Rassegna stampa

Catanzaro, tre gare in sei giorni

Si comincia sabato con la Triestina, poi martedì il Catania, quindi venerdì anticipo ad Ascoli.
da Giornale di Calabria

Ancora una giornata di duro ed intenso lavoro ieri per il Catanzaro che, dopo l’ottima vittoria nella prima di campionato contro il Bari al “Ceravolo”, deve adesso guardare al futuro che si chiama Trieste. Sabato prossimo, infatti, i giallorossi saranno chiamati ad un confronto certamente non facile, contro un undici che può contare su calciatori del calibro di Moscardelli e Godeas e che scenderà in campo col dente avvelenato dopo la rocambolesca sconfitta subita sabato scorso ad opera di un’altra matricola terribile: il Cesena. Da sabato, poi, comincia per i giallorossi un vero e proprio tour de force visto che già il martedì successivo si dovrà affrontare al “Ceravolo” i rivali di sempre del Catania e tre giorni dopo, venerdì, l’Ascoli. Tre partire in appena sei giorni, dunque, un sequela di partite difficili contro formazioni bene attrezzate da affrontare senza un attimo di respiro. Ma questo è il campionato di serie B ed i vertici societari, consapevoli delle fatiche che questo campionato comporterà, hanno allestito una squadra in grado di reggere l’urto grazia ad una “rosa” ampia e bene assortita che consentirà a Braglia di attuare quel turn over a cui molti non avevano pensato allorquando, con un pizzico di incompetenza, hanno attaccato i vertici di via Lombardi per via del fatto che troppi sarebbero i calciatori sotto contratto. Sabato, quindi, si vola ala volta di Trieste. Si tratta del primo match in trasferta per Corona e compagni e per questo servirà a meglio capire quale può essere la forza di questo gruppo lontano dalle mura amiche. Al “Ceravolo”, infatti, le “aquile” possono agire con il sostegno e con il calore di un ambiente che non si arrende mai e che tifa e canta dal prima all’ultimo secondo utile di gioco. Ciò vale un po meno in trasferta dove, seppure non mancheranno i supporter calabresi, si deve fare i conti con un ambiente avverso ed ostile. Ed è qui che entra in gioco la forza ed il carattere di questo gruppo che già nella prima contro il Bari ha dato segnali importanti di compattezza. Prova ne sia l’abbraccio sincero e spontaneo scattato tra Corona e Cammarata subito dopo il goal di “re Giorgio” a significare che tra i due non c’è alcun astio. I presupposti per un buon match anche a Trieste, quindi, ci sono tutti. Toccherà a Braglia valutare lo stato di salute di tutti e scegliere per il meglio.

A.N.

Autore

Paolo Spinoso

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