Rassegna stampa

Il Catanzaro muove i suoi Alfieri

Domani la trasferta a Trieste con il ritorno del centrocampista
Si ricompone la coppia con Briano: «Finalmente in campo. Non vedo l’ora, andremo lontano»

da Gazzetta dello Sport

CATANZARO Il Catanzaro domani sera farà visita a una Triestina ricca di qualità ed assetata di rivincita dopo le sconfitte di Cesena in campionato e col Cagliari in coppa Italia. Un impegno non facile per i giallorossi. «Dobbiamo dare continuità ai nostri risultati — dice Mario Alfieri, domani in campo dall’inizio al posto dell’infortunato Campolo —. Dobbiamo confermare quanto di buono abbiamo fatto col Bari ed esibire lo stesso carattere. Cercheremo d’imporre il nostro gioco, evitando che lo faccia la Triestina, chiudendo gli spazi e non concedendo nulla. Mi aspetto un bel Catanzaro». L’anno scorso Alfieri aveva azzeccato più d’una previsione quando, dopo le prime sofferte gare iniziali, aveva per primo detto che quel Catanzaro in C1 era da primato. Ora non si è ancora sbilanciato. Il centrocampista spiega perchè: «È ancora presto dire dove possiamo arrivare. La serie B non ha nulla in comune con la C1 e noi ci siamo rinnovato molto». Anche Alfieri sposa la tesi della forza trainante del gruppo: «Certo: l’esempio lampante viene dal campionato scorso. Nei momenti difficili lo spogliatoio è rimasto compatto, riuscendo a superare tutti i problemi. È sempre il gruppo il punto di partenza delle imprese più belle». Poi, come aveva fatto il compagno Corona, Alfieri dà la sua solidarietà agli squalificati per il caso-scommesse (Pastore, Gentili e Ferrigno): «Dispiace che alla fine abbiano pagato solo loro e che l’inchiesta abbia evidenziato favoritismi sfociati in assoluzioni». Poi il centrocampista ricorre al massimo tatto quando gli si ricorda che, nella prima, Braglia s’è affidato a nove giocatori dello scorso anno: «Non significa nulla! Ci sono giocatori nuovi che hanno bisogno di tempo per trovare la giusta coesione con gli altri. Tutti, ora, facciamo parte di un’ unica squadra. Non mi piacciono queste distinzioni». Autore nella passata stagione di un grande girone d’andata, Alfieri è stato poi ridimensionato da una fastidiosa infiammazione al piede. «Finalmente — riparte — dovrei essere guarito. Sono felice di rimettermi in discussione in un campionato importante. Ho voglia di dimostrare il mio valore e come tutti d’annullare l’handicap dei 5 punti di penalizzazione, restituendo alla città la sua giusta dignità». La partenza della squadra per Trieste avverrà in aereo nel pomeriggio. A parte l’infortunato Campolo, non farà parte della comitiva l’acciaccato Monaco. Pur non confermando nulla, Braglia dovrebbe apportare alla formazione l’unica novità di Alfieri. A una settimana dall’esordio vittorioso, il tecnico giallorosso rinnoverà dunque fiducia ad una formazione che, sul piano caratteriale e della disciplina tattica, l’ha pienamente soddisfatto. Semmai, il ricorso al turnover scatterà da martedì prossimo, quando, a tre giorni dalla trasferta di Trieste, ci sarà bisogno di forze fresche da contrapporre al Catania. Ma qualche cambio potrebbe arrivare in corsa già domani. Il primo pensiero, a proposito, corre verso i due esterni, Caterino e Dei, chiamati ad un compito improbo, per l’assenza di altri compagni di fascia. Poi bisognerà verificare l’autonomia di Alfieri e graduarla, eventualmente, con il ricorso a De Simone. Intanto, dopo il secondo furto subito dall’inizio della settimana negli spogliatoi di Calabricata a Sellia Marina (il primo s’era verificato nell’impianto di Giovino) e la buona predisposizione dimostrata dai giocatori ad allenarsi sul campo di casa, la squadra ha ieri pomeriggio lavorato al Ceravolo. Per Trieste ci sarà anche un treno speciale di tifosi, che fino a ieri erano in 250.

Salvatore Blasco

Autore

God

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