La Striscia

Il salva Lazio affonda il Catanzaro?

Il Crotone e altri club in difficoltà coi debiti Irpef vogliono sfruttare il precedente biancoceleste. Il dato allontana le speranze di ripescaggio delle società in regola coi conti. Formazione in alto mare per Bolchi che deve far fronte a numerose assenze, mentre il caso La Fortezza diventa un giallo

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Cercasi formazione disperatamente
Test del mercoledì pesantemente condizionato dalle assenze: Myrtaj non
è ancora rientrato in gruppo dopo l’impegno con la Nazionale albanese,
Carbone continua a permanere negli androni dell’infermeria, Agnelli e
Nocerino sono con la Nazionale Under21, Morello in permesso, La Fortezza a “Chi
l’ha visto?”. Così, il povero Bruno Bolchi, dopo la seduta
atletica del mattino svolta al Poligiovino, ha dovuto inventarsi due formazioni
assolutamente non indicative, mischiando i giocatori della prima squadra con
quelli della primavera, nella partitella disputata sul terreno del “Nicola
Ceravolo”. Oggi non siamo in grado di fornire utile indicazioni in merito
alla probabile formazione che sabato sera incrocerà il Venezia in Laguna.
Anche perché bisogna fare i conti anche con le squalifiche di Corona
e Nocerino. Allo stato, il Catanzaro è senza una punta di ruolo vera
e propria.

Il salva Lazio affonda le speranze del Catanzaro?
In questo marasma vogliamo segnalare – trascendendo un po’ dall’argomento
principe della Striscia, un lancio dell’Agenzia di stampa Ansa di poche
minuti fa: “Il Crotone – scrive l’Ansa – sta pensando di chiedere
la rateizzazioni dei debiti Irpef sul modello di quanto fatto dalla Lazio, anche
se al momento non c’è stata ancora alcuna richiesta. E’ il presidente
Raffaele Vrenna a precisare che la società calcistica calabrese non ha
ancora richiesto l’agevolazione concessa dal fisco alla Lazio, ma aggiunge:
«E’ nostra intenzione prendere in esame questa possibilità
che è stata concessa solo da due giorni alla Lazio, anche perchè
abbiamo un massa debitoria non indifferente». Sull’entità del debito,
però, il presidente del Crotone non dà cifre: «Posso dire
soltanto – afferma- che si tratta di una somma elevata per la nostra realtà
di piccola società»”. Inoltre l’Ansa ha evidenziato
che anche il Messina potrebbe sfruttare il precedente della Lazio. Insomma,
il fantomatico e pluriesplicitato pugno di ferro contro le società che
non sono con i conti a posto, alla data di domani, sembra cominciare a vacillare.
Il discorso ovviamente riguarda molto da vicino il Catanzaro, che ha sempre
manifestato interesse alla vicenda, visto che secondo gli ultimi orientamenti
di Lega e Federazione, si prospettavano esclusioni eccellente che il “salva
Lazio” potrebbe aver allontanato. Il calcio all’italiana, insomma,
non muore mai.

La riunione del Cccc
Mentre scriviamo nel club “Pino Mirante” del quartiere Siano si
sta tenendo un’importante riunione del Centro coordinamento Catanzaro
club che dovrà tracciare le rotte future del tifo organizzato giallorosso.
Ricordiamo che sono in discussione anche le dimissioni del presidente Franco
Rotella.

La Fortezza, dove sei?
Intanto, diventa un vero e proprio giallo la vicenda legata alla “scomparsa”
di Antonio La Fortezza. Il centrocampista barese non ha fatto ritorno a Catanzaro
dopo la breve sosta concessa da Bolchi per la domenica di Pasqua. Oggi La Fortezza
ha fatto registrare il suo terzo giorno di assenza consecutivo. Dalla società
di via Lombardi non è stato lanciato alcun comunicato ufficiale sulla
vicenda. Si è appreso in via formale che il club sta valutando una multa
da comminare a La Fortezza, mentre il giocatore pugliese avrebbe comunicato
la sua decisione di trattenersi a Bari soltanto a un non meglio precisato compagno.
Oggi emergono particolari nuovi e assolutamente da prendere con le molle che
riferiscono di un vivace scambio di vedute tra La Fortezza e un dirigente giallorosso
avvenuto qualche giorno fa, che starebbe alla base dell’allontanamento
(volontario) del mediano. Si tratta, come specificato, di pure voci di corridoio,
che non trovano conferma nelle due parti. Pertanto, lasciano il tempo che trovano.
Certo è che l’“esilio volontario” di La Fortezza, non
spiegato alla piazza dal protagonista e dal club che sostiene di ignorarne le
cause, si incastona perfettamente nel mosaico di una stagione drammaticamente
singolare.

Autore

Redazione

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