Bar Mangialavori

”Un senso”

Il Catanzaro pareggia in “zona Alfieri”
di Giuseppe Mangialavori

La “zona Alfieri”. Il buon Cesarini non si offenderà affatto se ribattezzeremo così quel dolce lasso di tempo a fine gara in cui il buon Mario più volte… e nella stessa porta, ha realizzato gol salvando le Aquile in situazioni di classifica “simili” a quella attuale. Tutti coloro che hanno seguito le sorti del Catanzaro e non solo nell’era della “belle epoque”, ricorderanno il gol su calcio piazzato lato curva est che consentì ai Giallorossi di superare di misura e al 92′ l’Andria nell’oramai (per fortuna) lontano campionato di C2.

Il Catanzaro di allora cercava di trovare “un senso” al proprio campionato e la nebbia di quella giornata rimane impressa in tutti i tifosi del Magico.
“Un senso”, si un senso direbbe il buon Vasco ma il “senso” a questo campionato lo abbiamo già trovato o per meglio dire non era poi così difficile trovarlo. Vuoi per il doppio salto di categoria conseguito in pochi mesi, vuoi per avere militato per quattordici anni nella quarta serie, il Popolo giallorosso per il momento ha raggiunto la pace dei sensi ed è giusto e comprensibile che sia così.

La Società e mister Cagni si affannano a ripetere che l’obiettivo del Catanzaro per questo campionato è la permanenza in serie B e con l’organico che il Catanzaro ha a disposizione attualmente non gli si può dare torto.

La situazione attuale di classifica vede le Aquile in compagnia della Ternana con due punti di distacco dal Pescara e in vantaggio di tre punti dal gruppone di cinque compagini che giace a tredici punti in zona retrocessione. La classifica è cortissima. C’è da stare tranquilli? C’è chi dice di si, c’è chi teme la concorrenza. Ma una sola cosa è certa, il Catanzaro visto contro l’Arezzo ha palesato i soliti grossi limiti e ha come alibi il fatto di avere un organico non all’altezza e con qualche defezione di troppo. Mister Cagni ai microfoni si è affrettato a dichiarare che che a lui “non è piaciuto nulla” ma che il suo scopo primario è quello di “aver raggiunto una buona condizione psico-fisica” ai colleghi RAI ha poi aggiunto che “in serie B l’importante è non perdere”.
Comunque la si pensi è giusto sottolineare che la dea bendata ieri ha parzialmente reso i punti di Trieste e Cesena.

Il Catanzaro è apparso vuoto di contenuti ma la voglia di recuperare la gara, dimostra che il carattere e la volontà sono doti di cui i nostri atleti non difettano. Certo è che contro una diretta concorrente e per di più giocando in casa, sarebbe stato meglio vincere. Ma a nostro avviso il classico bicchiere, per ciò che riguarda la gara contro l’Arezzo, è certamente mezzo pieno e non già per il punto conquistato (serve anche quello), ma perché una sconfitta sarebbe stata deleteria per il morale dei calciatori e per l’ambiente giallorosso.

Già alla fine della gara gli applausi facevano di tutto per nascondere i fischi dei cinquemila presenti al Ceravolo. Leon ha portato a casa un pò di fischi. Ma dalla gara di ieri il “senso” a questo campionato è stato palesemente dimostrato in campo.

Il Catanzaro, per salvarsi dovrà combattere a denti stretti e spogliarsi dalle chiacchere e dai molti “narcisi” che popolano il Capoluogo di Regione …
L’ambiente dovrà tranquillizzarsi e sperare che gente come Ferrigno o Pastore, tornino a dare man forte e carattere alla squadra. E non si dica che si tratta di calciatori che hanno militato in serie C. A tal proposito ricordo che Arcadio (anch’esso proveniente da palcoscenici di serie C) insieme a Caterino, hanno confezionato la vittoria contro il Pescara. E che dire di Morello, Briano o Alfieri? E Vanacore? E Biancone? E Pierotti? E lo stesso Corona?
La serie C ha sempre rappresentato un serbatoio importante di gente motivata e ricordiamo pure che il Catanzaro dei Sabato, Bivi ecc. era costituito da gente proveniente dalla C e giocava in A!
La Società ha scelto di portare a Catanzaro gente di esperienza e di “categoria”. Ma la categoria di provenienza si dovrà tradurre anche nella sostanzialità delle prestazioni offerte, altrimenti i nomi è meglio conservarli in salamoia, anche perché si risparmia, eccome se si risparmia!

Non si vuole affermare in questa sede che altri giocatori non sarebbero superiori, ma è bene precisare che lo stesso Cagni sta sempre più utilizzando gente appartenente al “vecchio gruppo”. Un motivo ci sarà! O no?

Il “senso” dunque è la salvezza, preferibilmente con le coronarie dei sostenitori giallorossi in salvo. Gennaio è vicino e siamo certi che la Società non persevererà negli erroracci di mercato estivi. Un punto che vale oro quello di ieri e una dea bendata che dopo Piacenza e Cesena si ricorda che esistono anche il giallo ed il rosso .
Rimboccarsi le maniche e ad ognuno il proprio ruolo, al Tifoso di sostenere al Calciatore di sudare sangue in campo dando continuità ai risultati, alla Società di programmare strategicamente il futuro con umiltà e, possibilmente, ottimizzare i costi di gestione…Il futuro dovrà sorriderci.
Avanti Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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