La presentazione della XXVII giornata

Si disputa la 6 di ritorno

Consapevole degli improperi
che mi attirerò ( più sono meglio è ), vorrei sfatare
una delle storielle che circola a Catanzaro da più di tre mesi. Prima di farlo,
comunque, vorrei ribadire il personale disappunto nei
confronti di questa società che, sia chiaro una volta per tutte, mi ha lasciato
molto perplesso per via di scelte incomprensibili, deludendomi in parecchie
circostanze. Chiarito questo concetto, almeno spero, torno alla mia premessa.
Mi riferisco alle certezze di alcuni tifosi sul fatto
che, puntellando con tre o quattro giovani promettenti la rosa dell’anno
scorso, il Catanzaro avrebbe condotto un campionato tranquillo e magari ricco
di piacevoli sorprese. Può darsi. Non avremo mai la controprova. Ma il punto è
un altro, ovvero cosa avrebbero detto gli stessi
sostenitori in caso di disfatta. Avendo frequentato per circa quindici anni la
mitica curva “Capraro” e la tribuna laterale, oltre
ai famosi capannelli del dopo partita davanti ai botteghini ( adesso non lo
faccio solo per mancanza di tempo, dovendo redigere cronaca e pagelle delle
varie gare ), ho provato a immaginarlo. I discorsi
sarebbero stati incentrati sulla stima di quanti soldi fossero entrati nelle
tasche dei dirigenti grazie a biglietti e abbonamenti venduti, sponsor, diritti
tv, marketing ecc., senza lo stanziamento di una cifra
adeguata per rinforzare la squadra. E, allora, apriti
cielo. Certo, in tutta onestà, va anche detto che sarebbe
stato
difficile fare peggio di quanto stiamo vedendo. In proposito, il
recente derby ne è la dimostrazione lampante.
Nonostante ciò, gradirei che i peana per Braglia  e qualcuno
dei suoi ragazzi, spesso criticati nei momenti meno brillanti della passata
stagione, fossero un po’ meno ricorrenti. D’accordo, la gratitudine per quello
che ha ottenuto il tecnico toscano è legittima e
nessuno sostiene il contrario. Ma sul suo trionfo
potrei fare tante considerazioni. L’elenco sarebbe lungo e, quindi, mi limito a ricordare che lo scorso torneo di C1, per la prima
volta dal 1930, non ha visto ai nastri di partenza compagini retrocesse dalla
categoria superiore. Oltretutto non ha annoverato corazzate del calibro di Avellino, Bari, Napoli, Pescara e Salernitana
che, per un motivo o per un altro, avrebbero potuto farne parte. Chissà, come ci saremmo classificati con queste antagoniste.
Perciò, come direbbero i partenopei, “scurdammoce o passato” e ricominciamo, pur non sapendo se
servirà a qualcosa, a remare tutti dalla stessa parte. Chi vi scrive,
sinceramente, non nutre molte speranze, ma sente il dovere di crederci fino a
quando la matematica o la logica non lo obbligheranno
a fare altre valutazioni. Per il momento, scusatemi la brutta metafora, il
gruppo giallorosso è 
in coma. Tuttavia, ancora vivo. L’auspicio è che dia qualche segnale di
ripresa a partire da questo ventisettesimo turno, che si è aperto col pari tra Modena
– Pescara
in cui ci si gioca molte chance per uscire fuori
dalla
zona a rischio. Stesso discorso per Arezzo – Ternana, anche se gli umbri partiranno con maggiore
tranquillità per via del buon vantaggio in graduatoria
. In Ascoli –
Catania
saranno soprattutto i bianconeri a cercare i tre punti, che potrebbero valere l’ingresso nelle posizioni di vertice. Bari
– Verona
sarà per entrambi un esame di maturità. Chi lo supera, affronterà
il prosieguo di campionato con una condizione
psicologica invidiabile da sfruttare nella rincorsa ai rispettivi obiettivi. Catanzaro
– Albinoleffe
è decisiva solo per le Aquile.
Incrociamo le dita. Cesena – Venezia difficilmente regalerà sorprese. In
Empoli – Piacenza alle ambizioni dei padroni di casa farà da contraltare la delusione degli emiliani. Perugia – Salernitana

vedrà
i Grifoni impegnati a dare continuità all’importante successo di Genova, non
facendo sconti agli avversari. Torino – Crotone sarà un match in cui si
confronteranno due compagini determinate a fare risultato. Paradossalmente,
saranno i pitagorici ad arrivarci più carichi. Malgrado
ciò, avranno un compito proibitivo. In Treviso – Triestina gli uomini
della marca, vincendo, potrebbero irrompere in zona paly
– off. Chiudiamo, infine, con Vicenza – Genoa.
Per i liguri sarà un banco di prova importante dopo un periodo costellato da
inattesi flop. Troveranno una formazione che in casa
ha collezionato ben otto successi, perdendo soltanto due volte.

Danilo Colacino

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