Ping – pong

Si scalda la “questione societaria”.

Riassunto delle puntate precedenti

Domenica mattina un noto quotidiano locale (Il Domani ndr) lancia la sortita di Nino Princi. “Voglio acquistare la totalità del Catanzaro, afferma l’imprenditore reggino, sono supportato nell’impresa da imprenditori catanzaresi.”
Il caldo rovente che attanaglia la Calabria infiamma ancora di più le spiaggie della costa ionica.
Tanti discorsi sulla proposta di Princi, un sussieguo di ipotesi e di congetture, la ricerca degli imprenditori.
Tanto rumore per nulla?

Lunedì mattina Claudio Parente, sempre dalle colonne dello stesso quotidiano(a firma Luca Fotia ndr), si è affrettato a chiarire la propria posizione.
“Non vendo il mio Catanzaro”, chiudendo la porta al suo socio e considerando la proposta come “una voce partorita da qualche politicante da strapazzo”.
Tutto finito nel botta e risposta tra Presidente e Nino Princi? Macchè.


La nuova puntata.

Questa mattina esce allo scoperto l’imprenditore reggino(sempre al giornalista Fotia ndr), “….c’erano dei patti verbali che non sono stati rispettati.”…. “Non esistono più le condizioni per lavorare gomito a gomito.”Gli imprenditori ci sono, ma per ovvi motivi non ritengo di rivelarne i nomi, rincara la dose Nino Princi, in passato c’è stata gente che a messo i soldi e poi è stata contestata. Le dinamiche sono acclarate….

Gli scenari futuri

E’ chiaro che non sono solo schermaglie, pare che lo scontro in atto sia abbastanza serio.

Ipotesi A:
La situazione resta quella attuale, Parente e Princi faranno i separati in casa, ognuno tirerà la corda dalla sua.
La società potrebbe risentirne pesantemente, l’area tecnica sarebbe in forte imbarazzo e la tifoseria spaccata.

Ipotesi B:

Parente vende a Princi l’intero pacchetto azionario, quest’ultimo diventa Presidente dei giallorossi.
La tifoseria organizzata è già sul piede di guerra e potrebbe ripartire con la contestazione, non è chiaro cosa accadrebbe all’area tecnica (Martino ndr) .

Ipotesi C:
Princi vende la sua quota a Parente, potrebbe fare lo stesso Procopio, rimane da verificare la posizione di Mirante.
Le reazioni della tifoseria sono difficilmente prevedibili, potrebbero contestare il mancato ingresso di ingenti capitali in società. L’area tecnica proseguirebbe nel progetto-Parente.

Le ipotesi rassegnate sono puramente indicative, cercano di capire come potrebbe sbrogliarsi una matassa che si sta piano piano ingarbugliando, destando molte preoccupazioni in tutti i tifosi giallorossi.

C’e’ da preoccuparsi per il futuro delle Aquile?
–Se c’e’ un contendere tra due entità, allora vuol dire che ci sono due proposte economiche solide che si fronteggiano, quindi non ci dovrebbero essere problemi per il futuro del Catanzaro.
–Se solo una delle due entità mente e non ha delle basi economiche solide alle spalle ed afferma di volere il bene delle Aquile, che si faccia da parte ed alla svelta, per il bene delle Aquile. Ed in tale caso visto che entrambe vogliono il bene del Catanzaro, non ci dovrebbero essere problemi.
–Se entrambe le parti mentono, allora qualche problema potrebbe sorgere.
Il Catanzaro il prossimo anno rischierebbe di fare un campionato con i calciatori “primavera”, in attesa del prossimo magnate che desidera investire.

Capitolo iscrizione:
Dal punto di vista iscrizione e domanda di riammissione alla B, non ci sono problemi, infatti, il tutto e’ stato visionato positivamente e già depositato in lega. Le “rimostranze” del socio Princi si riferiscono alle future fideiussioni che si devono versare per effettuare acquisti di calciatori in serie C.
Specifichiamo questo aspetto, per evitare che i soliti “falchi” approfittino di questo periodo di riassetto interno societario per affermare che il Catanzaro ha problemi per le iscrizioni.
Le faccende che stiamo trattando riguardano i soci, la gestione futura con relativa struttura societaria, ma non l’iscrizione e la gestione dello scorso anno che si e’ conclusa senza problemi dal punto di vista delle pendenze fiscali e liberatorie. Come tale il Catanzaro da questa querelle ne dovrebbe uscire rafforzato, visto che sembra ci siano “offerte concrete e capitali” e visto che come affermano i soci, “tutti vogliono il bene delle Aquile”. Se cosi non fosse uno dei due, Parento o Princi o entrambi mentono sapendo di mentire. Quindi no problem per l’iscrizione e la domanda di riammissione.

Speriamo che la situazione si chiarisca a breve, nel frattempo stiamo alla finestra ed osserviamo gli eventi, senza essere Pro-Tizio o Pro-Caio, ma semplicemente chiedendo che si faccia il Bene del Catanzaro.

Autore

Redazione

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