UNIVERSITA’: Luigi Sbarra in visita al Campus

“L’impegno della Cisl è quello di battersi per rendere immediatamente fruibile questa struttura all’avanguardia per il bene dei cittadini e di tutta la sanità calabrese.” Questo l’annuncio del segretario generale della Cisl Calabria, Luigi Sbarra, al termine della visita avvenuta nella struttura che ospiterà le attività cliniche nel Campus dell’Università Magna Græcia.

Luigi Sbarra, infatti, questa mattina, seguito da una nutrita delegazione della Cisl Calabria, ha incontrato il Rettore dell’Ateneo di Catanzaro, il professore Salvatore Venuta, preso visione di tutte le attività di ricerca avviate dalla facoltà di Medicina e chirurgia in diversi settori disciplinari, e visitato attentamente la struttura clinica dell`Edificio delle Bioscienze, già attrezzata e collaudata in ogni sua area.

“Il Campus di quest’Ateneo – ha sottolineato Sbarra – incarna pienamente le prospettive di crescita della nostra regione. La formazione, l’innovazione e la modernizzazione che queste strutture sanno garantire in più ambiti della conoscenza sono punte di eccellenza per la Calabria. Bisogna saper riflettere sulle aree di eccellenza presenti nella nostra terra; – ha aggiunto Sbarra – l’area di questo Campus ha già parametri di eccellenza e rappresenta, per questo motivo, il luogo dove poter costruire una formazione ed una sanità di qualità, considerate anche le enormi risorse disponibili.

È inspiegabile – ha ammonito il segretario regionale Cisl – che questo bene pubblico incontri ancora ostacoli per la sua attivazione, per essere messo finalmente a disposizione dei pazienti, dei ricercatori, del servizio sanitario calabrese, esistendo un tasso elevatissimo di emigrazione sanitaria verso altre regioni. Esistono strutture ospedaliere veramente al limite della vivibilità ed invece una struttura moderna, all’avanguardia, con attrezzature scientifiche d’eccellenza uniche, come questa in cui ci troviamo oggi, con un know-out rilevante da impiegare, ancora non è fruibile da parte dei cittadini. Ribadisco per questo motivo l’impegno della Cisl a battersi per rendere immediatamente operativa questa struttura, che deve essere messa al servizio dei cittadini al più presto, per l’efficacia e l’efficienza della sanità calabrese.”

“La presenza del sindacato oggi – ha spiegato il Rettore Venuta – mostra una grande sensibilità riguardo i problemi rilevanti della società. Bisogna garantire, infatti, occasioni concrete di crescita per i giovani della nostra terra. L’Università ha un ruolo importantissimo per quanto riguarda la formazione, la ricerca, l’assistenza. È il luogo dove si può costruire una sanità moderna e di qualità, partendo proprio dalla formazione. È importante assicurare l’eccellenza nella formazione per la crescita di figure professionali altamente qualificate e competenti, promuovendo l’innovazione nelle conoscenze e nelle tecniche. Formazione, ricerca e assistenza devono essere legate. È questo il senso fondamentale dell’Edficio delle Bioscienze, pensato proprio per garantire fisicamente un raccordo immediato tra didattica, ricerca e attività clinica. Abbiamo creato, infatti, un luogo in cui l’integrazione e la collaborazione tra più saperi e competenze è indispensabile. Riunire più competenze, dai medici ai chimici, dai biologi ai fisici, dagli ingegneri ai farmacologi ed ai biotecnologi, in un unico luogo significa rispondere efficacemente alla complessità della conoscenza. Tutte queste figure devono, infatti, saper creare un sistema unitario di lavoro per garantire un’efficacia dei risultati. Un’integrazione che così può trovare subito riscontro anche nell’ambito clinico. Sanità e Università sono quindi un binomio inscindibile perché solo l’Università può garantire e alta formazione e innovazione in ognuno di questi ambiti scientifici, assicurando sempre nuove risorse umane e tecniche.

Le tecnologie ed i macchinari d’avanguardia installati e già collaudati nell’edificio, così come tutto il complesso di risorse di cui l’Ateneo dispone, – ha concluso il Rettore Venuta – attendono ora solo di essere messe al servizio dei giovani, dei cittadini, della sanità calabrese. Negarle all’uso significa solo bloccare quel salto di qualità che tutti si aspettano.”

Durante la visita sono state presentate le attività di ricerca avviate nei laboratori del Campus riguardo Tumori ereditari e Proteomica. Il programma di ricerca avviato per la Proteomica, che permette di analizzare e tracciare un profilo di proteine in un tessuto, in una cellula o in un comparto subcellulare per la diagnosi e la cura di diverse malattie, tra cui anche quelle tumorali, vede impegnati più competenze e ambiti professionali, secondo proprio il concetto di interdisciplinarietà e integrazione dei saperi. L’Università di Catanzaro coordina proprio a livello nazionale un progetto di ricerca legato a quest’ambito scientifico che vede coinvolti altri 12 atenei italiani.

Nella struttura clinica invece sono state mostrate le sale per le degenze, le 6 sale operatorie, i sistemi di robotica presenti; in più sono state illustrate nel dettaglio le caratteristiche dei macchinari presenti: il tomografo PET integrato, un macchinario unico al Sud, ad elevate prestazioni tecnologiche, capace di effettuare scansioni del corpo intero e di singoli distretti in modalità 2D e 3D; le Gamma camere, i sistemi di acquisizione di immagini radiologiche igitali, la Risonanza magnetica e Tac, l’Acceleratore lineare, i sistemi di Radioterapia e Medicina Nucleare, i macchinari all’avanguardia per Cardiologia, Rianimazione e Terapia intensiva.

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Redazione

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