SINDACATI: Vera Lamonica: “È necessario battersi”

È iniziato con un lungo applauso degli studenti presenti in Aula il primo incontro, promosso dalla cattedra di Diritto del Lavoro, sul tema “Essere e fare sindacato oggi in Calabria”. Un modo per manifestare la propria solidarietà ai giovani di Nardodipace, protagonisti, loro malgrado, dei fatti di cronaca negli ultimi giorni.
Dopo questo intenso momento di partecipazione collettiva la riflessione sui temi del lavoro in Calabria non poteva che scavare in profondità su quelli che sono i drammi della nostra terra, così come li ha definiti Vera Lamonica, della segreteria regionale Cgil, intervenuta in veste di relatore a questo primo appuntamento con gli studenti dell’Ateneo.
“È necessario battersi per il rispetto della legalità e lo sviluppo – questo il primo monito di Vera Lamonica, che ha voluto sottolineare come ancora la donna non trovi un’adeguata rappresentanza nel sistema sindacale e un’opportuna difesa dei propri diritti sul posto di lavoro, anche per la mancanza di un welfare che risponda ai suoi bisogni.
Il sindacato – ha proseguito Vera Lamonica – deve agire con forza nella tutela dei diritti negati, promuovendo l’ascolto, l’ascolto di quelli che sono le esigenze ed i bisogni direttamente sul posto di lavoro, intervenendo energicamente se necessario, e intensificando la partecipazione attiva del lavoratore, come attore primario responsabile. I diritti devono rimanere tali non possono essere confusi con i favori, perché altrimenti sarà difficile far crescere una vera cultura della legalità e del rispetto.
L’economia che non cresce e la disoccupazione – ha ribadito la Lamonica – sono drammi, tragedie per la regione. A questo aggiungiamo anche la fuga di quelle che sono le risorse necessarie per dare il via ad un programma di sviluppo: i giovani, le giovani menti che hanno deciso di emigrare per non assistere impassibili ad un impoverimento che li colpirebbe da più punti di vista: sociale, culturale , economico.
Fare sindacato quindi, oggi più che mai, – ha concluso la sindacalista – significa costruire, seguendo strade e alternative diverse, attraverso la condivisione di obiettivi, non solo per i propri associati ma per tutta la società, quei beni pubblici, quei diritti sociali fondamentali e indispensabili per il vivere civile di tutta la comunità”.
“Il lavoro – ha aggiunto il professore Antonio Viscomi, ordinario di Diritto del Lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università catanzarese – non è strumentale alla retribuzione, ma è e deve essere una scelta di vita, un modo responsabile di incidere profondamente nella realtà in cui si opera, portando i frutti della propria esperienza e delle proprie conoscenze.”
Il prossimo appuntamento in programma sarà il prossimo 12 maggio con l’intervento di Luigi Sbarra, segretario regionale della Cisl.

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Redazione

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