Rassegna stampa

Rassegna stampa di lunedi 17 marzo

IL CATANZARO SULLA STRADA GIUSTA

GAZZETTA DEL SUD

CON UNA DOPPIETTA DI AMBROSINO LA FORMAZIONE CALABRESE ESPUGNA IL CAMPO
DEL LATINA
IL CATANZARO SULLA STRADA GIUSTA

L’IMPORTANTE SUCCESSO CONSENTE DI ACCORCIARE LE DISTANZE (-2) DALLA
ZONA PLAY-OFF

Gianluca Amodio

LATINA – Tre punti di vitale importanza il Catanzaro li ottiene espugnando
il comunale di Latina (2 a 1 il risultato finale) ed ora i tanto attesi play
off sono più vicini. Eppure il finale della gara stava regalando una
beffa alla compagine di Dellisanti; in vantaggio a pochi minuti dalla fine,
gli ospiti venivano raggiunti da una rete del piccolo Simonetti (forse in offside).
Il calcio però alcune volte ripaga i più meritevoli e così
appena centoventi secondi dopo, Ambrosino suggella la sua prova (una doppietta
per lui) con il gol del definitivo e più giusto risultato di 2 a 1. Merito
dunque ai calabresi di non essersi smontati una volta raggiunti sul pareggio
dopo essere passati in vantaggio sempre con Ambrosini sul finale della prima
frazione di gioco, e sono proprio questi successi ottenuti in trasferta (un
applauso anche ai 300 tifosi catanzaresi che hanno seguito i loro beniamini
sobbarcandosi una trasferta di centinaia di chilometri) che danno morale per
tentare di arrivare a giocarsi il salto di categoria nei decisivi play off.
La gara, non bella sul piano squisitamente tecnico ma tirata agonisticamente,
si è giocata soprattutto nella zona nevralgica del campo. L’inizio della
gara (speculari tatticamente le due squadre schierate con il classico 4-4-2)
dice poco. Ben chiuse le rispettive difese, emozioni se ne vedono poche; sono
però gli ospiti che danno la sensazione di possedere qualche cosa in
più. Al 15 minuto il brasiliano Toledo vede respingersi una conclusione
da Fimiani. L’unico vero sussulto il Latina lo provoca al 20′ con una punizione
di Caputi che finisce di poco alta sulla traversa. Si giunge così ad
uno dei momenti topici della gara; al 27′ infatti Lo Giudice recupera la sfera
dai piedi di Zangla e scodella un traversone al centro con l’estremo difensore
della squadra di casa che si scontra con Falco nel tentativo di anticiparlo.
La botta è forte e Fimiani è costretto a lasciare il campo in
barella (gioco fermo per ben 5 minuti). Poco dopo è Corazzini a lasciare
il rettangolo di gara per un problema fisico. Entra Ambrosino e Dellisanti pesca
il jolli di giornata. Al 43′ c’è una punizione di Alfieri (tra i migliori
dei suoi): Martinelli non trattiene e il nuovo entrato Ambrosino di testa sigla
il gol del vantaggio del Catanzaro. Forte del vantaggio, i calabresi nella ripresa
giocano un buon calcio, con Moscelli e Toledo che in tandem avanzaro creano
seri grattacapi alla difesa dei pontini anche se alcune buone occasioni non
vengono concretizzate. Al 70′ Alfieri calcia a lato da ottima posizione. Senza
sbavature la retroguardia ospite che controlla senza eccessivi patemi gli sterili
attacchi dei padroni di casa: capitan Ciardiello rende innocuo Pilleddu e il
solo Simonetti non basta per graffiare. Improvviso ed inaspettato arriva quindi
il pari del Latina: siamo al minuto 83 e Simonetti segna la rete dei locali.
Ecco però la forza di una squadra di carattere; dopo appena un minuto
Toledo calcia fuori dopo un’azione personale; all’85 minuto Ambrosino, ancora
lui, è lesto ad insaccare da pochi metri una nuova iniziativa del colored
Toledo che beffa un Latina proteso in avanti senza un minimo di accorgimento
tattico. Questa volta la rete è decisiva perchè nei restanti minuti
il Catanzaro controlla agevolmente la blanda reazione dei laziali e il triplice
fischio del signor Marelli (buona la sua direzione) sancisce la meritata vittoria
della squadra calabrese. Tempi duri invece per il Latina in quanto questa sconfitta
(la seconda consecutiva) mette in rilievo le difficoltà degli uomini
di Santin piombati in piena zona “calda” della classifica ed il
futuro appare decisamente incerto.

LE INTERVISTE / Il futuro ora è più roseo e il sogno
non è miraggio

LATINA – Euforia nel clan calabrese al termine dei novanta minuti di
gioco. Il tecnico Dellisanti arriva a passo spedito in sala stampa, il suo volto
dimostra in pieno la soddisfazione per i tre punti ottenuti. E con lui in questa
giornata di gioia sono accomunati tutti; dirigenti, accompagnatori, giocatori
e i tifosi che speravano nell’impresa. La vittoria fuoricasa contro una squadra
di rango e che non si è mai tirata indietro nella lotta, rappresenta
un valore aggiunto che può essere determinante nel prosieguo perchè
induce a rendere un po’ tutti consapevoli delle potenzialità dell’intero
team giallorosso. Dellisanti non nasconde l’euforia: «Sì sono soddisfatto
per la vittoria anche perchè, credo, sia meritata. Vincere in trasferta
in questo girone è sempre difficile ed oggi abbiamo dimostrato che siamo
in un momento sicuramente positivo.
– Zona playoff sempre più vicina? «Sì ora sta a noi
continuare in questo modo nelle restanti gare e dobbiamo giocare sempre con
la determinazione vista oggi».
– La chiave di svolta del match? «Credo il centrocampo, li siamo
stati bravi sia in fase offensiva che nella fase difensiva con un pressing costante
che ha messo in difficoltà i giocatori del Latina»
– Un applauso particolare ad Ambrosino? «Certo ma anche agli altri
ragazzi va dato il giusto merito per quanto hanno fatto, poi voglio ringraziare
anche i nostri splendidi tifosi che ci hanno seguito in questa lunga trasferta».
Soddisfatto e non poteva essere altrimenti il risolutore della partita Ambrosino
(terza rete per lui in questa stagione). «Certo fa sempre piacere entrare
ed essere decisivo. Questo dimostra che bisogna farsi trovare pronti ogni volta
che si è chiamati i causa, oggi non vincere sarebbe stata una beffa».
Stesso pensiero per il capitano Ciardiello che ha avuto il merito di neutralizzare
alla grande il più mobile e pericoloso dei padroni di casa, Pillieddu.
«Giusto il nostro successo; anche perchè la rete del loro pareggio
è stata siglata in posizione di offside».
–Pronti per la volata finale? «Sì e lo stiamo dismostrando
da tempo, tolto l’irragiungibile Foggia le altre compagini sono alla nostra
portata». Chiusura con il folletto Moscelli Dice: «Successo molto
importante quello di oggi penso anche meritato. Adesso siamo pronti per un finale
di stagione tutto da vedere; con un pubblico come il nostro possiamo ottenere
traguardi che non voglio nominare». Delusione ed amarezza invece nell’altro
spogliatoio. Il tecnico di casa Santin mostra comunque un briciolo di fiducia
per il futuro. «Peccato aver perso così, ora dobbiamo fare punti
contro chiunque ed il sono convinto che i miei giocatori possono farlo già
dal prossimo impegno. (g. a.)

LE PAGELLE / Giudizi largamente positivi per tutti
Lottatori eroici

GENTILI 6,5 Non deve fare miracoli durante la partita, bravo ad arpionare gli
spioventi dei padroni di casa.
DE SANSO 6 Nella zona a 4 gioca sulla fascia destra dove non concede nulla agli
sterili attacchi dei pontini.
CORAZZINI 6 Un problema lo mette fuori causa poco dopo la mezz’ora, fino a quel
momento aveva fatto il suo compito.
CIARDIELLO 7 Il capitano fa valere la notevole stazza e l’unico attacante del
Latina (Pilleddu) non gli crea grattacapi. Calmo nel serrate finale.
PASTORE 6 Sufficente la sua prova, solo in alcuni frangenti è un po’
troppo falloso.
ASCOLI 6,5 Mastino nella zona nevralgica del campo pressa i centrali del Latina
per tutta la partita non concedendo nulla.
TOLEDO 6,5 Le movenze sembrano·quelle del più famoso Luciano del
Chievo,i suoi affondi fanno male alla retroguardia di casa.
LO GIUDICE 6 Parte a metà campo e finisce dopo l’entrata di Ambrosino
ad essere l’esterno sinistro della difesa, buono comunque il suo apporto.
FALCO 6 Si batte con determinazione trova per pochi sbocchi per farsi valere.

ALFIERI 7 Giocatore di spessore lo troviamo vicino i suoi difensori e pronto
per lanciarsi in attacco, bravo e continuo.
MOSCELLI 7 Non segna ma è un pericolo per i difensori di casa; propone
buone trame e prova anche a concludere nonostante sia marcato con grande attenzione.

AMBROSINO 7,5 Cosa dire. realizza le due decisive reti ed è sempre presente
nella zona calda dell’area del Latina dimostrando grande concretezza.
BASILE s.v.
LATINA: Fimiani 6; Zangla 6; Colucci 5,5; Manco 5; Gagliarducci 6,5; Pecorilli
6; Minauda 5; Caputi 6; Pilleddu 5; Esposito 5; Pesce 6; Martinelli 5; Simonetti
7; Stravato 6.


IL MESSAGGERO

Calcio serie C2/I nerazzurri sconfitti in casa precipitano al quart’ultimo
posto in piena zona play-out. Paura per un infortunio al portiere Fimiani
Latina, due schiaffi che fanno male
A 9’ dalla fine l’illusione del pari, poi il Catanzaro assesta il
colpo del ko

di VINCENZO ABBRUZZINO

LATINA – Altro che riscatto, a sette giorni dalla sconfitta con il Gladiator
il Latina cede pure al Catanzaro (1-2) e per la terza volta in questa stagione
vede violato il Domenico Francioni. Una sconfitta che fa male: per il modo in
cui è maturata, per l’impatto che ha sulla classifica e sul morale
dei nerazzurri. Costretto a rincorrere l’avversario per quasi un’ora,
il Latina ha peccato di eccesso di generosità quando, una volta ottenuto
il pareggio, s’è esposto al contropiede ospite nel tentativo di
cogliere il risultato pieno. Una ingenuità imperdonabile. Santin chiede
l’assoluzione per i suoi, s’appella alle squalifiche e agli infortuni
che in quantità ne hanno falcidiato il pur nutrito organico. Attenuanti
che non bastano ad assolvere la manovra dei pontini, anche ieri apparsa troppo
compassata e prevedibile per sperare di avere ragione di un avversario che ha
dato l’impressione di muoversi e ragionare a velocità tripla.
L’improvvise indisponibilità di Zizzariello e Mancino costringono
Santin a proporre una formazione sperimentale. Manco è centrale insieme
a Caputi mentre Esposito viene proposto, nel nome di ormai datate esperienze,
nel ruolo d’esterno sinistro. Simonetti e Tacchi, reduci da gravi infortuni,
sono in panchina cosicché Pilleddu agisce da unica punta con il sostegno
del movimento di Pesce. Ne risulta una manovra priva di sbocchi offensivi vuoi
anche perché il Catanzaro regge bene (e alla lunga lo vince) il confronto
a centrocampo ed impedisce ai nerazzurri, scesi in campo tutti con la fascia
di capitano per solidarietà con Levanto (squalificato per 5 giornate),
di arrivare in zona tiro. Così a rendersi davvero pericoloso è
dapprima l’undici di Dellisanti che al 14’ va al tiro con il colored
Toledo, Fimiani vola a deviare in corner. Al 19’, in una delle rare verticalizzazioni
dei padroni di casa, Pilleddu si invola in solitudine verso la porta di Gentili
ma è abbattuto da Ciardiello in prossima della linea d’area: fallo
da ultimo uomo che l’arbitro derubrica a semplice ammonizione. La partita
la fa il Latina, senza trovare sbocchi però. I nerazzurri al 27’
perdono anche Fimiani che in uscita si oppone coraggiosamente a Falco imbeccato
da Logiudice, complice un erroraccio di Zangla. Il portiere riceve un colpo
alla testa che ne consiglia l’immediato trasporto in ospedale. Il suo
sostituto Martinelli non ha neanche il tempo di scaldare i guanti che deve incassare
il primo gol. Zangla commette fallo sul vertice destro dell’area, Alfieri
calcia la punizione che Martinelli respinge proprio sulla testa del neo entrato
Ambrosino per la ribattuta vincente.
Nella ripresa Santin rinuncia ad un abulico Minauda per gettare nella mischia
Simonetti, proponendo Pesce come esterno destro. La manovra del Latina acquista
in continuità e penetrazione, il forcing accresce ulteriormente con l’inserimento
di Stravato ed il conseguente accentramento di Esposito. Ed è proprio
Esposito, al 57’, che su punizione lambisce il palo alla sinistra di Gentili.
Due minuti ed il Latina reclama il rigore per una mano che in area blocca la
conclusione di testa di Simonetti. Al 72’ ci prova pure Zangla: ottima
la sua iniziativa sulla destra, la conclusione è potente ma leggermente
alta. Il Latina sembra volere tirare il fiato ma proprio in una fase di calma
coglie il pareggio grazie all’abilità di Simonetti che d’esterno
destro beffa l’uscita di Gentili su un campanile di Pilleddu. I fumi dell’euforia
però accecano i nerazzurri che si lanciano in avanti alla ricerca della
vittoria. Un errore che il Catanzaro non perdona. Toledo ci prova prima con
un gran tiro dal limite e quindi, all’84’, approfitta di una difesa
in grande imbarazzo per conquistare il fondo e rimettere da destra un pallone
basso su cui arriva puntuale il piatto dell’indisturbato Ambrosino per
il raddoppio giallorosso. Il Latina è ormai disperato e quando Gentili
al 90’ toglie dall’angolo un preciso colpo di testa di Colucci comprende
che non c’è davvero più nulla da fare.

Simonetti: vorrei rinchiudermi e piangere
Santin: ci dovevamo accontentare del pari

LATINA — Il televisore in sala stampa è sintonizzato sulla pagina
del Televideo con i risultati della giornata, cruda videata sulla precaria posizione
in classifica del Latina. «Vorrei chiudermi in una stanza e piangere»,
dice Fabio Simonetti. Ma i suoi compagni sembrano essersi passati parola e le
loro dichiarazioni evitano accuratamente i toni drammatici cedendo soltanto
all’amarezza. «Avrei preferito la sconfitta per 1-0 — commenta
il direttore tecnico Pietro Santin — fa male perdere dopo essere riusciti
con grande volontà a riequilibrare la partita. Abbiamo peccato di generosità,
cercando la vittoria quando avremmo dovuto accontentarci del pareggio».
Il tecnico istriano assolve i suoi: «Non si possono temere i play-out
osservando giocare questa squadra — dice — anche contro il Catanzaro,
una delle migliori formazioni del girone, abbiamo dimostrato di essere vivi».

Santin chiama in causa la sfortuna quando elenca le tante assenze che ne hanno
condizionato le scelte: «Senza nulla togliere a chi è andato in
campo ma in certi casi tutto il lavoro svolto in settimana va a farsi benedire
se all’ultimo momento si è costretti a rivoluzionare la squadra,
gli automatismi inevitabilmente saltano. Già contavano diverse assenze,
poi sabato si è aggiunta l’indisponibilità di Zizzariello,
nella nottata s’è sentito male pure Mancino e Manco è sceso
in campo in non perfette condizioni. Oltretutto l’infortunio di Fimiani
mi ha impedito una possibile, ulteriore, sostituzione tattica». A proposito
del portiere nerazzurro, la diagnosi del medico sociale del Latina Domenico
Fava è rassicurante: «Ha subito un trauma cranico non commotivo
_ afferma _ la Tac a cui è stato immediatamente sottoposto è risultata
negativa, il giocatore è comunque rimasto in breve osservazione».

Vin. Abb.

Autore

God

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