Rassegna stampa

Catanzaro si mette la Corona

“Che gioia aver segnato subito al Ceravolo: avessi potuto avrei abbracciato tutti.”
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO- A quelli che si meravigliano della metamorfosi del Catanzaro, apparso risorto dopo il deludente precampionato, il bomber Giorgio Corona spiega: “Le gare di campionato sono un’altra cosa. Mai mi sono preoccupato più di tanto e tutti eravamo tranquilli. Abbiamo lavorato bene e dobbiamo continuare ad impegnarci in allenamento, per continuare a migliorare. Sarà questo il segreto dei nostri successi.” Se qualcuno aveva dei dubbi sulle sue capacità d’adattamento alle varie categorie, lui li toglie subito: l’anno scorso esordiva in C1 e rifilava subito una doppietta alla Vis Pesaro; quest’anno, in B, ha firmato il vantaggio col Bari. Ora, si gode la prima settimana di una più elettrizzante notorietà. “Meglio non potevo iniziare –dice- Quello di B è un campionato per me nuovo, ma non mi spaventa. La tensione dell’esordio è durata poco.” Ricco dei valori degli uomini del sud, l’attaccante siciliano antepone la piazza ai suoi successi personali: “Quella posizione in classifica m’infastidisce, anche se tutti ne conosciamo la causa. Dobbiamo recuperare al più presto quei 5 punti che la disciplinare ci ha tolto.” Poi, si conferma un indomabile sentimentale, quando con forza aggiunge: “Volevamo vincere per il nostro pubblico e, soprattutto, per dedicare i 3 punti ai nostri 3 compagni squalificati. Scrivetelo che la vittoria è tutta per loro! Ferrigno, Pastore e Gentili sono ragazzi splendidi che non meritavano assolutamente questa punizione. Metterei la mano sul fuoco sulla loro innocenza.” Come più volte ha dimostrato, Re Giorgio crede fortemente nella forza del gruppo. Non è un caso che, dopo il gol, il primo ad abbracciare è stato Cammarata. “E’ una bravissima persona che merita tutta la mia stima. Ho abbracciato lui, ma se l’arbitro non m’avesse poi ammonito, avrei fatto la stessa cosa con tutti i compagni della panchina. E’ logico che chi non gioca soffre più di tutti. Meriteremmo tutti un posto da titolare.” Il gol gli scioglie la lingua e s’intrattiene sulla nuova categoria: “E’ palese la differente organizzazione di gioco delle squadre. Avete notato che schemi ha mostrato il Bari sulle palle inattive? Si gioca calcio ed i giocatori sono più forti, mentre le grandi giocate non mancano.” Serie B o C, comunque Corona segna sempre… “Siamo ancora all’inizio e non amo sbilanciarmi –ribatte immediatamente- Confesso che vorrei sempre segnare.” L’ultima voce di mercato l’avrebbe voluto al Napoli, ma lui dimostra di non saperne niente: “Fa piacere sapere che ci sono piazze blasonate che ti cercano, ma io vedo solo giallorosso. Vi pare possibile che lascerei Catanzaro?” Non solo il trentenne palermitano segna, ma crea spazi vincenti per Carbone che, sabato sera, ha rifinito con una prodezza un precedente micidiale assolo di super-Giorgio. Lui fa finta di non ricordare quel che aveva fatto e si limita a dire: “Il gol di Benny è stato giustamente premiato come il migliore da Italia uno. E’ un grande giocatore, non nuovo a certe giocate. Ho subito realizzato con lui una buona intesa, ma mi trovo bene anche con Cammarata e gli altri. Per me, giocare con 2 o 3 punte è esattamente la stessa cosa.” Il bomber del Catanzaro non è tipo da soffermarsi più di tanto su aspetti extracalcistici e, quando si tenta d’individuare nel suo potente rapporto familiare uno dei segreti dei suoi successi, risponde così: “E’ indiscutibile che in famiglia stia bene. A casa mia, con mia moglie e la mia coppia di rampolli, non mi manca niente. Dalla Sicilia, poi, mi giungono continui incoraggiamenti dai miei. Quando possono, mi raggiungono. Ho un padre giovanile che, ai suoi tempi, giocava nelle squadrette intorno a Palermo. A sentire lui, quelli erano campionati più impegnativi dei miei. E’ un dato, comunque, che la tranquillità familiare è importante per un calciatore.” Il d.g. Gianni Improta ha una sua versione: “I meriti di Corona appartengono solo a lui. Però, anche il Catanzaro ha i suoi, perché l’ha acquistato l’anno scorso ad un prezzo ch’era stato da molti ritenuto eccessivo. Giorgio ha avvertito questa fiducia ed ha ricambiato alla sua maniera.” Intanto, i risultati della risonanza magnetica di Campolo hanno evidenziato un leggero interessamento del collaterale, che costringerà il centrocampista a star fuori 2 settimane almeno. Sarà interessante leggere le nuove intenzioni di Braglia nella partita d’allenamento di oggi, dopo i recuperi di Manitta e Monaco e la disponibilità dell’honduregno Leon. Conoscendo, però, Braglia, è prevedibile che, specie dopo una vittoria, cambierà poco.

Salvatore Blasco

Autore

God

Scrivi un commento