Tanti luoghi, un’unica emozione chiamata Ceravolo

Viste in Tv o allo stadio le gesta delle Aquile infiammano i cuori

Come promesso, stamattina sveglia presto per consegnare il pezzo sulle emozioni
vissute ieri sera dai noi catanzaresi fuorisede durante la prima partita di
campionato, però è inutile, mi ritrovo qui al computer con una pagina bianca di
word ed un sorriso beato stampato sul viso…come tradurre in parole ciò che
una squadra e un pubblico riesce a trasmetterti a km di distanza…Lo stadio è
pieno, la serie B sta per iniziare, il I capitolo della nostra nuova storia sta
per essere scritto! Ci perdiamo l´ingresso in campo e la coreografia degli
Ultras, sale la tensione…ma ecco che sky ritorna a funzionare e la sala
s´infiamma! Dopo solo un quarto d’ora di serie B ecco il nostro primo goal, il goal
del vantaggio, Corona esulta sotto la curva, il Ceravolo esplode con il suo
boato, noi gioiamo tra i tavoli di un locale con lo sguardo fisso al
maxischermo come ad assorbire tutte le emozioni che gli altri stanno vivendo
allo stadio! Passa poco ed arriva il pari pugliese su rigore, inevitabile il silenzio
in sala fino alla fine del primo tempo, confidiamo nella ripresa! Ma ecco che
a dieci minuti dalla fine parte il contropiede di Alfieri che passa la palla a Corona, inizia la
sua corsa, fa fuori due avversari, serve un assist a Carbone che con una mezza
girata gonfia la rete alle spalle del portiere Gillet…roba da play-station!
Siamo in estasi, abbiamo raggiunto il nostro Nirvana, riconquistata la felicità
partono i cori che vorrebbero unirsi a quelli del Ceravolo, che vorrebbero dire
ai presenti allo stadio…cantate anche per noi; è così è stato, il pubblico ha
sostenuto la sua squadra fino all´ultimo dei cinque minuti di recupero e dopo il
fischio finale…ecco che comincia la samba, per molti sugli spalti, per alcuni
in un locale, per una bimba invece si svolge nel grembo materno e tirando
calcioni sembra voler dire “mamma…cosa mi sto perdendo!”

Manuela Lo Giudice

“Buio in sala, luci sul palco, le aquile sono tornate”… Ecco cosa hanno letto i miei occhi appena entrai nello stadio; erano le 19,30. Un tonfo al cuore, una lacrima dettata dall’emozione, una forte e crescente ansia perchè la partita iniziasse… Volevo vedere all’opera le aquile che ci hanno portato in serie B! Serie B! Quante volte sono risuonate queste due semplicissime parole nelle mie orecchie… Dal 16 maggio fino a quella sera… Ancora non ci credevo, era incredibile, ma vero; eravamo noi, il Catanzaro! 90 minuti di incredibile spettacolo, ogni azione una forte emozione… Serie B! Un grande traguardo, ma adesso l’inizio di un cammino che ci portera’ ad andare avanti, dando il massimo… Il Catanzaro siamo tutti noi… La squadra, gli organizzatori, i tifosi: l’anima che sostiene e incoraggia gli “unidici leoni” in campo… E quella sera quel sostenerli ci ha regalato due goals! L’arbitro fischio’ la fine e tutti a gioire ed esultare… Tutti, indistintamente! Ho visto bimbi rallegrarsi, anziani battere finalmente le mani… Cantare, gioire ed un uomo perfino piangere per quella vittoria. E uscendo dallo stadio mi risuonavano le parole di una canzone dei pooh “quando esci dallo stadio cerca di capire quali sogni la gente porta con se’…” Siete voi il nostro sogno: voi Aquile!! E noi con tutta la nostra buona volonta’ “vi sosterremo sempre piu'”!! Questa è la nostra promessa, il nostro grido unico e forte piu’ mai! Grazie Aquile per queste emozioni e per tutte quelle che ci regalerete!
“buio in sala, luci sul palco, le Aquile sono tornate…”

F. G.

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Redazione

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