REGIONE: Le linee programmatiche di Loiero

“Con la presentazione della Giunta e del programma comincia oggi una nuova legislatura regionale densa di attese e di speranze”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, nell’esporre le linee programmatiche della sua azione di governo nel corso dei lavori del consiglio regionale. Linee che dovranno essere approvate dall’assemblea legislativa calabrese. “Personalmente – ha detto Loiero – vivo questa esperienza come ho vissuto da bambino il mio primo viaggio il cui pensiero martellante non mi permetteva la notte precedente di prendere sonno, tante erano le immagini fantastiche e i sogni che affollavano la mia mente. Oggi rispetto a quel tempo lontano avverto anche i rischi e i pericoli di questo viaggio. Ma il sogno di riuscire insieme, insieme a voi, di trasformare, di cambiare le cose nella nostra Regione prevale sugli stessi rischi e pericoli”.
“I calabresi – ha proseguito Loiero – hanno inteso premiare la coalizione di centrosinistra in una misura che ha stupito gli osservatori più attenti, anche chi come me ha sempre creduto in un successo del centrosinistra in queste elezioni regionali. Lascio ai politologi le motivazioni e le cause di questa vittoria. A noi resta solo il compito di trarre le conseguenze del risultato”.
E con l’opposizione di centrodestra il presidente della Regione, Agazio Loiero, auspica un rapporto “franco e aperto”, anche perché, ha spiegato, “la non ordinaria dimensione della vittoria elettorale consente un rapporto più franco e aperto con l’opposizione, cui intendo proporre confronti veri, non di maniera, sui grandi nodi regionali. Primo fra tutti lo stato della nostra maggiore istituzione”. Loiero si è detto “atterrito” dall’idea “che pure circola con insistenza negli ultimi anni nel nostro territorio e fuori di esso, di un distacco crescente, profondo, quasi incolmabile tra i cittadini e la Calabria. Quando si pensa alla nostra Regione si pensa a un luogo dove sono possibili cose che altrove non lo sono. Abbiamo bisogno, davvero, di una disperata ordinarietà“.
Oggi, ha proseguito il Presidente, “la Regione è vista come il regno dell’anarchia che forse neanche risponde alla realtà ma che comunque così viene vissuto. Basta leggere la relazione di questi anni della Corte dei Conti per rendersene conto, ma basta leggere quello che scrivono i grandi inviati in prima pagina dei più grandi giornali italiani”.
Il governatore della Calabria, facendo riferimento all’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro sulla gestione dei fondi per l’emergenza ambientale, ha precisato di “non avvertire alcun compiacimento intimo per le notizie che stanno oggi sui giornali, indipendentemente dalle responsabilità che la magistratura dovrà accertare”. Questa vicenda, secondo Loiero, “contribuirà a offuscare ancora di più l’immagine già deturpata della nostra Regione, l’idea di una Regione che emerge in questi pochi giorni di lavoro è quella di un ente senza storia, senza antefatto, senza alcuna continuità amministrativa”.
Insomma Loiero pensa a una regione diversa da quella di oggi, dove “si fa una gran fatica a recuperare il pregresso, a stabilire nessi tra le cose, nessi temporali, giuridici e amministrativi. Molti atti, che pure hanno inciso profondamente nella vita della Regione, sembrano non essere mai esistiti e sembrano vivere senza una concatenazione logica”.
“E’ come se per anni fosse stata adottata – ha proseguito Loiero – un’oscura common-law priva dei bagliori della tradizione inglese che ha reso, lungo l’arco dei secoli, di altissimo profilo il diritto consuetudinario. A noi dunque spetta il compito di rinvigorire le nostre istituzioni, di conferire loro sostanza e forma, più accettabili avendo consapevolezza che le due cose: la sostanza e la forma, in tale ambito, non vanno disgiunte”.
Loiero ha poi detto di avere “molto apprezzato nel discorso del presidente del Consiglio e in alcune sue dichiarazioni alla stampa la nuova attenzione che intende dare alla forma. Primo fra tutti – ha sottolineato Loiero – il rispetto dell’orario delle sedute. Ricordo che sono spesso le piccole cose, quelle cui in certe zone del Paese si bada poco, a dare forza e vigore agli organismi istituzionali. Un compito che spetta in misura esattamente uguale alla maggioranza e all’opposizione. Anzi il rispetto formale delle norme, delle regole – ha sottolineato – è la prima garanzia dell’opposizione”.

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Redazione

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