VENEZIA-CATANZARO 2-0: LA CRONACA

Anche i lagunari passeggiano contro le Aquile

VENEZIA – Il derby tra le ultime due della classe va al Venezia. I lagunari battono il Catanzaro 2-0 grazie alle reti di Lulù Oliveira e dell’ex Esposito. Una vittoria che allontana decisamente gli uomini di Glerean dall’ultimo posto, anche se la salvezza resta ancora un miraggio. Per il Catanzaro si può invece dire che già da molte giornate si è persa la speranza, anche se la cornice di pubblico che accompagna ogni uscita delle Aquile sembra veramente non rispecchiare l’andamento della squadra. Quanto alla partita i veneziani hanno meritato di vincere su un Catanzaro decimato da infortuni e squalifiche (pensare che a reggere l’attacco è stato il solo Myrtaj supportato da Arcadio che sinceramente non è una punta vera). Il bolide da fuori di Miceli che scalda i guantoni a Benussi è solo un’illusione per i 150 tifosi giallorossi. Già perché un minuto dopo Lulù Oliveira prima disorienta i difensori calabresi con un velo con la palla che arriva a Guidoni il quale fa da sponda per il brasiliano che infila imparabilmente Lafuenti. Come al solito il Catanzaro non reagisce e i veneziani hanno vita facile nel controllare il risultato. Così fino al fischio che chiude la prima frazione ci sono da registrare solo due occasioni, una per parte: 13’ punizione alta di Allegretti per i padroni di casa e al 28’ un tiro al volo di Diliso che si perde all’esterno della rete per gli ospiti.
La ripresa si apre come la prima frazione: stavolta è Myrtaj a provare il tiro dalla distanza con la palla che si perde di poco a lato. Piove sul bagnato per le Aquile con Pierotti che al 51’ rifila una manata a Rossitto proprio sotto gli occhi di Nucini. Il rosso per l’ex Salernitana è inevitabile. Un minuto dopo coraggioso il tentativo di Miceli (uno dei pochi giallorossi a salvarsi) che, dopo aver saltato due avversari lascia partire un tiro bloccato in due tempi da Benussi. Al 64’ i lagunari chiudono il match: cross dalla destra di Allegretti che scavalca tutta la difesa giallorossa e arriva sulla testa di Esposito che batte Lafuenti. Il portiere sembra però colpevole sul gol del numero 32 avversario. Poi più nulla di rilevante, se non una bella azione di Miramontes, che supera con un pallonetto Lafuenti, con il pallone che però si perde di poco fuori.

Pier Santo Gallo

Autore

Pier Santo Gallo

Scrivi un commento