AREZZO-CATANZARO 2-1: LA CRONACA

Al termine di una partita dalle poche emozioni è l’Arezzo ad avere la meglio sulle Aquile. Esordio in assoluto per il giovane Criniti, in campo anche Ottonello e D’Urso. Ma la musica anche in questa trasferta non è cambiata.

AREZZO – 2-1 il risultato finale tra Arezzo e Catanzaro. Gli aretini, complice anche la sconfitta del Pescara, hanno fatto un gran passo in avanti nella zona salvezza che ora è più vicina. Ma c’è ancora molto da lavorare per mister Marino, poiché la sua squadra non ha espresso un bel gioco anzi, deve ringraziare soprattutto le individualità di Vigna e Pasqual, in assoluto i migliori in campo. Quanto alle Aquile, Bolchi ha cercato di dare spazio (giustamente) ai giovani, inserendo in campo D’Urso, Criniti e Ottonello, oltre al più conosciuto Nocerino. E ci sono sembrate buone le prove dei primi due, un po’ opaca quella del terzo, che però ha le potenzialità per migliorare in futuro. E’ stata una partita piuttosto brutta con poche occasioni tra entrambe le squadre con gli sprazzi di bel gioco che sono stati veramente pochi. Come deve essere è l’Arezzo a fare il match con i giallorossi che arrancano nella propria tre quarti e cercano con Carbone e Corona di affondare in contropiede. Ma alla prima occasione sono i toscani a colpire: cross dalla destra di Gentile che trova in area il liberissimo Vigna che di testa punisce l’incolpevole D’Urso. Catanzaro stordito e incapace di reagire che pochi minuti dopo è di nuovo costretto a capitolare. Al 23’ Diliso spinge in area Spinesi: è rigore che lo stesso bomber trasforma raggiungendo quota 18 nella classifica marcatori. Al 28’ provvidenziale intervento di Criniti, che devia in angolo un tiro pericoloso di Abbruscato. Al 32’ Carbone su punizione accorcia le distanze. Ma il portiere aretino Pagotto, complice anche la barriera mal piazzata, ci sembra tutt’altro che esente da colpe. Al 33’ il tiro a giro di Corona, toccato da Torricelli sfiora il palo.
Nella ripresa sul nostro taccuino ci sono da annotare poche occasioni da gol e soprattutto due espulsioni, una per parte. Al 47’ Abbruscato dal limite sfiora il palo. Gli risponde due minuti dopo Nocerino, ma il suo tiro ha la stessa sfortuna di quello del suo avversario. Poi nel giro di tre minuti le due squadre si ritrovano in dieci. Prima è Pierotti, già ammonito, a compiere un fallo da dietro sull’imprendibile Vigna e a beccarsi il secondo giallo e quindi l’inevitabile rosso, poi è Gentile, anch’egli già ammonito e reo di aver toccato il piede di Carbone al momento del suo tiro e di avergli fatto perdere l’equilibrio, ad essere costretto alla doccia anticipata. Ma dalla moviola si vede che il toscano tocca il pallone e non il piede. Poi fino al fischio finale del signor Girardi solo un intervento in due tempi di D’Urso su una conclusione da posizione abbastanza defilata di Pasqual.

Pier Santo Gallo

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Pier Santo Gallo

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