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Le avversarie delle Aquile: Genoa – Treviso

Il Treviso che non ti aspetti.
Tarcisio Burgnich per www.uscatanzaro.net: “..il Catanzaro, uno dei primi nomi che cerco sul giornale sportivo”.
Il Genoa, un gigante che ha bisogno di essere stuzzicato per reagire

Chi desidera salvarsi dalla serie C, dovrà fare i conti con il Treviso. La posizione in classifica dei veneti non dice la verità sul loro reale valore. Un centrocampo “diga” ed una difesa arcigna almeno in alcuni elementi che ci sentiamo di segnalare vedi il terzino “Zoppetti”. I giallorossi sono avverti nessuna squadra regalerà niente in chiave salvezza, visto anche il Bari e la Salernitana, hanno smesso i panni di cenerentole ed hanno iniziato a tirare su la testa.

Partita dai due volti per il Treviso a Marassi. “La migliore squadra vista all’opera al Ferraris”, ha dichiarato a fine gara Serse Cosmi, tecnico del grifone.
Nel primo tempo una difesa tutto sommato ordinata (con Zoppetti sopra tutti contro la rivelazione Lazetic) riesce ad arginare un Genoa sottotono.
Il Genoa manca proprio nel fondamentale nel quale e’ superiore alla media in serie B cioè il cross dalle fasce con i sui ottimi cursori, riuscendo i buoni saltatori della difesa veneta a controllare le imprecise azioni liguri. Un sicuro Ballotta completa il quadro. Per i pochi e volenterosi tifosi trevigiani c’e’ anche la grande illusione del gol di Centi al 33′ del primo tempo, che contribuisce ad innervosire la partita e renderla in salita per l’ambiziosa compagine genoana. Ma il tentativo veneto di proseguire su questa strada si infrange con la maggiore determinazione ligure del secondo tempo e di una svista della difesa che consente l’immediato pareggio di Makinwa ed il successivo raddoppio di Tedesco. Mister D’Astoli tenta a questo punto di rendere più offensiva la squadra e la positiva prestazione di Reginaldo fa pensare che forse la punta doveva essere fatta entrare prima. Sua e’ la clamorosa traversa nel finale. Il forcing nei minuti finali e nel tempo di recupero (Galeoto e Parravicini oltre alla già citata occasionissima di Reginaldo) fa capire che il Treviso e’ formazione che può pungere. D’Astoli ha messo in campo una squadra equilibrata e determinata che, con un pizzico di fortuna avrebbe potuto strappare il pari, anche se il banco di prova con i rossoblù a Marassi era oggettivamente un po’ sopra le loro forze. Ballotta si fa trovare pronto quando deve ed e’ incolpevole nei gol. Difesa bene (in evidenza Galeoto e Zoppetti). Nel complesso buona la prestazione del centrocampo con Centi e Gallo sopra tutti. Reginaldo impressiona per determinazione nel finale.

Per il Treviso, contributo di Maurizio Pighetti

Fuori programma ieri a Marassi con l’incontro di uno dei “pretoriani di Valcareggi ’73 ” (quell’Italia con Tarcisio in difesa fece sette vittorie ed un pari e fu prima nella classifica annuale delle Nazionali). Tarcisio Ha allenato il Catanzaro in serie A nell’anno 1980/81. Il Catanzaro del presidente Merlo in quella stagione giunse ottavo con 29 punti.

CatanzaroNews: E’ appena finito il primo tempo, come giudica la gara odierna del Genoa? Segue la serie B con particolare interesse?
Burgnich: Il Genoa e’ una squadra compatta e forte in attacco quando ha tutti gli effettivi, peccato per l’infortunio di Lamouchi che lo ha impoverito sul piano del possesso palla a centrocampo. Si sente nel primo tempo la sua mancanza, magari nel secondo tempo con qualche accorgimenti tattico potrebbe riacquistare l’aggressività che lo caratterizza. Se il Genoa riesce a portare palla in avanti come sa fare ribalterà il risultato. Seguo la serie B con interesse. Purtroppo quest’anno con solo due promozioni dirette la lotta sarà più serrata del solito.

CatanzaroNews: Quali squadre della B le sembrano più accreditate per il salto di categoria?
Burgnich: Il Genoa e’ una di quelle poi il Torino che come era prevedibile sta avendo un momento di calo. Mi ha impressionato l’Empoli, sono una squadra di corridori, molti giovani che avranno anche loro il loro momento di calo inevitabile, visto il ritmo che tengono in campo. Ci sarà oltre queste tre anche una sorpresa.

CatanzaroNews: Ha visto il Catanzaro in questo campionato? Quali ricordi serba del suo periodo in giallorosso?
Burgnich: Il Catanzaro non lo ho visto dal vivo ancora. Ha un buon potenziale offensivo e giocatori che davanti possono fare la differenza, di alto spessore tecnico. Ho ottimi ricordi a Catanzaro, sono rimasto sportivamente legato alle sue sorti, anche negli ultimi periodi sfortunati quando aprendo il giornale sportivo il Catanzaro e’ stato uno dei primi nomi che andavo a cercare. Penso che Cagni sia una persona capacissima e farà fare al Catanzaro un campionato tranquillo, senza disdegnare di darvi qualche bella soddisfazione. Saluti a Catanzaro.

D.P.

Il Genoa e’ un pugile gigante che aspetta di essere colpito per reagire. Solo nella ripresa dopo una sonora strigliata di Serse Cosmi, rialza la testa e macina gioco ed azioni pericolose. Il 2-1 finale della partita di ieri e’ meritato, e se non fosse stato per qualche contropiede frettolosamente concluso male o meglio non concluso nel finale, si sarebbe parlato di un risultato più rotondo. Il Treviso dal canto suo avrebbe potuto pareggiare e nessuno avrebbe avuto da ridire. Una squadra “tosta”, una diga a centrocampo ed una difesa attenta e precisa.
Dopo l’uscita di Lamouchi per infortunio nel primo tempo, problemi per i portatori di palla genoani, che si sono sentiti smarriti. La fascia destra non dava l’apporto dovuto e quando dalla sinistra Lazetic scendendo sontuosamente metteva la palla al centro, i cross erano preda dei difensori ospiti.
Nella seconda frazione succedeva di tutto, un Genoa diverso e proiettato in avanti con convinzione, salgono in cattedra Tedesco e Zanini, il primo recupera palle su palle e salta spesso l’uomo creando superiorità numerica, il secondo serve millimetricamente le i compagni scavalcando la diga di centrocampisti opposta dal Treviso. Makinwa e’ il solito uomo di peso e nello stesso tempo di qualità, almeno quando riesce a chiudere gli scambi con i compagni. Suo il momentaneo pareggio.
La difesa del Genoa e’ sempre tenuta in tensione dalle manovrate azione del Treviso che non demorde mai. La lentezza di alcuni uomini della retroguardia rossoblù e’ proverbiale rispetto la velocità degli avanti trevigiani (Reginaldo su tutti). Ma la possanza fisica degli uomini di Cosmi ha il sopravvento anche nell’azione dubbia che fatto gridare al rigore gli ospiti. Il Genoa vince e sale a meno due dalla vetta. Le altre sono avvertite, il grifone e’ tornato anche senza il suo uomo gol Milito.

Per il Genoa, Ignazio Chiarella

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Redazione

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