Roma Clan, Banda Rutto del Catania, Fighters della Juventus,
Blood Half del Varese, Nasty Boys e Gioventù pitagorica di Crotone, Bull
Dog Inter, Fedayn Bronks della Casertana, Agn Ultras della Nocerina, Brigata
Etrusca e Avanguardia della Viterbese, Ultras 74 del Prato, Ultras di Verona,
Ultras Basket di Rieti, 330 slm del Chieti, Ultras Lanciano, Wild Lions di Adessa,
Brothers della Nocerina, Ultras Castro 1988 di Castrovillari, Brigata Littoria
di Latina insieme a Wilds Dogs e Gruppo Sabaudia, Curva Nord di Taranto, Settembre
Bianconero di Ascoli, Vecchia Guardia di Anzio, Ãœber Alles di Frosinone,
Ultras Ostia, Ultras Curva Sud di Reggio Calabria, Brigata del Provasto, Ultras
Fighters di Siena.
Faceva un certo effetto vedere ultras di così tante squadre uniti e compatti
nel manifestare il loro dissenso nei confronti di chi cerca di far sparire questo
movimento. Per scelta degli organizzatori non erano presenti gli striscioni
dei vari gruppi ma solo gli stendardi e tanti striscioni sul tema tra i quali:
“Libertà per gli ultras”, “Il calcio siamo noi”,
“Non ci fermerete mai”, “No al calcio moderno” e tanti altri.

I cori più frequenti erano naturalmente contro le forze dell’ordine e
contro la repressione. Abbiamo seguito tutto il corteo fino alla sua conclusione
nel piazzale antistante lo stadio Olimpico dove si è tenuto un comizio
con i rappresentanti delle tifoserie del Nord, Centro e Sud. Dal punto di vista
dell’ordine pubblico è filato tutto liscio visto che la polizia ha pensato
bene di farsi notare il meno possibile (anche se era presente in forze). Questa
manifestazione ha rappresentato un importante strumento per tutto il movimento
per far sentire la propria voce nel panorama nazionale, unico neo l’eccessiva
connotazione politica della manifestazione che avrebbe dovuto essere totalmente
apolitica per consentire un’adesione ancora più totale e massiccia da
parte degli altri gruppi non di destra.
A tal proposito è doveroso riportare il comunicato ufficiale del Movimento
Ultras, diramato alcune ore prima dell’inizio della manifestazione, che spiega
in maniera più dettagliata perchè moltissimi gruppi hanno deciso
di non prendere parte alla manifestazione.

-Abbiamo deciso di rendere pubblico questo comunicato solo a ridosso della
manifestazione organizzata dagli Irriducibili Lazio per non andare in contrapposizione
con chi sta per scendere in piazza-

Abbiamo cercato di non accendere i toni, di non addossare pubblicamente
le colpe a qualcuno, di non specificare le ragioni del disaccordo, lasciando
una porta aperta per il futuro e per una possibile riconciliazione per il bene
del movimento. Ed ecco che, come si poteva forse supporre, c’è chi
queste cose non le capisce e coglie anzi l’occasione per strumentalizzare
il tutto e ribaltare la realtà. E allora è giunto il momento di
raccontare le cose come stanno, perché chi questa manifestazione del
4 aprile ora se la deve gestire, messo con le spalle al muro, non ha saputo
far altro che sfornare falsità.

Punto 1.
Le tifoserie che hanno deciso di non partecipare alla manifestazione dopo i
disaccordi con gli Irriducibili Lazio sono le seguenti: Bergamo, Brescia, Milan,
Napoli, Parma, Reggio Emilia, Salerno, Torino. A queste vanno aggiunte tutte
quelle che si sono tirate fuori già dall’inizio, pur sostenendone
la causa, perché non si fidavano del gruppo ospitante e perché
non ne condividevano la mentalità (Ancona, Catanzaro, Cosenza, Cremona,
Perugia, Pisa, Venezia…), e quelli che lo faranno adesso dopo i recenti
sviluppi (Arezzo, Bologna, Cava, Chieti, Empoli, Modena, Pescara, Pesaro, Pistoia,
Ravenna, Boys Reggina, Sampdoria, Torres, Vicenza…).

Punto 2.
A questo punto specifichiamo le ragioni della divisione, non ci resta altro
da fare. Sono fondamentalmente due: da un lato divergenze organizzative, specialmente
sulla conclusione della manifestazione, dall’altro un diktat degli Irriducibili
che non volevano figurasse pubblicamente il Progetto Ultrà né
nella conferenza stampa, né alla manifestazione.
Per quanto riguarda il primo problema, la maggioranza dei gruppi promotori della
manifestazione (quelli poi che hanno dato il via a tutto il progetto mesi fa)
era contraria fin dall’inizio all’idea di un comizio finale, preferiva
la semplice lettura di un comunicato ben preparato, per evitare possibili strumentalizzazioni
e per poter studiare bene ciò che si sarebbe detto. I gruppi ospitanti,
invece, avevano in mente un comizio a ruota libera, e non cedevano su questo
punto. Abbiamo quindi proposto di far leggere a tre rappresentanti (nord-centro-sud)
un discorso preparato, ma neanche quest’idea è stata accettata:
un testo concordato con gli altri gruppi non andava bene. Il punto principale
era che i gruppi ospitanti volevano che ci fosse la possibilità di parlare
a ruota libera, su temi concordati ma a ruota libera: sappiamo tutti come, di
fronte a migliaia di persone, uno possa farsi prendere la mano. Nonostante si
comprendesse quindi il momento delicato per gli Irriducibili, nonostante si
fosse più che solidali con loro per gli arresti subiti e le custodie
cautelari, non si poteva accettare il rischio che un discorso unitario su problemi
degli Ultras diventasse un discorso personale sui problemi di questo o quel
gruppo. Ma su questo punto ci si è trovati davanti ad un muro. L’atteggiamento
dei gruppi ospitanti è stato questo “O si fa così o noi scendiamo
in piazza lo stesso da soli, non ce ne frega nulla”. Alla faccia dell’unità!
Poi, a 5 giorni dalla manifestazione, è emerso il problema del Progetto
Ultrà, che dev’essere veramente un grosso problema per i gruppi
ospitanti, visti poi i comunicati del 2 aprile e quelli successivi che ne accusano
il responsabile per quanto sta accadendo. Pur essendo il Progetto Ultrà
uno dei promotori della manifestazione, pur avendo fatto da tramite tra molti
gruppi, pur avendo contribuito a creare quel gruppo di lavoro che ha portato
avanti tutto il progetto, ben prima che si inserissero coloro che oggi si vantano
di ciò che è stato fatto da altri, gli Irriducibili hanno posto
come condizione che il Progetto Ultrà non comparisse. Le ragioni per
questo? Il fatto che il Progetto Ultrà porta avanti iniziative come i
Mondiali Antirazzisti. Alla faccia dell’unità.
Posti di fronte a questo diktat, in condizioni normali e vista la posizione
di maggioranza, sarebbero stati i gruppi di Roma a doversi tirare indietro e
dire “noi così non ci stiamo”! E invece, vista la scelta di
Roma come sede della manifestazione, hanno potuto dire “facciamo tutto
da soli” andandosene via dalla riunione bellamente e fregandosene altamente
di ciò che pensava la maggioranza di quello che può essere definito
il “gruppo di lavoro”.

Punto 3
E’ inutile che adesso questi gruppi organizzatori si nascondano dietro
ad accuse infamanti tese a screditare l’operato di un individuo, facendone
tranquillamente il nome e attaccandolo personalmente, accusandolo di falsità
dopo che fino a ieri era una continua chiamata al telefono per organizzare la
manifestazione. I gruppi ospitanti, Irriducibili in primis, sanno benissimo
che le scelte sono state prese da molti gruppi ed in totale accordo (vedi quelli
elencati sopra più tutti quelli che si toglieranno adesso), e non dal
Sig. Carlo Balestri, né tantomeno dal Progetto Ultrà. E’
inutile che vi abbassiate a tanto per giustificare la rottura del gruppo di
lavoro da voi voluta e il voler fare tutto unicamente a modo vostro.
Allo stesso modo, speriamo sia chiaro che non vi sono motivazioni politiche
di sorta dietro a questa frattura, come ci è capitato di sentir dire.
Per ogni eventuale dubbio, può essere sufficiente vedere la lista dei
gruppi firmatari di questo comunicato.

Siamo comunque assolutamente solidali con il gruppo ospitante per gli arresti
ingiustificati subiti, e non vogliamo porci in contrapposizione con la manifestazione
di oggi 4 aprile. Speriamo anzi, essendo prima di tutto Ultras, che la protesta
di Roma possa contribuire a dare un segnale positivo e portare miglioramenti
alla situazione del mondo Ultras.

Determinati atteggiamenti ci hanno però portati a dover assumere
una posizione netta e decisa.
E’ infatti troppo facile accusare, addossare ad altri le colpe della rottura
a pochi giorni dalla manifestazione, accampando anche tesi pretestuose come
quella di non essersi attenuti alla riunione di Salerno dove, e tutti i partecipanti
lo possono confermare, le uniche cose decise sono state il sì alla manifestazione,
le possibili date e qualche regola di partecipazione, ma sicuramente non il
vostro tanto caro comizio finale.
Ma questo pensiero potrà forse far riflettere…
Se da un progetto così importante decidono di tirarsi fuori, dopo averci
lavorato per mesi, a pochi giorni di distanza e con tutto quello che può
comportare, gruppi come i bergamaschi, i bresciani, i milanisti, i napoletani,
i salernitani e tutti quelli elencati sopra, una ragione ci sarà non
è vero???
Un’ultima cosa: se gli Irriducibili o chi per loro gestisce la manifestazione
avessero avuto almeno il buon gusto di scrivere un nuovo comunicato ufficiale
ed un nuovo volantino, sviluppando tematiche proprie invece di risistemare a
loro piacimento quello precedentemente preparato per la manifestazione unitaria,
sarebbe stato un bel gesto.
E invece anche questo può essere visto come un evidente sintomo di come
si sia sfruttato il lavoro di altri per farsi belli di fronte al mondo Ultras!

Il presente comunicato è da considerarsi scritto, condiviso e firmato
dai seguenti gruppi:
Brigate Rossonere Milan e Commandos Tigre Milan
Curva Nord Atalanta
Curva Andrea Costa Bologna
Curva Nord Brescia 1911
Fedayn Napoli
Boys Parma e Settore Crociato Parma
Ingrifati Perugia
Boys Reggio Calabria
Teste Quadre Reggio Emilia
I gruppi di Salerno
Ultras Tito Cucchiaroni Sampdoria
Ultras Granata e Granata Korps
Ultras Unione e Rude Fans Venezia-Mestre

Ringraziamo per la collaborazione Francesco Mancuso (Pitu).

“LE COREOGRAFIE PIU’ BELLE”

SAMPDORIA

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Autore

Paolo Spinoso

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