Intervistiamo

Per Catania a spasso sull’Elefantino

Scritto da Tony Marchese

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Etna in eruzioneAntica
colonia prima greca (729 a.C.) poi bizantina (535 d.C.), Catania
venne occupata dagli arabi nel 900 d.C. i quali la denominarono
Balad-el-Fil, “Città dell’Elefanteâ€.
La storia di Catania è innanzitutto una lunga successione di
catastrofi. Sembra che l’uomo e la natura si siano accaniti per
distruggere la città. Nel 1669 in seguito ad un’eruzione
dell’Etna la terra si squarcia per circa 15 km nella regione di
Nicolosi dove si trovano attualmente i Monti Rossi; il fiume di lava
scende verso la città, invade il porto ed il mare per circa 2
km.

piazza del DuomoNel 1918
un forte sisma colpisce la città, nel 1943 è quasi rasa
al suolo dai bombardamenti. Ogni volta ricostruita ed abbellita
grazie alla tenacia ed al coraggio della sua popolazione, oggi
Catania appare in tutto il suo fascino barocco. La nostra passeggiata
inizia da Piazza del Duomo, centro animato e pittoresco della
città. Al centro, la vasca con un piedistallo sul quale è
posto un elefante scolpito in un blocco di lava.

Elefantino

Il
pachiderma porta in equilibrio sul dorso un obelisco egiziano
sormontato da un globo e sembra contemplare la città di cui è
divenuto il principale simbolo e l’emblema del suo stemma.

DuomoIl Duomo,
edificato nei secoli XI e XII sotto il regno dei Normanni e molte
volte ricostruito, ha una sontuosa facciata in stile barocco. Uscendo
dal Duomo, dopo alcuni metri ci si trova in via Vittorio Emanuele ai
cui lati si erge la Chiesa della Badia di S. Agata dovuta
all’architetto Vaccarini e, un po’ più lontano, la
Chiesa di S. Placido (1769).

Castello Ursino
Il
Castello, importante edificio militare costruito per ordine di
Federico II tra il 1239 e il 1250 doveva testimoniare tutta la storia
della città. Proprio qui nel 1282 Pietro d’Aragona
organizzò la resistenza contro gli Angioini. Soggiorno
dei vicerè, il castello fu trasformato e perse a poco a poco
il suo carattere di fortezza per assumere quello di un vero palazzo;
gli appartamenti erano sontuosi e si poteva arrivare al primo piano
senza scendere da cavallo. Nel 1669 la colata di lava modificò
l’aspetto del Castello allontanando il mare che prima lo circondava.
Oggi esso si presenta come una cinta quadrata ogni angolo della quale
è occupato da una torre rotonda alta 30 m. Dal Castello ci si
reca facilmente in Piazza S. Francesco con l’omonima
Chiesa in stile barocco e da qui alla casa natale di
Vincenzo Bellini, il più celebre figlio di Catania. La
casa ospita il Museo Belliniano che riunisce i ricordi del
compositore: stampe di Catania del XIX secolo, pianoforte, ritratti,
manoscritti, spartiti, autografi ed un’importante biblioteca. Uscendo
dal museo, salendo per via Vittorio Emanuele, si passa di fianco al
Teatro romano.

Teatro romanoL’edificio,
del V secolo a.C. ma rifatto in epoca romana, è costruito in
pietra di lava. Sempre da via Vittorio Emanuele, si arriva in Piazza
Dante dove si trova la chiesa di S. Nicolò che doveva
essere la più vasta di tutta la Sicilia. Infine, per tornare
in Piazza del Duomo e concludere la nostra passeggiata si percorre
via Etnea, la principale arteria della città molto
animata e piena di negozi.

Alessandro
Russo


Una collezione degli articoli di Alessandro Russo è visionabile nella rubrica “I viaggi di Ale” sul sito www.pic-asso.it

Autore

Tony Marchese

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