Avversario di turno

Il Treviso verso i play-off a ritmo di samba

La squadra di Pillon mina vagante per la A grazie alla fantasia di Reginaldo e Barreto

Nel
penultimo turno casalingo del campionato, il Catanzaro tenta di bissare lo
sgambetto al Torino contro un’altra candidata alla promozione: il Treviso
di Bepi Pillon, l’esempio vivente che il cambio
di allenatore in corsa non sempre produce i risultati di Catanzaro.
All’undicesima giornata di campionato, i giallo-rossi navigavano nelle
placide acque del centro classifica, mentre il Treviso era impaludato al
penultimo posto. Ora, i veneti sognano la storica promozione in serie A che
completerebbe una stagione straordinaria per la città. Dopo lo scudetto
nel volley della Sisley, la Benetton
è attesa da due probabili finali anche nel rugby e nel basket (dopo il
primato strappato in stagione regolare). Per la prima volta, a giugno, i
play-off più seguiti nella Marca potrebbero essere quelli di calcio.

IL CAMPIONATO – L’arrivo di Pillon
dopo la sconfitta interna con l’Albinoleffe ha
cambiato la storia di questo campionato. Con D’Astoli
il Treviso aveva quasi toccato il fondo. Dietro solo la Salernitana.
Poi, col nuovo tecnico, tutta un’altra storia. I veneti cominciano a
volare e non si fermano più. Prima di Natale, in occasione della gara
d’andata contro i giallo-rossi, si attestano già a ridosso della
zona play-off, grazie ad una serie incredibile di risultati. Nel girone di
ritorno battono Perugia e Torino, demoliscono il Genoa
(3-0), prima di respirare un attimo in attesa del rush finale. Qualche
titubanza solo in trasferta, dove il Treviso non vince da quasi quattro mesi e
dove ha incassato solo due punti nelle ultime sei gare (Albinoleffe
e Bari). L’ultima vittoria risale al derby col Venezia, prima del
pareggio di Bari, della dura lezione subita a Catania, del deludente pareggio
interno col Crotone. Tuttavia, il quinto posto è saldo con quattro punti
di vantaggio su Modena e Ascoli. L’entusiasmo è alle stelle ed
è cresciuta anche la consapevolezza della propria forza. Il calendario sulla
carta è da brividi, anche se la trasferta di Catanzaro è una
ghiotta occasione per affrontare con maggiore serenità le ultime tre
gare. Al “Tenni” sono infatti attesi Empoli e Torino. In mezzo lo
spareggio col Modena in trasferta. Una sorta di antipasto in vista dei
play-off.

LA SQUADRA – Il Treviso è senza dubbio la
clamorosa rivelazione del campionato. Partita per centrare la salvezza, dopo le
cessioni di Gobbi e Ganci, la mano di Pillon ha
scoperto e valorizzato una serie di calciatori perlopiù sconosciuti,
provenienti da categorie inferiori o cresciuti in Veneto. L’esplosione
dalla coppia brasiliana delle meraviglie, Barreto-Reginaldo,
è stata la ciliegina su una torta fatta di corsa, qualità e
gioventù. Pillon, appena arrivato a Treviso,
ha leggermente modificato il 4-3-3 di D’Astoli
in un più equilibrato 4-4-2, anche se gli uomini impiegati non sono
cambiati di molto. Il Treviso ha raggiunto una perfetta quadratura tattica e
una formazione titolare ben definita, dopo una serie d’infortuni e di
esperimenti. Prima di Natale, il rientro da un lungo stop di Galeoto sulla fascia destra difensiva ha portato Pillon allo spostamento di Zaninelli
al centro, al fianco di Cottafava, con Zoppetti e Carrera in panchina.
Il tecnico veneto ha lanciato anche il ventenne Marchese sulla sinistra, al
posto di Gheller. A centrocampo, sulle due fasce,
agiscono D’Agostino e Centi, con Gallo e Parravicini in mezzo. In attacco la coppia brasiliana
è quella preferita, ma largo spazio anche per Capone
e Dall’Acqua. L’unico acquisto del mercato di gennaio, l’ala
Di Venanzio, non ha trovato un utilizzo frequente. In vista del “Ceravolo”, Pillon
sarà costretto a rivoluzionare lo schieramento, viste le assenze degli
squalificati Zaninelli, Cottafava
e D’Agostino, oltre all’infortunato Barreto,
ancora fermo dopo il trauma cranico subito durante la gara di Bari. Fuori anche
Capone e Chiappara. Per la
sostituzione dei due centrali difensivi, in lizza Carrera,
Zoppetti e Gheller, con i
primi due favoriti. Sulla sinistra rientra Marchese. A centrocampo proprio Di
Venanzio potrebbe prendere il posto di D’Agostino, con lo spostamento di Centi sulla fascia destra. In attacco, scelte obbligate con
Reginaldo affiancato da Dall’Acqua.

Probabile formazione (4-4-2):
Ballotta; Galeoto, Carrera,
Zoppetti, Marchese; Centi,
Gallo, Parravicini, Di Venanzio; Raginaldo,
Dall’Acqua.

I PRECEDENTI – Solo due volte, in serie C, Treviso e
Catanzaro hanno incrociato i guantoni. Nella stagione ’55-56 al “Ceravolo” finì 0-0, con le due squadre che
terminarono il campionato appaiate a metà classifica. L’anno dopo
vinsero, invece, i giallo-rossi per 3-2 grazie ai gol di Fabrello,
D’Avino e Rambone (reti
venete di Manzardo e Mantovani). A fine stagione
salvezza risicata per il Catanzaro, retrocessione per il Treviso.

L’ANDATA – Gara senza storia al “Tenni” a
pochi giorni dalle vacanze natalizie. Nel Catanzaro rientra Corona dopo la
tribuna “punitiva” di Torino, ma il Catanzaro non tira mai in porta
nel primo tempo. Manitta protagonista, invece, con
due grandi interventi su Barreto e Dall’Acqua.
Il Treviso sciupa un altro paio di occasioni e, ad inizio ripresa, il Catanzaro
potrebbe punirlo ma Biancone (subentrato ad Arcadio) divora un assist splendido
di Corona, sparando su Ballotta in uscita disperata. A 25 minuti dalla fine il
bunker giallo-rosso cede su iniziativa in slalom di D’Agostino che pesca Barreto solo in area. Manitta
è battuto. Subito dopo, Bonomi prende il
secondo giallo, per un fallaccio sullo scatenato Barreto,
e viene espulso. Finisce qui col Catanzaro incapace di reagire e il Treviso che
sigilla la vittoria grazie a Dall’Acqua, liberato a porta vuota da un
assist di Reginaldo. Si conclude l’anno della promozione in B per il
Catanzaro, ma si addensano le nubi sul cielo giallo-rosso. Il ritorno in serie
C comincia a materializzarsi.

I TIFOSI ­– Aumentato di poco l’entusiasmo
intorno alla squadra, nonostante la posizione in classifica. Meno di 4.000 le
presenze medie al “Tenni”, compresi i 1.500 abbonati. Per le gare
contro Empoli e Torino ci si attende un pubblico più numeroso, visti i
quasi 6.000 paganti di Treviso-Crotone. 150 i tifosi
giallo-rossi presenti a Treviso nella partita d’andata, una trentina i
sostenitori veneti che arriveranno domani sera al “Ceravolo”.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento