Bar Mangialavori

L’orgoglio della Massimo Capraro

Il Catanzaro ferma il Toro e guarda al futuro
di Giuseppe Mangialavori

Catanzaro-Torino. La storia che con una dolcezza intrisa di amarezza, accarezza il presente e ricorda a tutti quelli che hanno vissuto quelle pagine gloriose, le gesta del vessillo che ha dato lustro ad un’intera Terra.
Ci si attendeva l’ennesima prestazione incolore e arrendevole contro il Torino. Solo il primo tempo del match ha ricalcato questo copione, la ripresa è stata altra cosa.

La Tifoseria del Catanzaro, per l’occasione ha dimostrato di essere l’unica componente a meritare anche più della serie A. Mi domando e dico: ma quale altra tifoseria al mondo, soprattutto dopo la gara (Perugia-Catanzaro) che ha decretato la matematica retrocessione in C1, avrebbe risposto con tanta passione e trasporto? Altro che serie A. Di più, molto di più.
Quasi 37418 chilometri macinati in un anno, malgrado si avessero in cambio solo umiliazioni e sconfitte.

Che i dirigenti dell’Uesse andassero a fare una passeggiata nelle varie categorie per vedere quale altra squadra ultima in classifica ha un pubblico che regala certe coreografie ed entusiasmo.

E intanto i nodi stanno per arrivare ai denti del pettine ammesso che qualcuno non provveda ad allargare… gli stessi. Da fonti più o meno ufficiali, intanto si apprende di una presunta rescissione contrattuale da parte di Benny Carbone. Lo stesso, tempo addietro, aveva “giurato” che avrebbe seguito il Catanzaro anche in serie C1, ma si vede che il lato…motivazionale non lo ha assistito a dovere. La cosa che fa più male è che molti dei protagonisti della campagna denigratoria della così ribattezzata “vecchia guardia” (Cagni compreso), hanno dimostrato nei fatti di essere stati più bravi a parlare e sputare fango sugli altri, che a rispondere con i fatti alle aspettative della Piazza giallorossa.

Parlavamo di nodi da sciogliere e in proposito questa settimana si preannuncia delicatissima per ciò che riguarda gli equilibri societari e la pianificazione della strategia che la Società attuerà in vista dell’oramai certo campionato di C1, 2005/2006. Giugno è vicino e non ci potranno più essere rinvii per le varie decisioni da adottare o per i vari equilibri da formalizzare all’interno dell’organigramma societario.
La gara disputata contro il Torino ha lasciato intravedere ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. Myrtaj (lasciato in panchina nel primo tempo da Bolchi) fa esultare uno Stadio che ritrova la forza di urlare una gioia dal sapore amaro.
Quante sensazioni strane! Solo un anno fa ci si preparava per l’approdo in B e dopo appena dodici mesi… Ma la cosa più importante che dovrà fare la Dirigenza dell’Uesse, sarà l’attuazione di una sorta di azione catartica interna ed esterna per svelenire l’ambiente, ahimè ancora stordito a causa delle tossine ingurgitate a forza. Di “perché” e di risposte agli stessi, sono pieni i cuori di tutti. Se qualcuno volesse ottenere la formalizzazione delle risposte da parte della società, si mettesse l’anima in pace. L’orgoglio malsano è tanto, troppo. Quindi? Quindi è meglio da tifosi andare a testa alta. Altri a Catanzaro non lo potranno fare. Il compito dei tifosi si presenta arduo e difficile, ma necessario: ripulire in fretta i cuori dallo sconforto, dimenticare tutto e ricominciare con lo stesso entusiasmo di sempre.

Contro il Toro abbiamo assistito ad una importante premessa di tutto ciò. E’ necessario andare avanti senza dare la confidenza al recente passato di venire a galla ma, nel contempo, vigilare e non permettere più a nessuno di prendere in giro la Fede Giallorossa.
Intanto non è dato conoscere ancora i nomi dei protagonisti della campagna partenze/arrivi o di colui che ne determinerà la strategia.

Tutto dipenderà dagli assetti societari e dai prossimi giorni. Ritorni importanti…? Novità con arrivi nuovi altrettanto eccellenti…? Nicola Ascoli e Giorgio Corona resteranno in giallorosso? Cosa si farà dei vari giovani che il Catanzaro ha in organico? Saranno prese decisioni in riferimento ai dati tecnici o alle simpatie caratteriali “stile Cagni”? Chi sarà a decidere tutto ciò? Un professionista del settore, un tecnico con esperienza provata oppure ancora i due DS… tuttora in organico?

Al momento non è dato sapere nulla e non è concesso a nessuno fare previsioni. Ma a qualcuna di queste domande, il Popolo giallorosso gradirebbe e meriterebbe avere risposta, altrimenti addio campagna abbonamenti, addio entusiasmo, addio credibilità.

L’unico personaggio ad esporsi in prima persona attualmente è il solo Nino Princi, si sono perse le tracce degli altri. Tranne che, questo mutismo patologico non nasconda movimenti di natura diversa…
Quanti puntini sospensivi che chiedono impazientemente di essere riempiti! Quanti falsi misteri chiedono di scrollarsi dalla muffa che li veste!

Intanto nell’attuale organico, molti degli atleti sono in forze grazie alla formula del prestito e molti altri sono sul piede di partenza. La ricostruzione si impone come urgentissima e prioritaria, in quanto non si potrà pretendere di fare tutto in fretta e subito (come al solito). Come andrà a finire? “Lo scopriremo solo vivendo” ci risponderebbe il buon Battisti. E ai tifosi quando sarà dato di riscoprire l’urlo di gioia scevro da dolore e sconforto? “Lo scopriremo solo vincendo”. Forza Catanzaro, resisti e rinasci!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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