Rassegna stampa

Le tante opinioni dei club

La delusione nei confronti dell’operato della società è palpabile
da Il Domani

Catanzaro Hanno fatto rumore le dichiarazioni di Franco Rotella, apparse nell’edizione di ieri del nostro giornale. Dichiarazioni che, detto per inciso, hanno trovato pareri contrastanti e che contribuiscono, ulteriormente, a capire quanto vi sia una diffusa preoccupazione in seno al popolo giallorosso.
Per capirne di più e sondare gli umori, abbiamo fatto un giro in diversi club.
Il presidente di “Sanguinis Effusione”, Gennaro Amoruso, ribadisce la linea già esposta dal suo club nel corso dell’ultimo incontro società-tifosi tenutosi lo scorso 4 marzo. « Siamo sicuri – ha dichiarato – che da qui al 31 marzo assisteremo ad una contrapposizione all’interno della compagine sociale. Crediamo, però, che una seria programmazione, basata su figure professionali altamente competenti, prescinda dalla collocazione del campionato che andremo a disputare nel corso della prossima stagione. Ribadisco la nostra richiesta già formulata lo scorso 4 marzo, ovvero la definizione precisa dei ruoli all’interno della proprietà. é necessario, a nostro avviso, che vengano definiti i ruoli dei dirigenti, ovvero che ognuno di essi abbia un’unica responsabilità, facente capo alla presidenza. In via esemplificativa: area prima squadra, area settore giovanile, area rapporti sviluppo strutture sportive, area rapporti con le istituzioni calcistiche. Serve poi una netta e precisa distinzione tra proprietà e l’area tecnica della prima squadra, la quale dovrà essere guidata da una figura simile a un direttore generale. Stigmatizziamo le inopportune ingerenze da parte di soggetti organizzati della tifoseria durante questo torneo, a difesa di interessi non sempre corrispondenti a quelli del sodalizio giallorosso. Tali sconvenienti intromissioni non hanno altresì permesso l’arrivo di soggetti altamente professionali ed utili alla causa del Catanzaro. Crediamo fermamente che i progetti di rinascita dell’Uesse debbano basarsi sulla compagine societaria attuale, anche se il nostro motto è nè con Princi, nè con Parente ma solo con il Catanzaro. Per quanto concerne le dichiarazioni rilasciate da Franco Rotella, nel ribadire la sincera stima nei confronti del presidente del Cccc, ritengo che quanto detto sia a titolo personale. Invito tutti i tifosi a vedere le cose in questo momento con serenità e a restare uniti. Per esempio, in vista della trasmissione di “Radioforum”, in programma lunedì prossimo, abbiamo invitato i club giallorossi a partecipare per aprire un tavolo di discussione ».
Il club “Massimo Palanca” di Catanzaro Lido, per bocca del suo presidente Salvatore Mancuso, è dell’idea che non ci sia un solo colpevole in questa situazione vissuta dall’Uesse: « Non sono d’accordo nel mettere sul banco degli imputati il solo Princi. C’è infatti un presidente e penso sia giusto che debba rispondere in prima persona, viste anche le dichiarazione rilasciate a Telespazio. Se il massimo dirigente è Princi, vorrà dire che sarà sua la responsabilità, ma allo stato dei fatti mi sembra che il presidente sia un’altra persona. Ricordo anche come Claudio Parente abbia più volte ribadito che l’ultima parola spetti sempre a lui ».
Profondo rammarico esprime, invece, Giuseppe Adamo del club “Cavita” per una situazione impensabile sino a inizio stagione: « Spiace per quello a cui stiamo assistendo. é stato dissipato un patrimonio tecnico e umano non indifferente, nel corso di questi mesi. Senza alcuna vena polemica, forse, le considerazioni di Franco Rotella sono tardive, ma è pur vero che in questi casi a perdere siamo tutti. Faccio anche una considerazione: in questo momento chi mai investirebbe sul progetto Catanzaro? Obiettivamente, il futuro non mi fa stare tranquillo. Mi fa anche paura la nomea che l’Uesse si sta facendo all’interno dell’ambiente dei calciatori e dei procuratori, dopo la vicenda Cammarata e non solo. Da Princi pretendiamo chiarezza, come del resto lo andiamo a dire da dicembre. Parente, poi, deve pure chiarire quali sono le gerarchie all’interno della compagine sociale. Spiace constatare come i tanti tifosi che si erano riavvicinati alla squadra ora non vogliono più la figura di Princi. La “piazza” è spaccata, inutile sottolinearlo. Abbiamo un grande vantaggio, però: da qui a giugno possiamo gettare le basi per il prossimo campionato. é un patrimonio di tempo da non sprecare ».
L’opinione dei “Cani sciolti” non diverge di molto da quella del “Palanca” secondo quanto affermato dal socio Raffaele Battaglia: « Le responsabilità si possono affibbiare a Princi per quanto concerne l’area tecnica, ma alla fine il presidente è Claudio Parente. Quest’ultimo evidentemente non ha saputo gestire la situazione, perchè nel momento in cui ci sono degli errori si deve intervenire. La responsabilità ci sembra sia di entrambi ».

Sulla stessa lunghezza d’onda del presidente del Cccc e del Catanzaro club è il invece “Orgoglio catanzarese” che affida al suo massimo rappresentante, Lorenzo Costa, le seguenti parole: « Ci troviamo sostanzialmente d’accordo con Franco Rotella. Condividiamo la sua presa di posizione in merito a Nino Princi. Quello che chiediamo è che venga fatto solo il bene del Catanzaro ».
Dalle dichiarazioni di Franco Rotella prende le distanze, piuttosto vistosamente, il club “Nino Pultrone” di Soverato che affida al socio Francesco Cento una severa replica: « Si tratta di esternazioni fuori luogo in questo particolare momento. Oltretutto, vorrei sapere perchè un presidente di un club si chieda se Princi possa governare col 23% delle quote. Senza contare il fatto che Franco Rotella si arroga il diritto di parlare a nome di tutta la tifoseria: in molti non la pensano come lui! ». va detto, tra l’altro, che il sodalizio soveratese non rientra all’interno del Cccc, ciò per dovere di cronaca. « Per me, Rotella – prosegue Cento – rappresenta solo una parte di tifo. Per quanto concerne Nino Princi, fermo restando i suoi errori, alla fine è l’unico ad aver messo “qualcosa” a livello economico. Per quale motivo quindi dovrebbe limitarsi a fare solo il dirigente? Chi dovrebbe subentrargli? Forse Massimo Poggi? Ritengo che la vera delusione sia Claudio Parente. Ci sarebbe anche da sottolineare un “piccolo” aspetto. Nel corso di una riunione risalente allo scorso mese di dicembre, Princi disse che la campagna acquisti sarebbe stata fatta sotto la supervisione di Gigi Cagni. Ed ora invece perchè si deve dare tutta la colpa al socio dell’Uesse? ».
Vittorio Ranieri

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Redazione

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