Bar Mangialavori

Ricominciamo

Un punto che vale molto più di quel che pesa.
Le dichiarazioni di Claudio Parente
di Giuseppe Mangialavori

Adriano Pappalardo direbbe così. Dalle stalle alle quasi stelle. Il punto conquistato dal Catanzaro al San Nicola, vale più del punticino in quanto tale. Se capitalizzato potrà valere un’intera stagione. A soli due minuti dal termine del tempo regolamentare e con un arbitro che ha rasentato il grottesco, il Catanzaro è riuscito a disputare una gara tutta orgoglio e voglia di fare. Certo è che se l’arbitro (di cui in questa sede non voglio ripetere il nome per rispetto alla categoria) non avesse espulso l’ottimo Diliso a seguito di un banale fallo di ostruzione…

Ma andiamo per ordine e partiamo dalla sera di sabato. Il sottoscritto (insieme a Enzo il figlioletto Fabrizio e amici) ci rechiamo a far visita alla squadra, ospite in un noto albergo di Palese (BA). A vedermi per primo è Pino Mirante che mi viene incontro e mi saluta con un bel sorriso. Io ricambio abbracciandolo. Il buon Pino fa da Cicerone e provvede a presentarmi Nino Princi e a introdurmi nella struttura. Da poco la squadra ha concluso la cena e con molto affetto, i calciatori dell’anno scorso vengono a salutarmi (con mio immenso piacere).

De Simone ammira il fascio di fiori (manco a dirlo giallorossi) che porto con me e mi dice subito:”Questi devi consegnarli al capitano”. Benny è lì vicino. Lo fermo e consegno i fiori anche a nome di tutti i tifosi di UsCatanzaro.net, raccomandandogli quello che un qualsivoglia tifoso potrebbe raccomandare al capitano della propria squadra del cuore… Il Capitano ringrazia, mi stringe vigorosamente la mano e si avvia a raggiungere gli altri compagni.

Il clima che si respira è di calma assoluta. Sorrisi e silenzio. Un silenzio rispettoso del momento ma privo di tensione. Chi, come il sottoscritto si sarebbe aspettato tensione da tagliare a fette, viene smentito dai fatti.

L’impressione avuta è stata quella di un serpente che sta cambiando lentamente pelle e lo sta facendo tra le fisiologiche difficoltà, ma lo sta facendo in silenzio. Siamo certi che qualche buona squama resterà e ci auguriamo che il tutto proceda per il meglio e nel rispetto di tutti.

In un tavolino, il buon Masino gioca a carte con Florian Myrtaj, Bonomi. Diliso insieme ad Andrisani chiacchierano al bar e Caggianelli (venuto a salutare la sua vecchia squadra) mi riconosce e viene a salutarmi. La cosa che mi impressiona di più è la signorilità (inarrivabile) di Lafuenti. Silvio mi viene incontro abbracciandomi fraternamente e non perde un solo attimo nel condurmi da Manitta. “Non lo conosci?” –mi dice – e contestualmente me lo presenta insieme a Lorieri. Intanto Miceli ammira l’album della Panini che il piccolo Fabrizio aveva portato per gli autografi, e sorride. Salutiamo la squadra onde rispettare il clima pre-partita e l’intimità del team e auguriamo le migliori fortune ai giallorossi.

Questa premessa è dovuta e l’allegoria utilizzata sopra dal sottoscritto, del serpente che lentamente cambia pelle, mi sembra la più appropriata alla situazione attuale. Si attendeva una risposta dal campo. E la risposta si è avuta. Anche se, la partita contro il Genova insegna, non dovrà o potrà rimanere un singolo episodio. Ci dovrà essere continuità nei risultati, altrimenti… torneranno le dolenti note.

Passiamo alla gara. Il San Nicola, gradualmente si colora dei numerosi vessilli giallorossi giunti al seguito delle Aquile (un migliaio circa) e ,più comodamente, in seguito si aggiungono i tifosi di casa. Tra gli Ultras Catanzaresi spicca uno striscione molto esplicito :” Il silenzio degli innocenti”. Ci si aspetta un mutismo ad oltranza, e invece, a partita iniziata, lo stesso striscione viene sostituito con un altro con su scritto:” Il grido delle aquile”. E la samba inizia. Frastuono assordante dei supporters giallorossi. Il tifo e le bandiere a scacchiera conquistano il San Nicola di Bari tanto da oscurare il tifo locale. La partita si disputa a centrocampo con il Catanzaro che blocca sistematicamente gli avversari.

Al 4° Lafuenti fa già capire che sarà la sua giornata intervenendo alla grande . Corona cerca il dialogo con Myrtaj e Arcadio giganteggia conquistando la fascia di sua competenza. Ad un tratto lo stesso Arcadio divora l’intero centrocampo del Bari e minaccia di puntare la porta avversaria. Ma un difensore barese lo scalcia malamente. Per l’arbitro? Fesserie, si può andare avanti.

E si arriva al 35°. Angolo per il Catanzaro battuto da Nocerino e Myrtaj insacca. La curva delle Aquile esplode in un urlo allucinante e a tutto ciò fa da cornice la simpatica l’esultanza del nuovo giallorosso. Le bandierine del Nicola Ceravolo e gli addetti ai lavori sono avvisati… Infatti Florian si impossessa della bandierina del calcio d’angolo e la utilizza per esultare irritando alquanto i tifosi di casa. Al 42° altro miracolo di Lafuenti, mentre Diliso e Ascoli, insieme ad un discreto Morabito, gestiscono molto bene la difesa. Bonomi è in affanno e dopo poco, chiede la sostituzione. Cagni fa riscaldare Dei (la stessa sostituzione sarà effettuata nel secondo tempo). Si chiude il primo tempo con il vantaggio del Catanzaro.

Il giornalista di SKY inizia a chiedere al sottoscritto informazioni più dettagliate su Lafuenti (e ancora non ha visto niente!). Anche un giornalista di Telenorba, avendo capito che il sottoscritto si trova in Tribuna Stampa per una Testata “catanzarese”, si avvicina e fa domande in maniera un tantino più colorita:” ma chi c…. è stò portiere?”.

Inizia la ripresa e purtroppo, l’arbitro continua a essere ehm … per così dire “casalingo”. Un banale fallo di ostruzione costa a Diliso , che tanto bene aveva fatto fino a quel momento, l’espulsione. Gigi Cagni sostituisce subito un (purtroppo) spento Corona, inserendo De Simone. Da questo momento sarà un assedio dei padroni di casa. Un assedio però intervallato da ottime possibilità ri raddoppio per il Catanzaro, non sfruttate a pieno a causa della solitudine Myrtjana in attacco e nei rilanci e suggerimenti mai all’altezza dei centrocampisti giallorossi. Myrtaj, infatti fa reparto da solo. Si danna e mette in affanno tutta una difesa, sempre da solo. L’ottimo Arcadio tenta di dargli una mano, ma i polmoni non possono di certo essere quelli dell’uomo bionico! Al 24° doppio intervento super di Lafuenti. A questo punto Silvio risale sul trono dei più gettonati in quanto ad informazioni: “ma chi c… è questo?” – e ancora “ e manco Buffon!”.

Carboni cambia le carte in attacco e inserisce un certo Santoruvo. Lo stesso, dopo avere fallito di un metro circa la realizzazione, a due minuti dal termine fa centro. L’arbitro concede tre minuti di recupero. Ma proprio al termine le Aquile rischiano la beffa. Tiro dal centro area dello stesso santoruvo, ma c’è il portiere bionico: Silvio Lafuenti che compie un ennesimo capolavoro. La gara si chiude con la curva che abbraccia la squadra e inneggia al portiere giallorosso con un eloquente e interminabile:” Silvio, Silvio, Silvio…

La Sala Stampa è già attrezzata per i giornalisti e spiccano l’ospitalità e la signorilità degli addetti ai lavori locali che imbarazzano in quanto a gentilezza. E’ bene sottolineare ciò. Il sottoscritto, infatti, si è già prodigato a far giungere alla Società barese i sentiti ringraziamenti per la squisita ospitalità. Un’ospitalità esternata anche in maniera molto professionale e questo è bene sottolinearlo.

Arriva subito il Presidente dell’Uesse Claudio Parente che esordisce dicendo:” C’è un po’ di amarezza perché avremmo potuto portare a casa i tre punti e se avessimo giocato in undici… Da oggi inizia il nostro campionato. Da tanto tempo non si vedeva un Catanzaro così orgoglioso e forte anche da un punto di vista caratteriale. Adesso sarà importante dare continuità ai risultati. In serie B è molto importante. La nostra squadra si è molto rinnovata, ma se queste sono le premesse, c’è da essere ottimisti. Mi ha lasciato interdetto l’arbitraggio. Con una frequenza di trenta secondi, sistematicamente il Direttore di gara fischiava sempre contro di noi. Anche l’espulsione… Un plauso sentito va ai nostri tifosi che sono sempre eccezionali. La nostra è una tifoseria speciale e non ha pari in quanto ad attaccamento alla maglia che definirei fortissimo per non dire morboso. La paura di tornare in terza serie, ha causato un po’ di tensione peraltro giustificabilissima. Ma tutto ciò è comprensibile. La nostra tifoseria è la migliore e la più civile. Questa reazione di orgoglio fa piacere sia alla società che certamente alla stessa tifoseria. A Catanzaro il calcio e la squadra sono un patrimonio importantissimo per l’intera comunità. Nello spogliatoio oggi c’era amarezza perché potevano essere tre punti, ma anche gioia per la consapevolezza di avere dato una risposta importante. Cagni è un professionista navigato a queste situazioni. Ha molta esperienza in materia..”

Dopo queste dichiarazioni rilasciate dopo le sollecitazioni della stampa locale, mi sono inserito salutando cordialmente il Presidente sia personalmente in qualità di suo ex collaboratore che come UsCatanzaro.net. Il Presidente ha ricambiato con un sorriso molto eloquente alle domande e ha risposto con la consueta cortesia.

UsCatanzaro.net: Presidente forse sarà necessaria una cornice di serenità. Una serenità che dovrà essere data da parte di tutte le componenti.
Claudio Parente: Dopo la prestazione di oggi siamo contenti, ma ci dovrà essere un seguito. La serenità sarà un elemento importantissimo. Abbiamo passato un mese e mezzo di problemi vari. Stiamo cercando di costruire un complesso all’altezza. L’ambiente dovrà dare il proprio contributo e, parimenti, la squadra dovrà essere continua. Ripeto, il nostro campionato inizia oggi.

UsCatanzaro.net: Siamo a sei punti dalla sest’ultima. Ce la possiamo fare?
Claudio Parente: Certamente che ce la possiamo e dobbiamo fare! Il campionato è ancora lungo. Bisognerà, ripeto, dare continuità ai risultati.

Visibilmente soddisfatto e in un certo qual senso pregno di una serenità genuina, il Presidente lascia il posto a Carboni.

Il tecnico barese inizia col dire:” In altre gare avremmo potuto anche perdere come è successo con la Salernitana, ma la squadra ha avuto una gran bella reazione e se l’arbitro avesse concesso più di tre minuti di recupero… Forse ci è mancata la presenza di Carrus a centrocampo, devo ringraziare il nostro pubblico che oggi ha incitato la squadra fino all’ultimo. Il supporto è arrivato anche dalle tribune e questo non può che farmi piacere. Siamo maturi per fare anche un “gran colpo” (?) ci sono ancora tante gare da giocare.”

UsCatanzaro.net : Un saluto a Lei da UsCatanzaro.net. Ci rivediamo dopo l’anno scorso…
Carboni: Grazie per i saluti che ricambio. Gran bella squadra quella dell’anno scorso!

UsCatanzaro.net: Che differenza trova tra il Catanzaro della gara di andata e quello attuale?
Carboni: E’ difficile fare il confronto. Quella fu una gara sfortunata per noi e il Catanzaro vinse grazie ad una magia di Carbone. Ma non avremmo meritato di perdere.

UsCatanzaro.net: Cosa pensa del Catanzaro attuale?
Carboni: E’ una squadra composta da ottimi elementi anche di categoria superiore. Ho visto che la vostra Società si sta impegnando molto per portare a Catanzaro gente di esperienza. Per fare bene questo campionato e per salvarsi occorre continuità. Nessuno può ritenersi tranquillo. Sarà una lotta fino all’ultimo secondo della stagione. Anche il Vicenza deve stare attento. Potrebbe essere coinvolto nella lotta per non retrocedere.

Finisce così la prima di ritorno di questo campionato. Una gara che personalmente (consentitemelo) lavorando a Bari oramai da più di sei anni (tranne la felicissima e vittoriosa parentesi “catanzarese”) aspettavo da tempo. Il Catanzaro ha fatto bella figura e di questo sono più che felice e fiero. Le Aquile tornano a casa con un punto che pesa più di quanto sembri, a patto però che la continuità tanto ambita da Parente si concretizzi.
A noi l’umile ma importantissimo e vitale compito di dare il nostro contributo. La serenità tanto ambita da tutti è importantissima. Ma la prestazione di ieri è merito di chi l’ha offerta e di tutti coloro che , chi in silenzio chi gridando, dedicano un’importante fetta della propria vita a due colori sacri. C’è modo e modo di esternare un amore. Ma è sempre Amore e questa è la cosa importante. L’unico imperativo per tutti, anche per il sottoscritto, è quello di fare gruppo e di dare il massimo. Si può e si deve anche criticare se gli eventi lo richiedono. Basta farlo in modo costruttivo in modo che sia un input determinante.

Non sempre nella vita ci sono le colombe e i falchi. Questa è solo una comoda allegoria in supporto agli alibi comportamentali del genere umano. Le etichette sono facili da appioppare per la pigrizia innata nell’analisi del vero.

Ricompattiamoci dunque. Una tifoseria come quella del Magico Catanzaro, non può che essere unita, sia nel bene che nel male ed i personalismi non abitano da noi. Ce la possiamo e dobbiamo fare. Avanti Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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