Rassegna stampa

Rassegna stampa di giovedi 20 febbraio

Fabrizio Ferrigno è l’uomo in più del Catanzaro

GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – Fabrizio Ferrigno è l’uomo in più del Catanzaro.
Domenica è stato strepitoso. In campo e fuori, dimostra maturità
e forza caratteriale. Dopo l’ultima esibizione, poi, è entrato
di diritto nel cuore di tutti i tifosi. E’ stato lui a suonare la carica.
Ha fatto dimenticare d’essere stato da poco operato alla schiena, mentre
ha dimostrato tanta freschezza atletica e preziosa esperienza (280 gare circa
da professionista, di cui 51 nella B di Padova). Trent’anni a giugno,
ha corso come un generoso puledro in tutte le zone del campo. E’ da una
sua deliziosa invenzione che è provenuto il gol-vittoria di Machado.
E’ grazie al suo temperamento che il Catanzaro, immobile ed imbambolato
nel primo tempo, ha cambiato pelle nella seconda frazione di gioco. Ferrigno
ha giocato prima come esterno, poi come centrale, infine come terzino. Cosa
si può chiedere di più ad un giocatore? “La quiete dopo
la tempesta –esordisce ironicamente il centrocampista- Dopo i vari problemi
fisici che mi hanno coinvolto e dopo il tormentone del turbolento passaggio
societario, ora tutto sembra essersi risolto. Mi fa piacere che un pubblico
esigente come questo di Catanzaro, mi abbia apprezzato. La vicinanza della gente
non può che farmi bene.”
– Le sue focose dichiarazioni nei giorni del passaggio societario, hanno leso
sia l’operato dell’ex Mancuso che quello di Parente. Cosa pensa,
adesso della nuova società?
“Non esistono più problemi. Il presidente ha capito le ragioni
delle mie critiche. Non ce l’avevo con lui ma, come tutta la squadra,
non sapevo con chi prendermela. Volevamo ed ora abbiamo una società seria,
ambiziosa, solida, che rispetti gli impegni e che programmi il futuro. Ora,
finalmente, potremmo concentrarci solo sulle partite.”
– C’è un Improta in più…
“E’ un napoletano come me, come potrei non essere felice? Ne ho
sentito parlar bene da tutti. E’ noto, ha carisma ed a Catanzaro ha già
fatto cose importanti. E’ stata un’ottima scelta.”
– Pur vincendo, il Catanzaro non ha offerto una grande prestazione…
“Non so. Forse, dopo un periodo tanto burrascoso, ci sentivamo inizialmente
appagati. Forse abbiamo sottovalutato il Gladiator che, invece, ha giocato benissimo.
E’ stato soltanto un problema psicologico, non certo fisico.”
– Perchè questa vittoria l’avete definita fondamentale?
“Era una gara che poteva decidere il nostro ruolo nel campionato. Con
questa vittoria, ora che abbiamo una società, i playoff li possiamo considerare
a portata di mano. Siamo lì, a pochi punti dal traguardo. Il nostro periodo
buio è passato. Adesso speriamo tocchi alle altre.”
– Ancora un’altra espulsione…
“Nessuna espulsione dev’essere giustificata. Però, in questa
di Alfieri, l’arbitro è stato affrettato. Ormai, siamo stati squalificati
tutti. Ora basta!”
-Si va a Ragusa per i tre punti?
“Andiamo a giocarci la nostra partita. Di certo non ci spaventeremo. D’altra
parte, non temiamo nessuna squadra. Neanche il Foggia o il Brindisi ci provocano
brividi. Ora che tutto s’è aggiustato, diremo dovunque la nostra.”
-E’ una promessa per i tifosi?
“Fatti, non più parole! Il nostro pubblico sta dimostrando di essere
il dodicesimo uomo in campo. Contro tutti, dimostreremo orgoglio e convinzione.”
Salvatore Blasco


GAZZETTA DEL SUD

L’attaccante spera di rompere il digiuno del gol
Il Catanzaro può contare su Falco

CATANZARO – È pronto per il rientro in squadra Nunzio Falco dopo
il forfait di domenica per squalifica. E proprio domenica il centravanti, assistendo
alla gara dalla tribuna stampa, ha sofferto quanto i compagni che erano in campo
e di tanto in tanto ha mandato messaggi all’arbitro di Lodigiani-Catanzaro per
la fiscalità applicata nei suoi confronti durante quella partita. Ma
come l’attaccante si prepara a riprendere il suo posto? Falco ha così
sciolto l’interrogativo: «Caricandomi. Mi piacerebbe che il rientro coincidesse
con una nuova vittoria della squadra. Sarebbe l’ideale anche nel contesto del
tipo di impegni delle squadre che ci precedono in classifica. Il Brindisi deve
rendere visita alla Lodigiani assetata di punti, così come il Gladiator
che riceve la visita della Nocerina. Insomma vincere potrebbe consentire di
fare un ulteriore salto in classifica».
– Già, vincere: è possibile? «Credo e mi auguro di
sì. Domenica abbiamo avuto un pizzico di fortuna nel raddrizzare le sorti
compromesse della gara. A Ragusa dobbiamo metterci qualcosa di più anche
perché giochiamo in trasferta. Questo perché non sempre si riesce
a compiere delle imprese se non incentivate dalle buone prestazioni».

– A Ragusa dovrebbe essere preventivabile, anche perché il Catanzaro
si può presentare con un migliore assetto rispetto a domenica scorsa.
«Questo è un buon punto di partenza. Ma importante è che
la quadra nel suo insieme ci metta tanta applicazione e, quindi, tanto impegno,
come del resto è capace di fare. L’approccio sbagliato a Gela sono certo
è stata una eccezione; anzi il ricordo di quella partita deve servirci
da lezione. Comunque, come dicevo, quella è stata una eccezione, anche
perché al centro della nota vicenda societaria».
– La trasferta sino a quel punto è accessibile anche volendosi
riferire a un Ragusa spesso in affanno nelle prestazioni casalinghe e invece
gagliardo ed efficiente in trasferta? Nello sciogliere l’interrogativo il bravo
attaccante non ha dato l’impressione di una risposta di comodo. «Dico
sinceramente che non c’è da fidarsi. Questo perché, prima di tutto,
i precedenti di qualsiasi squadra hanno relativa importanza e poi perché
il Ragusa è proteso a bilanciare il rendimento casalingo a quello esterno.
Peraltro, e direi a conferma di quel che ho detto, domenica la squadra siciliana
ha perso proprio fuori casa, per cui il proposito di rifarsi sul proprio rettangolo
di gioco è maggiormente accentuato. Insomma perché noi si possa
ottenere un risultato positivo dobbiamo dimostrare di averne le capacità,
cosa che ovviamente ci ripromettiamo».
– Lei, intanto, deve rompere il digiuno del gol con la maglia del Catanzaro.
È l’occasione buona? «Me lo posso augurare. Toccherei il cielo
con un dito, sebbene non me ne faccia un assillo valutando importante la prestazione
della squadra e non chi va in gol. Certo spero di contribuire alla disputa da
parte nostra di una buona partita. Se sarà così il risultato sarà
conseguenziale». Intanto ieri la squadra ha rispettato il solito programma
del mercoledì con due allenamenti. Nell’intervallo Gentili e compagni,
nonché i tecnici e i dirigenti, sono stati ricevuti dal vescovo monsignor
Cantisani. Con i compagni, naturalmente, anche l’ultimo arrivato in casa giallorossa,
cioè il portiere La Torre messo sotto torchio per acquistare la migliore
forma. Da parte sua la Società ha deciso di avanzare ricorso, con procedura
d’urgenza, per la squalifica di due giornate ad Alfieri.
Vito Macrìna


GIORNALE DI CALABRIA

Dellisanti sprona i suoi: “A Ragusa per vincere”

CATANZARO. E’ un Dellisanti che punta a mantenere alta la concentrazione
dei suoi ragazzi quello che tiene sotto pressione la squadra in questi giorni.
Il tecnico sa che la vittoria col Gladiator è stata importante ma che
a questo punto è necessario, se si vuole puntare seriamente ai playoff,
vincere anche fuori casa. A cominciare da domenica prossina a Ragusa. Nella
partitella di oggi Dellisanti proverà le soluzioni in vista della trasferta
siciliana. Innanzitutto dovrà disegnare l’assetto del centrocampo
dopo che Alfieri è stato squalificato. Probabile che il tecnico punti
sulla coppia centrale Ascoli-Basile. Meno problemi per l’attacco (rientrerà
Falco) e per la difesa (rientrerà Milone).
M. S.

Autore

God

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