CATANZARO-GENOA 1-1: La cronaca

Un grande Catanzaro ferma la corsa della capolista

CATANZARO- Poteva essere l’impresa della giornata quella del Catanzaro che per oltre ottanta minuti ha sfoderato una prestazione tutta cuore e agonismo (finalmente!) riuscendo a dominare la “corazzata” Genoa. Ed invece una delle solite uscite a vuoto di Manitta ha consegnato il pari ai liguri che sinceramente dopo il gol di Stellini non credevano ai loro occhi. Per il resto l’unico sbaglio del Catanzaro è stato quello di non aver chiuso il match quando avrebbe potuto farlo, forse anche a causa di una scarsa incisività in fase offensiva dopo l’uscita dal campo per un lieve infortunio dell’ottimo Corona. Da registrare inoltre le buone prove dei neo giallorossi Miceli e Nocerino e soprattutto dei difensori di casa, che hanno fermato con sicurezza l’attacco più forte del campionato. Un netto miglioramento da parte delle Aquile rispetto alle ultime deludenti prove che però necessitano e si è visto di altri ritocchi per poter raggiungere il porto della salvezza senza patemi d’animo. Il Catanzaro parte bene nel primo tempo mettendo in seria difficoltà il Genoa che trova pochi spazi anche perché Miceli e Nocerino arginano gli attacchi degli uomini di Cosmi, che sinceramente non sono parsi la stessa irresistibile squadra ammirata nelle precedenti partite.
Al 26’ Milito fa fuori due avversari e cerca di sorprendere Manitta con un tiro rasoterra che il portiere giallorosso neutralizza con sicurezza. Al 28’ insidioso cross dalla destra di Pierotti che Corona non riesce a deviare per un soffio verso la porta di Gazzoli. Al 34’ c’è da ammirare il bel gesto tecnico di Carbone che con una rovesciata da fuori fa tremare gli oltre 400 tifosi genoani. La sua conclusione però non ha fortuna. Al 37’ Lamacchi crossa verso il centro dove Milito non ci arriva, con la palla che giunge a Tedesco che di testa fallisce clamorosamente. Il Catanzaro è però nel suo momento migliore e colpisce. Al 40’ Pierotti batte una lunga rimessa laterale, Gargo respinge fuori area dove Miceli irrompe con un gran tiro al volo che batte Gazzoli e fa esplodere il “Ceravolo”. La risposta del Genoa non arriva e così al 43’ Corona tenta da fuori ma il portiere dei “grifoni” c’è.
Nella ripresa è sempre grande Catanzaro. Al 50’ Carbone innesca Corona che si trova a tu per tu con Gazzoli, ma un provvidenziale intervento di Gargo salva gli ospiti. Poi si fa male anche Stellone e Serse Cosmi è costretto ad effettuare il terzo cambio (precedentemente erano entrati Lamouchi e Makinwa) inserendo la “vecchia volpe” Caccia. E piove sul bagnato per il tecnico dei “grifoni”. Al 67’ infatti Sottil, già ammonito, commette un fallo tattico su Corona, che lo aveva superato in velocità, e si becca il secondo giallo e la conseguente espulsione. La capolista è nervosa, commette errori banali e falli cattivi che costringono il signor Messina a distribuire cartellini a iosa nei confronti di Stellini e compagni. Ma intanto si fa male Corona e quest’infortunio sarà decisivo per l’esito della partita. Il Catanzaro infatti perde quel peso in attacco che assicurava il bomber di Cinisi e non riesce a sfruttare al meglio le praterie concesse dai difensori liguri in contropiede. Al 75’ Manitta è reattivo su un calcio piazzato dal limite “pennellato” da Lamouchi. All’81 Cammarata, subentrato a Corona fallisce incredibilmente solo davanti a Gazzoli. All’83’ grave pasticcio di Manitta che si lascia anticipare di testa da Makinwa, con la palla che viene salvata miracolosamente sulla linea da Pierotti. Il portiere si ripeterà pochi minuti dopo, ma purtroppo l’esito dell’azione sarà diverso. Intanto all’86’ gran tiro da fuori di Nocerino sul quale Gazzoli si oppone con bravura. Il signor Messina concede quattro minuti di recupero. Ed al secondo minuto arriva la doccia fredda per gli uomini di Cgni: punizione dalla sinistra di Zanini che scodella in area dove Manitta si fa anticipare nettamente da Stellini che realizza il pareggio tra l’incredulità del pubblico giallorosso e soprattutto dei suoi compagni. I restanti due minuti non regalano più emozioni. Il Catanzaro esce da questa partita con non pochi rimpianti ma ha anche imparato che con il cuore anche gli ostacoli che sembrano insormontabili si posso superare. Ed ora a Verona, assente Miceli (era diffidato, è stato ammonito e quindi verrà squalificato) ma con un Morabito in più, senza paura.

Pier Santo Gallo

Autore

Tony Marchese

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