Catanzaro-Catania 2-3. Le pagelle.

Poche le sufficienze tra i giallorossi, ma il voto più basso è per Braglia.

PAGELLE CATANZARO-CATANIA

di Paolo Carnuccio

CATANZARO (4-3-2-1)

1) LAFUENTI: Molto incerto in occasione del primo gol del Catania confezionato unitamente a Bonomi, cerca di riscattarsi con alcuni buoni interventi ma non riesce a dare tranquillità e sicurezza all’intera retroguardia VOTO 5.5

13) GRAVA: Primo tempo schierato a sinistra nel modulo a quattro va spesso in anticipo su Russo che riesce a saltarlo con frequenza originando molte azioni da gol per la formazione etnea, nel secondo tempo, grazie ad una mossa assolutamente scellerata di Braglia, viene spostato al centro a far coppia con Zattarin, rimedia figuracce dinanzi a Bruno che non può in alcuna maniera contrastare per via della diversa stazza atletica VOTO 5

15) DAL CANTO: Discorso simile a quello di Grava: mentre nel primo tempo cerca di disimpegnarsi come può nella zona centrale del campo insieme a Bonomi, nel suo ruolo più congeniale, nella ripresa spostato a sinistra non combina nulla anzi viene a volte preso in controtempo dalle ripartente degli avversari VOTO 5.5

91) BONOMI: Quando giocava Ascoli centrale veniva voglia di criticare il mister perché lasciava in panchina Bonomi, ora che Bonomi ha giocato, visto la sua prestazione c’è chi rimpiange il buon Nicola! La verità è che tutta la difesa ha bisogno nei suoi componenti di trovare la giusta tranquillità ed il corretto assetto, si tratta di calciatori che devono cercare l’amalgama, il sincronismo nei movimenti lavorando con abnegazione e pazienza. La partita di Bonomi finisce già nel primo tempo dove regala con Lafuenti un gol al Catania, non ne azzecca una sulle palle alte, finisce per scontrarsi e cadere a terra con Dal Canto! VOTO 5

7) DEI: Esterno di destra nel modulo a quattro svolge compiti esclusivamente difensivi, non si vede mai in proiezione di appoggio al centrocampo. Sbaglia un infinità di palloni, è distratto in più occasioni, provoca il rigore, il tutto a causa di una mancanza di serenità che attanaglia tutta la linea. Si può discutere sul valore in sé del calciatore proiettato in un’altra categoria ma comunque Dei, così come gli altri suoi compagni di reparto, va valutato obiettivamente quando avrà ritrovato quella sicurezza che lo contraddistingueva lo scorso campionato VOTO 5

81) VICARI: Dopo l’incoraggiante scampolo di partita disputato a Trieste, Vicari ha deluso al suo debutto, non ha offerto nulla di apprezzabile se non qualche appoggio sicuro al compagno vicino, sbagliando sistematicamente quando vi era da imbastire una manovra un po più elaborata, sarà stata l’emozione chissà, ma non può essere il giocatore visto all’opera contro il Catania VOTO 5

4) BRIANO: In un centrocampo orfano di un elemento numerico, Briano si carica il compito di recuperare palloni e di impostare la manovra, mentre nella prima fase riesce discretamente poiché dotato di grande senso tattico e dinamismo, per ciò che riguarda la seconda intenzione lascia a desiderare parecchio, non si può fare tutto, perché si rischia di fare male, perché la categoria è diversa VOTO 6

14) DE SIMONE: E’ il più ordinato e carca di dare geometria alla manovra non disdegnando qualche bella apertura ficcante per i compagni e qualche conclusione interessante dal limite dell’area, ha personalità ma la sua lacuna è la continuità di rendimento durante la gara, le sue pause non sono più consentite perché alla prima distrazione vieni punito VOTO 6

20) MORELLO: Vivace ma inconcludente, bello in determinate occasioni ma incapace di portare veri pericoli alla porta di Pantanelli, è necessario che sia più efficace tirando in porta altrimenti è un uomo in meno in attacco VOTO 5.5

10) CARBONE: Meglio rispetto al Bari ed alla Triestina, entra di più nel vivo dell’azione, suggerisce in maniera precisa per Corona, è pericoloso quando prende palla sulle corsie esterne dove opera spunti notevoli mettendo in mezzo palloni invitanti, si procura il rigore con grande astuzia, e gioca con maggiore cattiveria agonistica, ma anche per lui vale il discorso di Morello: deve tirare in porta! VOTO 6.5

9) CORONA: Fa la sua partita come al solito piena di grinta e generosità, ma incappa in due arieti che lo conoscono alla perfezione e ne limitano moltissimo le giocate, sigla con freddezza il rigore, nel secondo tempo segna un eurogol annullato dall’arbitro per fuorigioco, lo si vede però stranamente rientrare spesso fino al limite della propria area di rigore in maniera del tutto inspiegabile sguarnendo completamente il fronte offensivo VOTO 6

5) ZATTARIN: Entrato nel secondo tempo al posto di Bonomi non garantisce sicurezza al reparto, anzi a fianco di Grava lascia paurose giocate agli avversari dentro l’area di rigore, da rivedere anche lui con un altro giocatore a fianco VOTO 5.5

27) LEON: Qualche spunto sulla fascia ma troppo poco per essere giudicato SENZA VOTO

30) ALFIERI: Mario è fondamentale nel centrocampo giallorosso verrebbe da invocarlo sempre nei titolari perché è l’unico in senso assoluto capace di distribuire palla con raziocinio, tuttavia quando il ritmo della gara è alto (primo tempo contro il Bari, prima mezz’ora di Trieste) purtroppo per le sue leve non certo velocissime ecco che soffre e non la vede mai. Quando invece la partita si abbassa di tono o gli avversari ripiegano in fase difensiva è un calciatore indispensabile e lo si è visto anche contro il Catania SENZA VOTO

MISTER BRAGLIA: Dagli elogi giusti dispensati contro il Bari è passato ad obiettive critiche per la partita con il Catania. Innanzitutto si nota già in partenza un cambiamento di modulo difensivo (passato da tre a quattro) a significare forse una certa preoccupazione per l’avversario molto forte in fase offensiva, con l’innesto di Bonomi al posto di Ascoli e Dei in linea. Primo tempo: un disastro perché il pacchetto in tutti i suoi componenti (anche il portiere) gioca con il terrore di commettere errori (cosa che peraltro avviene puntualmente), non aggredisce gli attaccanti siciliani lasciandogli troppo spazio e troppo campo a disposizione per le loro giocate e, soprattutto sulle palle alte, non ne prende una addirittura mai saltando sull’uomo (bisogna urgentemente lavorare su queste situazioni di gioco, vedi anche Trieste). Nel secondo tempo il correttivo del mister, cioè lo spostamento di Dal Canto sull’esterno sinistro e di Grava all’interno con il nuovo entrato Zattarin, è stato un “suicidio” dal momento che Bruno, centravanti “corazziere” del Catania, ha fatto quello che ha voluto sul malcapitato Grava cui abbondantemente passava centimetri e peso. Conclusione: si nota una certa confusione, è chiaro che si è a Settembre ed una squadra come il Catanzaro non può che averli adesso questi problemi, Braglia sta cercando di trovare l’assetto, gli uomini ed il modulo giusto. Per il momento non vi è riuscito, si tratta di lavorare sodo senza fretta, senza guardare particolari esigenze di classifica, visto che l’obiettivo è la salvezza e bisogna disputare appena appena trentotto partite, ma soprattutto con tranquillità aspettando di ritrovare serenità e meno ansia di risultato. Per tirare bilanci sul mister è ancora presto si deve aspettare ancora un po certi che per le capacità dimostrate lo scorso campionato, e l’umiltà avuta nel sapersi correggere in corsa, si uscirà fuori da questo periodo di confusione. Ingiuste sono invece le critiche piovute a più di qualche giocatore della passata stagione reputato non all’altezza della serie B solo per la modesta prestazione contro il Catania. E’ appena il caso di ricordare che proprio la tanto decantata formazione etnea ha giocato con LoMonaco (Acireale c/1) Paschetta(Acireale c/1) Anastasi (Acireale c/1) Caserta (Igea Visrtus c/2) Russo (Acireale c/1) e mister Costantini (Acireale c/1) pertanto è consigliabile rimandare più in là ogni tipo di valutazione. Si è trascurato volutamente la “questione Cammarata” perché il problema non esiste in quanto: 1) Probabilmente se non si fosse affaticato troppo De Simone il Mister lo avrebbe fatto entrare; 2) Se con quattro difensori (uno in più rispetto a Trieste) si è preso tre gol e se ne fatti due significa che i problemi sono in difesa non in attacco dove non è scritto da nessuna parte che i gol li debba fare solo Corona avendo schierato anche due fior di attaccanti quali Carbone (ex serie A) e Morello (ex serie A) che tirano in porta con il contagocce; 3) Il modulo che prevede Carbone trequartista alle spalle di Corona e Cammarata titolari è stato un assetto che Braglia ha provato fin dalle prime partitelle del precampionato e non ha sortito alcun risultato, ma conoscendo la grande correttezza del mister non è detto che, per ulteriormente migliorare il gioco, non venga riproposto durante particolari situazioni tattiche. Per quanto detto quindi si è certi che anche Cammarata troverà il suo giusto spazio quando vi sarà la necessità. VOTO 5

CATANIA (4-3-3)

1) PANTANELLI: Portiere di sicuro affidamento non ha commesso gravi errori anche se non è stato molto impegnato, pronto sui tiri di de Simone ed Alfieri VOTO 6

20) BIANCO: Esterno destro molto grintoso, ha disputato una gara sufficiente in fase di copertura anche se sulla fascia di competenza il Catanzaro non ha spinto mai VOTO 6

14) LOMONACO: Escluso l’ingenuità compiuta in occasione del rigore cercato da Carbone, ha sbagliato pochissimo concedendo briciole a Corona VOTO 6.5

15) PASCHETTA: Anche lui in mezzo alla difesa con Lo monaco è stato insuperabile anche nelle palle alte dove ha giganteggiato VOTO 7

3) MANFREDINI: Meglio il primo tempo dove ha cercato di spingere sulla fascia sinistra mentre nella ripresa è andato in evidente sofferenza quando è stato puntato e saltato da Carbone VOTO 6

26) CASERTA: Non ha giocato una grande gara e soprattutto non ha messo in luce la sua fantasia probabilmente ancora alla ricerca di una giusta condizione fisica e di una migliore posizione in mezzo al campo VOTO 5.5

6) WALEM: Catalizzatore del gioco a centrocampo fa valere esperienza e quantità anche se non è un fulmine per dinamismo, in tutti i modi non sfigura VOTO 6

22)ANASTASI: Si fa sentire perché è quello che maggiormente picchia duro sventando qualsiasi ripartenza veloce di Morello e Carbone, si vede che viene dalla categoria inferiore ma il palcoscenico non lo impressiona VOTO 6

7) RUSSO: Eccolo lì, sempre lui, sempre pericoloso e ficcante, sempre a disputare ottime partite, ma possibile mai che ancora non si è capito che è un tipo di calciatore che va affrontato con la giusta cattiveria agonistica senza offrirgli rose e tappeti rossi di benvenuto? VOTO 7

21) BRUNO: Ottimo centravanti, furbo, svelto nonostante la stazza fisica, tatticamente intelligente nei movimenti offensivi con i compagni di reparto, con uno spiccato senso del gol, sempre tranquillo (mai nervoso) sigla due gol agevolato dalle incertezze della difesa del Catanzaro, ma è il migliore dei suoi VOTO 7.5

18) BAGGIO: Cerca di fare movimento e ci riesce solo in parte ed allora ripiega a centrocampo in aiuto ai compagni, segna il rigore e si cimenta in un tiro pericoloso il primo tempo VOTO 6.5

11) PADALINO: SENZA VOTO

17) MICELI: SENZA VOTO

MISTER COSTANTINI: Giocatori collaudati che porta con se nelle varie squadre che allena, modulo tattico consolidato con i giusti sincronismi, società ambiziosa e pubblico esigente, sono gli ingredienti che il buon Costantini si trova a dover utilizzare ogni domenica, lui è bravo, ma il compito è ovviamente facilitato. Esce vincitore dal Ceravolo perchè la sua squadra gioca bene ma soprattutto perché il Catanzaro gli regala tre gol VOTO 6

ARBITRO SIG. CASSARA’: Tutto sommato non arbitra poi così male anche se, ma questo è un problema più ampio di categoria superiore, non è dato sapere quanti in C1 avrebbero concesso quei rigori, bisogna che anche i nostri difensori entrino nella giusta mentalità della direzione arbitrale per non commettere ingenuità VOTO 6

di Paolo Carnuccio

Autore

Redazione

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