Catanzaro-Genoa 1-1. Le pagelle

Manitta e Cammarata regalano due punti ai liguri

PAGELLE CATANZARO-GENOA
d
i Paolo Carnuccio

CATANZARO (4-(1-2)3-3)

77) MANITTA: Alla fine, quando meno te l’aspetti ecco che esce ancora una volta lui, il protagonista, Manitta a compiere l’ennesima “papera” e a regalare due punti al Genoa dopo che tutta la squadra aveva buttato tanto sudore per conquistare la vittoria VOTO 4.5

19) PIEROTTI: Quando affronta Zanini viene sistematicamente superato perché ovviamente non possiede lo stesso tasso tecnico per contrastarlo, comunque gioca con tanto spirito di sacrificio e voglia di far bene al cospetto di avversari così titolati VOTO 6

7) DEI: La partita disputata da Dei nella sua singola valutazione vale di più rispetto alle personali prestazioni di Dal Canto e Bonomi nello stesso ruolo durante tutto il campionato fin qui disputato. I motivi sono due: a) vi è uno schermo di centrocampo molto efficace prodotto da Miceli, che da solo si abbassa a protezione della difesa, e Nocerino con De Simone chiamati ad un importantissimo lavoro di filtro e raccordo; b) gioca con il “sangue agli occhi” desideroso di far vedere il suo valore e ricredere quanti lo avevano definito un giocatore di serie C. VOTO 7.5

3) ASCOLI: Si comporta bene, ringhia sull’avversario, lo intimorisce, ne limita le giocate, anche se in qualche occasione denota una certa paura nei disimpegni ricomparendo la paura di sbagliare VOTO 6.5

18) VANACORE: Capisce subito che la partita è importantissima, entra nel clima e comincia a far sentire la sua personalità sulla fascia sinistra dove il Genoa non trova spazi per affondare. La sua partita è buona VOTO 6.5

14) DE SIMONE: Quando incontra avversari ben piazzati fisicamente, De Simone riesce sempre, con il suo passo cadenzato, a fornire delle buone giocate sia in fase di interdizione che di protezione e possesso palla. Nel centrocampo a tre, con Miceli che arretra, rimane insieme a Nocerino a scudo della difesa. Bravo VOTO 6.5

74) MICELI: Al debutto, si presenta senza paura già sapendo cosa gli aspetta in mezzo al campo. Conosce le indicazioni di Cagni e le applica alla lettera. In fase di possesso palla del Genoa, arretra da solo davanti alla difesa, in fase di possesso palla del Catanzaro si piazza al centro dei tre con compiti di copertura per le giocate di De Simone e Nocerino. Molto intelligente, sigla anche un bel gol VOTO 7

85) NOCERINO: Il primo tempo entusiasma, strappa dai piedi dei centrocampisti del Genoa un infinità di palloni, rilancia l’azione, raddoppia sul portatore di palla, fa pressing sui difensori avversari, veramente di tutto e bene. Nel secondo tempo, cala un po di ritmo ma la sua prestazione è decisamente positiva anche sotto il profilo della personalità VOTO 7

20) MORELLO: Si vede che anche lui ha voglia di dimostrare che può giocare in questa categoria perché parte a razzo incuneandosi nella difesa avversaria alla ricerca di qualche spunto importante. E’ animato da tanta generosità ma la sua posizione non è a lui congeniale, Morello non è un esterno di centrocampo tuttavia cerca di svolgere il compito con profitto VOTO 6

9) CORONA: Viene stretto in mezzo da Gargo e Sottil che certo non sono gli ultimi arrivati, Giorgio si infila più volte tra i due dando l’impressione di potersi sbloccare ma in qualche circostanza non è fortunato. Sbaglia un gol quasi fatto ma è pur vero che non ha un assist decente dai compagni. Ed allora prima della sua uscita per infortunio il Re decide che bisogna dare una mano alla difesa levando dall’area di rigore del Catanzaro due palle gol pericolosissime del Genoa ed irridendo prima Lamacchi, facendogli un tunnel clamoroso, e poi Sottil che lo ferma fallosamente andandosene mestamente negli spogliatoi espulso dall’arbitro VOTO 6

10) CARBONE: Non è in giornata, si vede subito, completamente avulso da ogni tipo di giocata, prova con qualche acrobazia ma è poca cosa, non dialoga mai con Corona, non tira in porta VOTO 5.5

31) ARCADIO: Sembra preso da chissà quale paura perchè sbaglia tutti gli appoggi, la tensione di dover entrare a partita iniziata gli provoca brutti scherzi VOTO 5.5

11) CAMMARATA: Se Manitta regala il pareggio al Genoa con la papera finale, Cammarata ne commette un’altra ancora più grossa decidendo di mettersi in fuorigioco in un’azione di contropiede (quattro contro uno) nei minuti finali. Un errore veramente imperdonabile perché vanifica il raddoppio VOTO 4.5

MISTER CAGNI: Con Miceli e Nocerino si vede un altro Catanzaro meno piatto, ancorato ad un 4-4-2 asfittico, molto più duttile con movimenti finalizzati alla copertura della difesa. Infatti, al di là delle consuete papere di Manitta, la squadra soffre di meno anche se in avanti la sterilità permane vuoi per la giornata negativa di Carbone, vuoi perchè bisognerebbe cercare di servire di più e meglio Corona, vuoi infine perché Morello non è un esterno. Il pareggio è ben accetto contro il Genoa, i giocatori hanno messo davvero il cuore, anche se il campionato del Catanzaro si può veramente dire che cominci ora in attesa di ulteriori acquisti in ruoli ormai definiti un portiere- un difensore centrale- un centrocampista –uno o due attaccanti (Princi-Cagni permettendo!) VOTO 6

 

GENOA (4-4-2)

99) GAZZOLI: Viene impegnato con qualche tiro da fuori, nulla può in occasione del gol di Miceli, per il resto è attento VOTO 6

77) LAMACCHI: Mette in campo tanta grinta e cattiveria agonistica perché capisce subito che la partita è tosta, il suo contributo non è all’altezza del suo nome VOTO 5.5

20) SOTTIL: Bravo nel comandare la difesa, un po meno nei sincronismi con Gargo, non è sempre nella posizione giusta tant’è che Corona lo punta spesso e lui è costretto al fallo VOTO 5.5

2) GARGO: Si vede che ha giocato in serie A, è tranquillo in ogni disimpegno, va meglio di Sottil. Quando il Genoa è in dieci è da solo e cerca di cavarsela come può VOTO 6

27) STELLINI: Nel primo tempo è timidissimo anche nel varcare la linea di centrocampo, si vede pochissimo preoccupato a contenere gli avanti del Catanzaro, nella ripresa si sgancia molto spesso trovando il gol con la complicità di Manitta VOTO 6

11) ROSSI: Esterno di destra, si limita a toccare il pallone senza alcuna finalità, non si sa se difende, non si sa se attacca, è assolutamente inefficace VOTO 5

4) TEDESCO: Un ombra per quasi tutta la partita ad eccezione del gol sbagliato nel primo tempo e delle furibonde proteste per un inesistente rigore reclamato VOTO 5

7) BREVI: Cosmi gli fa giocare solo un tempo perché Brevi, altro calciatore dal passato importante, non esiste VOTO 5

21) ZANINI: L’unico del Genoa in grado di portare qualche pensiero alla porta di Manitta, si danna l’anima dapprima sull’esterno poi nel cuore del centrocampo per cercare di trovare la giocata vincente, ha tanta classe e si vede VOTO 6.5

9) MILITO: Il “principe” Milito evidentemente non ha voglia di giocare perché si trasforma in un fantasma completamente evanescente VOTO 5

22) STELLONE: Temutissimo per le sua potenza, non ne combina una degna di rilievo, Stellone probabilmente è un po troppo sopravvalutato VOTO 5

14) LAMOUCHI: Entra al posto di Brevi e riesce nell’impresa: giocare peggio di lui, bravo Lamouchi ! VOTO 5

26) MAKINWA: Si getta a testa bassa nella difesa del Catanzaro per cercare il gol ma non ci riesce anche se un suo colpo di testa viene salvato sulla linea da Vanacore VOTO 6

21) ZANINI: Ha il merito di essersi procurato con molto mestiere la punizione da cui è scaturito il pareggio VOTO 6

MISTER COSMI: Durante le feste natalizie anzicchè allenare la squadra avrà fatto probabilmente delle splendide tombolate con prelibatissimi cenoni perché il Genoa che presenta al Ceravolo non è la squadra prima in classifica che distacca i giallorossi di ben ventitre punti, ma un insieme non meglio definito di uomini alla ricerca di un prato verde all’aperto per smaltire le succulente pietanze consumate, atteso il fatto che il più veloce dei suoi veniva immediatamente raggiunto e raddoppiato da qualsiasi calciatore del Catanzaro in qualsiasi zona del campo. I suoi correttivi (specialmente Lamouchi), poi, sono la conseguenza di uno stato generale di negatività, ed il pareggio raggiunto in maniera così rocambolesca è il segnale di un allenatore forse più fortunato che bravo VOTO 5.5

ARBITRO SIG. MESSINA: Dirige benissimo, non ha alcuna incertezza, indovina quasi tutti i suoi interventi, tiene bene in pugno la partita quando si fa un po più cattiva. Solo tre nei: l’ammonizione ingiusta a Miceli, la negativa collaborazione del guardalinee impiegato sotto la Tribuna, la inesistente punizione fischiata a Caccia da cui è scaturito il gol del pareggio VOTO 6.5

Auguri di buon anno a tutti i tifosi del Catanzaro!
Paolo Carnuccio

 


Autore

God

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