Dalla Curva

Brutta figura delle Aquile sconfitte 2-1 a Vibo Valentia

Le prime impresisoni dei tifosi: ” Fino a qui non abbiamo giocato come una squadra. Uno spogliatoio unito e compatto produce molti più risultati di uno pieno di ‘nomi’. Questa è l’unica certezza che desideriamo ricordare degli anni bui della serie C2. Preghiamo affinché lo ricordino anche in società“.

I Commenti dei sostenitori raggiunti al telefono, al seguito delle Aquile:
“A Vibo schiaffeggiati da una ottima formazione locale. Un Catanzaro formato ‘lavori in corso’, ma in alto mare.
Un Catanzaro senza anima, undici calciatori senza un’unica visione di intenti. Non sta a noi trovare il perché di tutto questo, siamo agli inizi possiamo solo incitarli a migliorare ed a curare l’aspetto principe che ci ha regalato in due anni due promozioni: LO SPOGLIATOIO ”.

La compagine giallorossa schierata da Braglia nel primo tempo si è presentata con un 4-4-2 statico, mostrando distanze siderali tra i tre reparti, come successo a Catania, ed in casa per tre quarti di gara contro l’Avellino.
Il nostro sostegno indiscusso per la maglia oggi come ieri ed a prescindere anche domani, non ci licenzia dall’essere obbiettivi e liberi nel racconto di quanto accaduto in campo. Il campionato è alle porte, e senza drammatizzare possiamo affermare che c’è tutto il tempo di compattare gli schemi e produrre buoni risultati.

Per la cronaca nel primo tempo, finito 0-0, sono scesi in campo:
Manitta, Grava (Sx), Monaco, Bonomi, Dei (Dx), Campolo, De Simone, Arcadio, Morello, Carbone, Cammarata. Allenatore Braglia.
Nomi che potenzialmente potrebbero comporre una squadra di medio-alta posizione in serie B. Un signor allenatore, esperto di calcio, una società ben disposta.
Il secondo tempo ha visto degli avvicendamenti che hanno continuato a mostrare poco. Il 2-0 per la squadra locale, e poi al 90’ il gol della bandiera realizzato con un colpo da campione da Briano, hanno reso giustizia alla partita.

Il Catanzaro chiude in 10 per l’espulsione di Dei, reo di scorrettezze antisportive nei confronti di un avversario.
Circa 2500 gli spettatori.

C’è molto da lavorare per portare ad un livello onorevole il Catanzaro 2004/2005. Sulla base delle esperienze vissute fino a qui negli anni bui dei cacciatori di “contributi” alla Scaringella, tanto per intenderci, ci chiediamo:
questi ragazzi sono tutti al corrente del valore della maglia che hanno la fortuna di indossare?
Non abbiamo ad oggi i termini per valutare personalmente nessuno, attendiamo le prime partite ufficiali. Nel nostro cuore desideriamo che Braglia ed i suoi ragazzi ci stupiscano e ci facciano gioire ancora. Noi vogliamo rimanere in B. Forza Catanzaro.

Davide Pane

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