RICERCA – Unicz scopre causa genetica del Diabete

La forma di diabete più diffusa, che colpisce milioni di persone nel mondo, ha una causa genetica.

La scoperta è frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori dell’Università Magna Græcia di Catanzaro, coordinato dal dottor Antonio Brunetti.
Il gruppo di ricercatori, che lavora presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica “G. Salvatore” dell’Ateneo catanzarese, ha individuato una nuova causa di origine genetica per il diabete mellito, una malattia cronica complessa causata da una insufficiente capacità di produzione e di utilizzo dell’insulina da parte del pancreas. Il risultato del lavoro di ricerca condotto dal gruppo catanzarese è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Medicine.
Secondo lo studio pubblicato, alcune forme di diabete mellito sono causate da un errore nel gene preposto all’attivazione del recettore dell’insulina, la molecola che cattura l’ormone e ne trasmette il messaggio alle cellule. Il gene in questione, HMGA1 il suo nome, produce, infatti, una proteina specifica per attivare il recettore dell’insulina. Un’anomalia molecolare in questo processo, si è scoperto, impedisce invece il normale funzionamento del recettore; gli zuccheri restano così nel sangue e causano il diabete.
La scoperta è stata fatta su quattro pazienti con diabete mellito di tipo 2 (non insulino-dipendente), caratterizzato dall’incapacità dell’organismo di rispondere in modo adeguato all’azione dell’insulina prodotta dal pancreas. Il diabete di tipo 2 rappresenta circa il 90 per cento dei casi di diabete in tutto il mondo; normalmente si manifesta negli adulti, ma negli ultimi anni si è notato un aumento della sua prevalenza anche negli adolescenti.
Il risultato del gruppo coordinato da Antonio Brunetti è il frutto di molti anni di ricerca; l’inizio del lavoro di ricerca risale, infatti, al 1997.
I ricercatori catanzaresi, grazie anche a due finanziamenti Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche, hanno raggiunto quest’importante risultato scientifico che permette di aprire nuove prospettive nella prevenzione e nella cura del diabete mellito, una malattia metabolica che interessa milioni di individui nel mondo. Come evidenzia anche lo stesso Brunetti: “La comprensione dei meccanismi genetico-molecolari responsabili delle sindromi genetiche e acquisite di insulino-resistenza potrà contribuire al miglioramento della terapia di tali patologie e alla loro prevenzione nei pazienti a rischio”.
Un motivo di orgoglio per l’Università Magna Græcia di Catanzaro che sta puntando ad una ricerca di eccellenza in diversi settori strategici, grazie al dispiegamento di notevoli risorse e professionalità, per dare risposte concrete in termini di medicina di qualità.

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Redazione

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