Io dico seguitando

Le bellezze del calcio moderno ovvero come trovare il modo per non affondare

RuBrica del martedì curata da Gennaro Maria Amoruso

Cari amici e gentili tifosi,
riprendo a scrivervi dopo una settimana di pausa quasi forzata. Fortunatamente
il “nostro” calcio moderno non finisce mai di stupirci e ci vengono
forniti argomenti e spunti di riflessione a iosa.

La vexata questio della settimana riguarda la
disputa delle gare al sabato pomeriggio, decisione
improvvisa presa dai Presidenti di B lo scorso mercoledì, dopo meno di una
settimana i Signori del calcio cadetto fanno retromarcia. Nel
frattempo tutte
le tifoserie si erano messe sul piede di guerra con
iniziative più o meno clamorose, dalla semplice protesta alla richiesta di
risarcimento degli abbonamenti.  I
Dirigenti si rimangiano la decisione e le proteste terminano.

La vicenda oltre a mostrare
l’ennesima falla del sistema calcio mi induce a
qualche riflessione.

Sinceramente mi fanno molto
comodo i 600 mila e passa euro che la pay tv da al Catanzaro, sarebbe da ipocriti stare sul
mercato facendosi forza solo con altre risorse.

Il problema però è un altro, è
più a monte e tocca argomenti diciamo “etici”. Il
calcio pane e salame rimane un sogno del passato, la casacca rossa nr un
piacevole cimelio della nostra grandezza. 
Quello che fondamentalmente manca in tutte queste
vicende è l’assoluta mancanza di considerazione di coloro che vanno a fruire
del “prodotto” calcio, forse con termini poco eufemistici la mancanza di
rispetto per coloro che amano spassionatamente la propria squadra del cuore. A
Catanzaro per alcuni versi dobbiamo ritenerci fortunati, abbiamo completamente
saltato un epoca con i nostri 15 anni di C, siamo
stati fuori dalla genesi del calcio moderno, ma oggi con la cadetteria
ne subiamo gli effetti più deteriori. I tifosi giallorossi
non vogliono essere l’orchestra che suona sulla nave che cola a picco, è
necessario organizzare urgentemente un tavolo di confronto dove tutti gli
attori, principali e non, di questo calcio si possono sedere e dialogare per
individuare il modo di vivere questa passione con meno frizioni possibili. Sono sotto gli occhi di tutti le discussioni di questi giorni, dove i gruppi
organizzati e le società hanno mediaticamente
duellato sul tema. Non vogliamo arrivare al giorno in
cui il calcio sia solo un format televisivo, ve la immaginate una gara di
cartello con un Ceravolo tristemente vuoto? E’ impensabile
una curva che produca solo boati…silenziosi.

I miei dirigenti in questi due
anni hanno dato prova di massima disponibilità, pronti a recepire
suggerimenti e critiche, ora è giunto il momento, per salvare questo calcio, di
parlarsi, magari senza peli sulla lingua, di discutere e di trovare soluzioni
concrete e condivise.

Un altro spunto di discussione mi
viene dato dalla gara di Piacenza, che per motivi
personali non ho potuto seguire dal vivo. Molti amici mi riferiscono di circa
600 tifosi giallorossi in fila per acquistare un
tagliando a 20 euro, biglietto poi ridotto a 12 grazie all’intervento di
qualche dirigente, che credo abbia pagato la
differenza. In questa occasione ha prevalso il buon
senso e la disponibilità, ma perché rischiare inutilmente? Mettiamoci bene in
testa che nel Nord Italia ci sarà sempre una massiccia presenza di tifosi giallorossi, di quel Popolo emigrante che non ha mai smesso
di amare i due magici colori. Esistono dei circuiti telematici, utilizzati anche da squadre di serie C, grazie
a tali circuiti è
possibile l’acquisto del tagliando in ottemperanza
alle norme di pubblica sicurezza. Perché non attivare
immediatamente tale sistema? Vogliamo evitare alla nostra Gente situazioni di
rischio e di tensione nei campi avversari? Questa potrebbe essere l’idea,
grazie alle nuove tecnologie, per consentire un sereno accesso alle trasferte del Catanzaro.

Un ultimo accenno lo voglio fare
con riferimento alla Gente Giallorossa, a quella
colorita marea che ha riempito le “palafitte” del Garilli,
che emozione sentire i boati ed il tifo appassionato, che bello udire i
ripetuti battimani. Questo è il vero pubblico del Catanzaro,
questa è la gente che vive per questa maglia, che lo fa con affetto, con
passione e senza nessun tornaconto.

Non ci sono mai piaciute le
pietanze precotte o surgelate, amiamo questa Maglia e la sosteniamo senza sosta
in ogni dove, non abbiamo bisogno di passerelle e di ribalte perché Noi siamo il Catanzaro.

Un pensiero come al solito alla prossima gara, questa volta di venerdì,
contro una temibile concorrente, il Modena. Continuiamo a far valere la legge
del Ceravolo, cerchiamo di vincere questa gara
iniziando ad intimorire l’avversario dagli spalti, con la sportività e
l’affetto che ci contraddistingue, diamo una risposta,
condita al morzello a questo calcio moderno

Avanti Catanzaro!

Gennaro Maria Amoruso

Chi volesse
suggerirmi argomenti, segnalarmi temi o dissentire sulle mie parole può farlo
all’indirizzo:
gennaro@uscatanzaro
.net

Autore

Redazione

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