CALABRESI NEL MONDO: Commissione esamina Pdl

Calabrie perdute, ritrovate, sognate. Sparse nelle Americhe, in Australia, in Europa. Sono le Calabrie delle comunita’ calabresi presenti in tutto il mondo, composte da corregionali emigrati, da oriundi, anche di seconda e terza generazione, di cui si e’ discusso oggi nel corso dei lavori della Commissione consiliare ”Politiche Comunitarie e Relazioni Esterne”, del consiglio regionale della Calabria, presieduta da Giuseppe Pezzimenti. I componenti della Commissione presenti al completo si sono confrontati fino alle prime ore del pomeriggio su metodi e strumenti volti a incrementare e valorizzare le relazioni con le comunita’ di origine calabrese all’estero.
All’ordine del giorno, infatti, il progetto di legge ”Norme in favore dei calabresi nel mondo e sul coordinamento delle relazioni esterne”, che in 34 articoli predispone un nuovo strumento legislativo volto a rispondere alle nuove richieste dei nostri corregionali e piu’ puntuale verso le nuove generazioni da tutelare e valorizzare.
In sostanza la nuova legge sottoposta all’esame della Commissione rivede la normativa vigente (la legge 17/90) alla luce delle trasformazioni avvenute negli ultimi anni, delle nostre comunita’ all’estero, profondamente mutate insieme alla crescita sociale ed economica di gran parte dei nostri emigrati e all’integrazione nei Paesi in cui vivono ed operano. L’emigrazione, sempre meno ”dramma” ma ancora in alcuni paesi come l’Argentina grumo di problemi viene colta anche come grande opportunita’ capace di trasformarsi in ricchezza per la Calabria.
Gli oltre due milioni di calabresi per nascita o origine che vivono all’estero rappresentano, insomma, un potenziale mercato per l’esportazione dei prodotti tipici, per lo sviluppo del turismo ma anche per nuovi investimenti produttivi e per l’avvio di relazioni con i Paesi in cui risiedono. Un fuoco di fila di interventi, con dubbi, richieste di chiarimenti ed approfondimenti hanno impegnato cosi’ per ore i componenti della Commissione Politiche Comunitarie. Sono intervenuti i consiglieri Amendola (Ds), Basile e Chiarella (An), Borrello (Unione Democratica e Popolare),Gagliardi (Udc), Nucera (Udc), Pirillo (Margherita), Pisano (Pri), Michelangelo Tripodi (Partito dei Comunistgi Italiani), Pasquale Tripodi (Democratici Popolari per l’Europa), Gesuele Vilasi (Forza Italia).
Tutti hanno concordato, comunque, senza eccezione, sulla necessita’ che la Regione si muova secondo ottiche muove, in grado di considerare adeguatamente le nostre comunita’ all’estero come un grande patrimonio calabrese, una ricchezza non solo sul piano affettivo ma anche dal punto di vista delle opportunita’ per lo sviluppo e la crescita sociale, anche individuando una nuova impostazione degli scambi culturali e tra Universita’ da avviare, incrementare e valorizzare con strumenti e investimenti adeguati.
”Ritengo molto utile e produttiva la discussione odierna – ha osservato il presidente della Commissione, Giuseppe Pezzimenti (Liberal Sgarbi) – e ritengo ormai prossima l’approvazione del provvedimento. Occorre dotare la regione – ha aggiunto Pezzimenti – di strumenti adeguati per rispondere alle esigenze di quelle Calabrie sparse nel mondo, in tre continenti, che rappresentano ormai, con i calabresi oriundi di terza e quarta generazione, un’ ‘altra Calabria’ superiore per consistenza numerica alla popolazione residente tra il Pollino e l’Aspromonte”.
A margine dei lavori della Commissione consiliare Politiche Comunitarie, il capogruppo regionale di An, Egidio Chiarella, ha detto che ”non bisogna scherzare con gli emigranti. Per Alleanza Nazionale – ha aggiunto – e’ fondamentale che sia approvata entro la fine della legislatura la legge ‘Norme in favore dei calabresi nel mondo’, ma si dica a chiare note con quale intervento finanziario concreto, viste le attuali riduzioni sul bilancio in merito, si vuole sostenere un progetto legislativo cosi’ importante. C’e’ bisogno subito di una legge innovativa, che se da una parte dovra’ rivalutare all’estero le nostre radici e tradizioni, dall’altro dovra’ rafforzare il livello culturale dei rapporti tra la Calabria e i nostri corregionali – ha concluso Chiarella – aprendo anche a concrete relazioni nel campo produttivo ed economico”. (CNN 29.10.2004)

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Redazione

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