Bar Mangialavori

…E la musica è sempre la stessa

Un pareggio che lascia l’amaro in bocca
di Giuseppe Mangialavori

Catanzaro-Vicenza rappresenta un bonsai dell’annata calcistica 2004/2005. Scellerata è dire poco. Sciupata l’ennesima occasione per non perdere l’onore delle armi. Eppure il rigore realizzato da Giorgio Corona aveva partorito qualche sorriso tra la martoriata Tifoseria giallorossa memore delle cinque caramelle al cianuro ingurgitate a fatica all’andata. Ma, come è accaduto spesso quest’anno, la stessa ha dovuto frettolosamente riconvertire gli stessi sorrisi in rabbia. E’ snervante dover fare un immaginario “copia/incolla” dello stato d’animo ogni lunedì in questo “bar virtuale”, ma ahimè in quest’annata non mi/ci è stato concesso altro.

Si vede che qualcuno e non solo la tifoseria, non vede l’ora che questo campionato volga al termine, e si vede. Gli addetti ai lavori, la società, la stampa tutti si sono rassegnati i preventivamente. Non si capisce come mai una squadra come il Treviso di Pillon, partendo da posizione nettamente da retrocessione abbia potuto conquistare il terzo posto solitario in classifica nella cadetteria per puntare alla serie A (fatti non parole o pettegolezzi)! Parimenti non si comprende come l’Atalanta in serie A (ieri beffata da un arbitro ridicolo) abbia conquistato terreno fino a sperare quello che poco tempo addietro era insperabile. E il Parma? Ma per il Catanzaro si è trattato di una danza stile gambero-Mennea che rasenta l’ebetaggine.

Forte è la tentazione di puntare il dito contro ed emettere sentenze di condanna per i colpevoli, ma la tifoseria non può e non deve cadere in questa tentazione. Già questo campionato porterà con sé strascichi e tossine che solo il tempo potrà cancellare (ammesso che ci riesca). Nell’Italia dei Guelfi e dei Ghibellini, la Tifoseria Giallorosa non si sottrae a questa moda. E di partiti e partitucoli se ne contano molti. Qui di seguito facciamo menzione dei vari “Bragliani”; “Cagniani”; “Princiani” ecc. ecc.

La verità è una sola e cioè che il Catanzaro si appresta a disputare il prossimo campionato in C1 e le varie signorinelle (con tutto il rispetto per il gentil sesso) dovranno recarsi a fare visita al Manfredonia (dove gioca qualche ex rampollo giallorosso…) e in campi infuocati che non vedono l’ora di ospitare il glorioso vessillo giallorosso.
Pensiamo sul serio che (tranne Nicola Ascoli – ammesso che rimanga a Catanzaro – e qualcun altro), questi signorini dalle fragili cartilagini e dal carattere iper sensibile possanno garantire una promozione? Su quali canoni si baserà la dirigenza per la conferma degli attuali in rosa? Fattore di valore tecnico o fattore economico…?

Procopio, molto responsabilmente negli scorsi giorni ha rilasciato dichiarazioni di riscatto. Dichiarazioni che cozzano con il clima che si respira in una Dirigenza che non fa nulla per nascondere le tensioni interne. Prova ne siano le dichiarazioni rilasciate da Pino Mirante e la patologica e reiterata incapacità di programmare da subito il futuro giallorosso.

Come al solito riunioni mazziniane di tre soci che cercano di far fare la pace, come al solito il rinvio a giugno delle questioni importanti, come al solito si perde tempo (la cosa più preziosa in questo momento da non perdere).
La società è solida? Bene! Ha avuto il Nobel per il pareggio o l’attivo in bilancio? Benissimo! Ma dove sta la programmazione per il prossimo campionato? Dove? E soprattutto quando si inizierà? Apprezziamo (ripeto) le esternazioni del Dirigente Procopio che palesa almeno la volontà di fare, di smuovere qualcosa, ma la situazione paludosa e stranamente “misteriosa”, permane.

Ci si appresta ad affrontare il campionato di C1 alla “volemose bene” e “come va, va”? Nulla di grave, basta dirlo chiaramente. Ma se si dà “fiato alle trombe”, bisogna avere il buon senso di iniziare a lavorare. Chi ha tempo (e il Catanzaro ne ha per programmare un pronto ritorno in B) non aspetti tempo. Chi sarà il prossimo allenatore? E il prossimo DG o DS? Anzi, per meglio dire: ci sarà un DG o u DS, dopo i pessimi risultati portati a casa dai precedenti DG/DS Parente-Princi? Oppure continueranno loro a svolgere questo ruolo?

Non è dato saperlo, o meglio qualcosa si è detto, ma non è dato sapere o concedere questo lusso ad una tifoseria che meriterebbe ben altro, ad una Tifoseria che meriterebbe almeno di conoscere la verità.

Ma forse sarà più facile conoscere in anticipo il nome del nuovo Pontefice, che qualche nome per il futuro giallorosso che addolcisca le pillole amare che con posologia infernale si stanno somministrando al Popolo Giallorosso.
Mai, neanche nel periodo Pre/Post – Mancuso, mai c’è stato un clima così.
Ora bisognerà ricostruire pazientemente un’immagine lesa da certi comportamenti, bisognerà reinfondere quello spirito di entusiasmo oramai in stato comatoso.
Tutto ciò si potrà fare solo con la chiarezza e senza vettori comunicativi ambigui e tendenziosi. La tifoseria SUPER…organizzata, parimenti, non deve aspettare a giugno per chiedere conto del maltolto, si deve muovere da subito. Altri orrori sarebbero fatali anche per un campionato di C1 che, certamente è logorante e difficile da vincere. Difficile, ma non impossibile, basterà volerlo seriamente TUTTI. A noi la forza della speranza e la fede nel giallorosso che non si arrenderà mai. Forza Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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