Avversario di turno

Giovani più bel calcio: una Somma da promozione

L’Empoli a Catanzaro per continuare la corsa verso la serie A e per sfatare il tabù “Ceravolo”

Si accendono le luci del posticipo per il Catanzaro di Bolchi. Ma non per meriti propri. La partita di stasera
sarà importante solo per l’Empoli di Mario Somma, il ruspante
tecnico azzurro che cerca la quarta vittoria in un anno contro i giallo-rossi.
Dopo i due successi della scorsa primavera alla guida dell’Arezzo,
è pronto al bis in questo campionato. In palio un traguardo ben
più importante della Supercoppa di C: una vittoria al “Ceravolo” consentirebbe all’Empoli dei miracoli
di staccare il Toro a sei giornate dalla fine del campionato, issandosi a soli
tre punti dal Genoa. Un traguardo insperato
all’inizio del campionato, ma strameritato nel
corso della stagione. Una stagione durante la quale i toscani hanno avuto
momenti di difficoltà, superati sempre con estrema tranquillità,
nonostante la giovane età della rosa.

IL
CAMPIONATO
– A dispetto
delle grosse perdite estive, l’Empoli ha sopperito alle partenze
“pesanti” con la grinta e la volontà dei giovani e con
l’esperienza delle bandiere azzurre. La partenza sprint al fianco e poi
davanti al Torino sembrava un fuoco di paglia. Somma ha inculcato subito ai
suoi ragazzi una mentalità vincente. Il cammino dei toscani è
stato spedito per quasi tutto il girone d’andata, prima del fisiologico
calo coinciso con il periodo pre e post natalizio.
Qualche infortunio, un paio di partite sfortunate e il giocattolo sembrava
pronto ad andare in frantumi. Invece, con pazienza e bel calcio, l’Empoli
è riuscito a restare agganciato al treno promozione, grazie anche al
rallentamento delle big. Gli uomini di Somma non perdono più
dall’Epifania (quasi quattro mesi) e hanno inanellato una serie di
pareggi in trasferta e di vittorie in casa, utili a tenere un ritmo simile a
quello della corazzata Genoa. La tendenza a sedersi e
a snobbare le partite sulla carta più agevoli sono i due difetti che
hanno frenato l’Empoli nel corso della stagione. Il risultato è
un’infinità di pareggi (ben 15), molti dei quali evitabili. Solo
cinque le sconfitte, chiaro segnale di una raggiunta maturità tattica e
di un’ottima copertura difensiva, nonostante la spiccata vocazione
offensiva della squadra. Nelle ultime gare qualche piccolo segnale
d’allarme: due pareggi consecutivi, uno fortunoso in trasferta contro un
Modena in eccellente stato di grazia e uno scialbo al “Castellani”
contro il Cesena. La gara di stasera, tuttavia, è una ghiotta occasione
per riprendere a correre.

LA
SQUADRA
– L’Empoli
è una delle squadre che ha cambiato di meno durante il mercato
invernale. Ovviamente c’era poco da riparare in una squadra che stava
andando a mille, ma la scelta era dettata anche da una precisa filosofia
imposta dal presidente Corsi già dalla scorsa estate. Lasciati partire i
vari Di Natale, Cribari, Belleri,
Grella, Rocchi, la società toscana aveva
scommesso sui prodotti del vivaio, senza operare grossi colpi di mercato, e
puntando su uomini di provata “empolesità”.
Così, a gennaio, l’unico acquisto di peso è stato un altro
volto conosciuto al “Castellani”: il centravanti Luca Saudati, di ritorno dall’Atalanta.
Una dimostrazione di idee chiare, anche senza spendere fiumi di denaro.
Effettivamente l’unica necessità era una prima punta che
s’integrasse nel modulo di Somma (identico a quello del vecchio tecnico Baldini) e che sostituisse il deludente Gasparetto.
Saudati era l’uomo ideale, nonostante questo
scorcio di campionato abbia confermato la sua scarsa prolificità (solo
tre gol in sedici gare). L’undici azzurro è sostanzialmente
invariato rispetto alla gara d’andata. Nel 4-2-3-1 di Somma, il portiere
è il “vecchio” Balli. In difesa, i due centrali sono
l’esperto Vanigli e il ventenne Coda. A
sinistra spinge Bonetto, mentre a destra si alternano
Lucchini, più difensivo, e Buscè,
utilizzato spesso anche come ala. I due mediani sono l’argentino Almiron e Ficini, con un discreto
utilizzo anche del giovane Moro e di Zanetti. Le tre
mezze punte sono Buscè o Lodi a destra, Vannucchi al centro e il bomber Tavano
a sinistra, artefice della partenza sprint con 13 dei suoi 16 gol segnati nelle
prime 15 partite. Il terminale più avanzato è Saudati,
ma Gasparetto è sempre un’ottima
alternativa. Anche gli altri attaccanti (Dedic, Nomvethe e Cappellini) hanno trovato spazio. Stasera Somma
varerà una sorta di turn-over vista la squalifica di Vannucchi
e le condizioni non troppo ottimali della squadra. In difesa, solo panchina per
Vanigli, reduce da un infortunio e sostituito da Pratali, mentre a destra Buscè
dovrebbe essere preferito a Lucchini, data la
necessità di vincere. A centrocampo, turno di riposo per Ficini, con Almiron spostato
qualche metro più avanti per sostituire Vannucchi.
Così la coppia di mediani sarà composta da Moro e Zanetti. Ai fianchi di Almiron
giocheranno Lodi a destra e Tavano a sinistra. Saudati non è al meglio per un reiterato fastidio al
ginocchio e alla caviglia e dovrebbe partire dalla panchina. Al suo posto in
ballottaggio Cappellini, Gasparetto e Dedic con il primo favorito. Se dovesse giocare il
bosniaco, Tavano diventerebbe il centravanti.
Insomma, un vortice di cambi per una partita da vincere ma con un occhio agli
ostacoli successivi, sicuramente più alti di questo Catanzaro.

Probabile formazione (4-2-3-1): Balli; Buscè, Coda, Pratali, Bonetto; Zanetti, Moro; Lodi, Almiron, Tavano (Dedic); Cappellini (Tavano).

I
PRECEDENTI
– Tradizione
assolutamente favorevole per il Catanzaro nei sei precedenti al “Ceravolo” contro i toscani: due vittorie e un pari
nelle tre gare disputate in serie C negli anni ’50, stesso bilancio in
quelle di B giocate negli anni ottanta. Nella prima sfida, giocata più
di cinquanta anni fa finì 3-1 con la doppietta di D’Avino e il gol di Altobello (Lenci per l’Empoli).
Nell’ultima sfida, stagione ’88-89 decise una doppietta di Rebonato. Le altre due vittorie giallo-rosse, ottenute di
misura, portano le firme di Raise e Bivi. In totale,
8 a 2 il computo dei gol.

L’ANDATA – Comincia il periodo più
sconcertante del campionato del Catanzaro. Con l’Empoli si gioca
l’anticipo del venerdì. I giallo-rossi di Cagni
reggono senza soffrire eccessivamente per più di un tempo, annullando con
pochi sforzi le bocche da fuoco toscane e andando vicini alla segnatura in un
paio di circostanze. Cagni presenta un Catanzaro
molto abbottonato, con un 4-5-1 che sembra molto produttivo.
S’infortunano Briano e De Simone. Poi, il primo quarto d’ora della
ripresa è letale per i giallo-rossi. L’arbitro Castellani inventa
un rigore per un fallo netto, ma fuori area, di Bonomi
su Vannucchi. Dopo il gol di Tavano
dal dischetto, il Catanzaro si scioglie come neve al sole, subisce il raddoppio
di Lodi, ma soprattutto smette di giocare e di combattere, contro un Empoli
apparso fin lì non proprio trascendentale. I toscani non infieriscono ma
si esibiscono in una serie di giocate in velocità e leziosità
varie: finisce 2-0 con l’amaro in bocca per i 300 tifosi giallo-rossi,
supportati per l’occasione dai tifosi fiorentini. Il disarmo è
appena iniziato, ma le sue conseguenze non sono ancora visibili.

I
TIFOSI
– La piccola
realtà toscana dimostra come le capacità gestionali della
dirigenza possano consentire di competere ai massimi livelli, sia pure con un
bacino di utenza decisamente scarso. Nonostante il campionato di vertice,
infatti, l’Empoli vanta 2.500 abbonati e poco più di 3.300
spettatori come presenze medie al “Castellani”, il piccolo e
vetusto stadio che – raro caso in Italia – ospita i pochi ultras locali in gradinata anziché in curva. Visto
il giorno feriale non dovrebbero essere più di un centinaio i tifosi
azzurri al seguito dell’Empoli stasera al “Ceravolo”.
Amici crotonesi compresi.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento